mercoledì 30 agosto 2023

Umanità in movimento.

Ruolo dell’uomo nel 

corso dei millenni


Il neolitico è stato una
vera e propria rivoluzione,
i cambiamenti sono stati così
radicali da rappresentare una
 nuova concezione della vita e
del progresso, avvicinando
 sempre più l'uomo 
della
 preistoria alla storia
.




 Da sempre sul Blog ci siamo dedicati a studiare, a provare di capire l’uomo. Abbiamo frequentemente provato a seguire i percorsi della religione nel solco Ebraico/Cristiano e al contempo i percorsi di varie branche della scienza.  Ci proponiamo  ulteriormente di interpellare, ai fini del ruolo da noi assegnato al blog,  per alcuni mesi, i  passaggi della storia dell’umanità ed in particolare quelli che vanno dall’affermarsi del Neolitico, ossia del periodo in cui l’uomo abbandona la vita nomade per dedicarsi alla  vita segnata da allevamento, agricoltura e pastorizia, circostanza capitata circa 10.000 anni fa, al sorgere delle prime civiltà.

 A caratterizzare la nuova era è stata l’avvenuta affermazione dell’uomo sul resto del mondo animale e l’avvio del dominio sulla natura che lo vide conservare  una parte del raccolto da usare lungo lo svolgimento delle stagioni. Detto in breve ed in altro modo il Neolitico segna il periodo dell’affermarsi dell’Agricoltura e dell’insediamento stabile dell’uomo, da nomade che era stato.

Una ulteriore riflessione che possiamo evocare in questa breve introduzione è che da almeno due/tre secoli l’agricoltura in Europa e negli Stati Uniti non è più la colonna portante dell’economia e dell’occupazione dell’Occidente. In questa parte del pianeta l’occupazione è ormai dominata dall’industria, dal prosperare  delle iniziative commerciali, dalle istituzioni bancarie/ finanziarie, dalle strutture amministrative e dai servizi pubblici e da quelli dell’economia privata.

Ai nostri giorni, specialmente nel mondo occidentale, è divenuta presente e persino pervasiva la presenza della “rivoluzione tecnologica” (= introduzione dell’intelligenza artificiale in apparecchiature elettroniche molto sofisticate). Addirittura nei paesi più avanzati dell’Occidente ormai l’uomo vive nell’epoca post-industriale, ove a prevalere è il lavoro nel “terziario” rispetto a quello industriale. Ed è consolidata la centralità della “conoscenza”  e delle “applicazioni scientifiche”.

Dal Novecento in poi la maggioranza della popolazione mondiale vive, per la prima volta, in stragrande maggioranza nelle città piuttosto che in campagna. 

*  * *

 Sul nuovo mondo che prossimamente attende l’umanità e che già è presente in più’ parti del pianeta ci proponiamo di riflettere, non prima però di avere tratteggiato la vicenda umana, cominciata nelle caverne e da cui lentamente e’ uscita con l’avvento del Neolitico.

((Segue))

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