mercoledì 2 novembre 2022

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(Ansa)Giorgetti: Ue abbia strategia energetica comune più incisiva'

Incontro con il ministro tedesco Finanze Lindner.

Il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti sottolinea "l'importanza che l'Ue abbia una politica e una strategia energetica comuni maggiormente incisive".

Lo comunica una nota del Mef dopo l'incontro oggi con il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner. 

La visita di Giorgetti a Berlino è la prima missione all'estero del nuovo governo italiano.

"Al centro dei colloqui, le problematiche dei rispettivi Paesi in relazione alle conseguenze su famiglie e imprese dell'aumento dei costi energetici". Come riporta la nota del Mef, Giorgetti ha "ricordato l'importanza dei buoni rapporti tra Italia e Germania e i numerosi comuni interessi economici" e ha sottolineato che le emergenze che i governi europei devono affrontare sono il "rallentamento dell'economia e l'andamento dell'inflazione". L'incontro ha anche permesso di "approfondire le ultime misure del governo tedesco, illustrate da Lindner, per contrastare gli aumenti dei prezzi energetici."

Letizia Moratti, politica e dirigente d'azienda 

Per rispetto dei cittadini, con senso di responsabilità ed in considerazione del delicato momento socio-economico del Paese, ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione.

Gian Domenico Caiazza,  presidente dell'Unione delle camere penali.

Piantatela di chiamarla norma anti-rave. È una radunata sediziosa aggravata. Intercettazioni consentite anche per i semplici partecipanti. Ecco cosa succede quando le norme penali le facciamo scrivere ai prefetti di polizia. Non scherziamo con il fuoco.

Ermes Antonucci, Giornalista di cronaca giudiziaria per Il Foglio e studioso di storia della magistratura e istituzioni giudiziarie

Come ci spiega oggi su IL FOGLIO il prof. Tullio Padovani, luminare del diritto penale, la norma approvata dal governo è scritta male, è inutile e rischia di creare conseguenze pericolose per la libertà dei cittadini.

È scritta male perché “usa un linguaggio tautologico”. Non spiega cosa si intende per ‘pericolo per l’ordine pubblico o per l’incolumità pubblica’. Per la sua estrema vaghezza potrà essere applicato anche ai casi di occupazione di edifici scolastici e universitari.

È inutile perché già esisteva un articolo del codice penale sufficiente a punire i raduni illegali: il 633, che punisce “chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto”.

È pericolosa perché prevede il ricorso alle intercettazioni (essendo la pena massima superiore a 5 anni), ma solo per gli organizzatori e non per i partecipanti. Come faranno gli investigatori a distinguere? Boh. Ma poi li vedete a intercettare centinaia di adolescenti?…

Giuseppe Conte, già premier

UNA NORMA DA “STATO DI POLIZIA”
Nel decreto-legge adottato ieri dal Governo compare una nuova fattispecie di reato.
Premetto che io stesso, nel mio post di ieri avevo aperto ad “azioni mirate a maggiore prevenzione e contrasto dell’illegalità” per contrastare raduni che creano, oggettivamente, problemi di ordine pubblico e sicurezza, anche a garanzia dell’incolumità degli stessi partecipanti.
Ma il modo con cui si è intervenuti è raccapricciante. Viene punito, sino a 6 anni, chi promuove, ma anche chi partecipa a un raduno che comporti invasione di edifici o terreni e coinvolga un numero superiore a 50 persone e dal quale può derivare un pericolo per l’incolumità pubblica o la salute pubblica.

L’intera struttura del reato appare basata su un pericolo (“può derivare un pericolo”) del tutto remoto con il risultato che la medesima offensività della condotta, già in ipotesi, risulta fortemente attenuata. Peraltro non ha precedenti nel nostro ordinamento un reato plurisoggettivo necessario che colpisca più di 50 persone riunite. Senza dire dell’arbitrarietà di questo numero (50 persone riunite non commettono reato, 51 persone sì). La punizione è del tutto abnorme. Il Governo dimostra la sua totale intolleranza per i nostri giovani che si riuniscono in campagna o in un edificio sino al punto di punirli con una pena superiore a quella prevista per i reati pur gravi di pubblici funzionari che alterano le gare pubbliche (art. 353 e 353 bis c.p.) o per il reato di frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.) che viene commesso, ad esempio, da chi fornisce cemento armato depotenziato, all’origine del crollo di ponti e scuole. ...

Luigi Manconi,politico, sociologo e critico musicale
Un rave all'anno e questi cambiano il codice penale. Temiamo fortemente per la sorte dei diciottesimi e delle feste di laurea.


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