lunedì 3 luglio 2023

Un Personaggio

Alessandro D’Avenia è uno scrittore, insegnante e sceneggiatore. Ogni lunedì’ dedica una pagina ai giovani sul Corriere della Sera.

Nascita: 2 maggio 1977 (età 46 anni), Palermo



I “compiti delle vacanze”

Vivere è sperare di nascere del tutto, 

ciò che in ciascuno di noi è abbozzato chiede 

pieno compimento: per questo usiamo la metafora 

della chiamata o vocazione, la vita ci interpella, 

rispondere è il nostro compito.

 Ma che cosa ci chiede esattamente la vita? 

Mentre un animale è guidato dal suo istinto, 

bussola infallibile per «venire al mondo»,

 nel caso degli umani l’istinto è povero:

 per «venire al mondo» abbiamo bisogno di

 «fare esperienza». Ma oggi il mondo viene 

a noi attraverso gli schermi, e quindi l’esplorazione

e l’esperienza sono in qualche modo rappresentate 

più che presenti.

 Questa perdita di «realtà», che ha i suoi estremi 

nei casi di cronaca degli ultimi tempi, non è indolore: 

se non tocco il mondo e non ne sono toccato,

 ma mi intrattengo con le sue immagini, 

non mi sentirò chiamato da nulla e rimarrò privo

 di destino, il modo di venire al mondo unico e 

originale di ciascuno. Per questo per le vacanze, 

noi educatori, potremmo inventare qualche

 «esercizio di destino», allenamento a venire al 

mondo, cioè permettere alla vita di chiamarci a 

nascere di più. Le vacanze servono a questo, 

ad affinare il lavoro che si fa a casa e a scuola,

 che è trovare risposta alla domanda: 

«Perché sei venuto al mondo?». 

Dalla risposta dipende poi ogni possibile 

successiva «incarnazione»: esistenziale, relazionale, professionale. 

I cosiddetti «compiti delle vacanze» dovrebbero essere modi di facilitare l’incontro tra noi e il mondo.

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