martedì 20 giugno 2023

Mondo Bizantino. Storia e cultura (3)

L'albero della vita:

'Io sono la vera vite, Io sono
 la via la verità, la vita',

Gesù è la vita ed è l'albero
 dai buoni frutti.
I primi tralci sono gli apostoli
di cui noi siamo i frutti.
Gesù è il Maestro, lui solo
può aprire e spiegare il
libro della vita che Dio
gli ha consegnato.





 In questa pagina -priva di cadenze regolari- ci proponiamo di portare e riflettere su elementi interpretativi della cultura storica bizantina e, nei limiti delle possibilità e delle conoscenze, su aspetti della tradizione cristiano-ecclesiastica. L'intenzione è di provare a capire.

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 Capita dalle omelie domenicali di ascoltare riferimenti e accenni al Corpo di Cristo, che poi sarebbe, si vorrebbe che fosse, l'insieme dell'umanità, o, almeno la parte di essa che si professa cristiana. 

 La riflessione (nostra) conduce, in estrema sintesi, a pensare che ciascun credente è parte della Trinità di catechistica memoria. Furono, nella parte occidentale dell'Europa, Sant'Agostino a sostenere che la chiesa è "il Cristo totale nel suo capo e nel suo corpo" e San Giovanni Crisostomo, nella parte orientale dell'Europa, a dire che fra il capo ed il corpo "non c'è posto per alcun intervallo".

Vladimir Lossky (è stato un filosofo e teologo russo, nato in Germania nel 1903 e morto a Parigi nel 1958) così intende la cattolicità: "Se la chiesa possiede la cattolicità, è perchè il Figlio e lo Spirito santo inviati dal Padre le hanno rivelato la Trinità -e ciò non in modo astratto, come una conoscenza intellettuale, bensì come la regola stessa della sua vita. La cattolicità (=uniformita' di vedute e comportamenti) è il legame che collega la chiesa a Dio che si rivela ad essa come Trinità, conferendole il modo di esistenza proprio dell'uni-diversità divina, un ordine di vita  a immagine della Trinità".

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