giovedì 19 gennaio 2023

Capita

Messina Denaro.

 Dalle tante pagine di giornali su di lui 

Il geometra Andrea Bonafede, quello che ha prestato l'identità al capomafia Messina Denaro, ha 60 anni da compiere a ottobre, e non assomiglia per niente al boss di Castelvetrano. Questi un giorno decise di rubargli l’identità. E con i suoi documenti «u Siccu», cambiando la foto, è riuscito ad affrontare più agevolmente la latitanza affrontando sia i bisogni giornalieri del vivere  (la spesa a Campobello di Mazara ) che quelli di sottoporsi sotto falso nome anche ai cicli di chemio nella clinica palermitana La Maddalena..

Il geometra

Andrea Bonafede da ragazzo prese il diploma di geometra  ma poi fece altro.  Ha staccato biglietti presso una piscina, due scivoli e qualche ombrellone, parco acquatico, che non ha più riaperto dopo il lockdown del 2020. Ha lavorato in ufficio all’Evergreen srl servizi ambientali, società per la gestione dei rifiuti di Campobello.

Il furto di nome da parte di Messina Denaro non è avvenuto comunque contro la sua volontà, e Bonafede ora è indagato per favoreggiamento aggravato e associazione mafiosa. Per scongiurare le manette, ieri ha cominciato ad ammettere qualcosa: «Conosco Messina Denaro sin da ragazzo e ho comprato io a mio nome, con 20 mila euro che però mi ha dato lui, la casa di vicolo San Vito», dove il boss ha vissuto nell’ultimo anno.

Don Ciccio e zio Nardo

I due si conoscono da piccoli, il padre di Matteo Messina Denaro — Francesco, «don Ciccio» — era legatissimo allo zio di Andrea, Leonardo Bonafede, detto Nardo, il capomafia di Campobello, morto due anni fa. 

Bonafede in realtà ha preso una strada diversa, tuttavia non è riuscito a dire di no. Così negli ultimi tempi era diventato quasi invisibile pure lui: casa e ufficio, senza farsi troppo vedere in giro, frequentando poco anche le due sorelle Mariella e Angelina.


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