lunedì 15 maggio 2023

Curiosità storiche

 Nel 1675 in Inghilterra vengono proibiti

 i bar (più precisamente i coffee-houses)

I coffee shop londinesi ebbero un grande
impatto a livello sociale, economico e
 politico
Il primo bar  (coffee-house) fu aperto a Londra nella Pasqua del 1651 da un commerciante armeno che nei suoi viaggi attraverso il Mediterraneo si era abituato al consumo di caffè. Il successo del locale, al tempo del governo puritano di Cromwell, fu immediato. Rispetto  al vino e alla birra, il caffè non creava impaccio ai puritani di allora.

  Nel 1660, quando fu restaurata in Inghilterra la monarchia di Carlo II, predecessore dell'attuale Carlo III recentemente incoronato, a Londra erano già operanti 63 coffee-houses dove si parlava di affari, ed anche di politica. La cerchia che stava attorno a Carlo II inizialmente vide di buon occhio quei locali e ciò che in essi veniva dibattuto.

  Probabilmente col passare del tempo iniziò ad insinuarsi la sensazione che nei bar (per la precisione coffee-houses ) si discuteva eccessivamente di politica. Ed avvenne che nel 1675 il monarca provò a disporre la chiusura di tutte le coffee-houses. Si era insinuata la convinzione che quegli ambienti erano divenuti veri e propri fori di dibattito e soprattutto di critica verso l'azione del governo e del monarca.

  L'iniziativa regia di chiudere quei locali suscitò tanta indignazione che il provvedimento di chiusura dovette essere ritirato, ed i caffè rimasero aperti e lo sono ancora tutt'oggi.

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