martedì 11 ottobre 2022

Società Occidentale. I presupposti che la guidano

Homo economicus

è un concetto fondamentale della teoria economica classica: 

si tratta di un uomo le cui principali caratteristiche sono 

la razionalità e l'interesse esclusivo per la cura dei suoi propri interessi individuali.

 Stiamo riprendendo tratti di un celebre discorso di Alan Greenspan, che aiutano a capire chi è l'uomo, l'uomo di ovunque, non solo quello occidentale, e capire inoltre perché osa arrivare, avvicinarsi ad una guerra nucleare il cui esito potrebbe essere il ritorno all'uomo delle caverne.

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Considerazioni di Alan Greenspan 

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Ma la grande depressione degli anni 30 sottopose le conclusioni ottimistiche dell'economia classica, in particolare la lergge di Say, ad un'offensiva di portata molto più ampia. Col persistere della stagnazione economica degli anni 30,il principio dell'autoregolamentazione  del capitalismo cadde in discredito.

Il significativo aumento dell'intervento governativonei mercati, che rappresentò un parziale ritorno al mercantilismo, fu probabilmente una reazione inevitabile alla crisi della grande depressione. Al contempo, i principi di Marx iniziarono a prendere piede in Occidente, forse perché le repressioni dell'Unione Sovietica, la principale seguace del marxismo, divennero note solo dopo la seconda guerra mondiale.

Tuttavia, le incrinature nella facciata del sistema economico gestite dal governo divennero evidenti negli anni del secondo dopoguerra e, con il tempo, non fecero che aumentare. Nei primi decenni dell secondo dopoguerra mondiale l'economia britannica  che, dal periodo della guerra, aveva mantenuto una forte componente governativa, attraversò un periodo di pesanti difficoltà registrando una crisi dopo l'altra.. Negli Stati Uniti l'applicazione di politiche macroeconomiche non bilanciate portò, durante gli anni 60, a un graduale aumento del tasso di inflazione.  L'imposizione di controlli sui salari e sui prezzi per frenare  la crescita dell'inflazione negli anni '70 si rivelò inefficace e ingestibile. All'inizio degli anni '80, l'idea che l'economia sovietica centralizzata  stesse superando l'Occidente  veniva considerata sempre più dubbia, anche se non cadde completamente  in discredito fino a quando, nel 1989, il crollo del Muro di Berlino non mise a nudo le rovine economiche che si nascondevano dietro la Cortina di Ferro.

La divisione tra blocco occidentale e blocco orientale, venutasi a formare dopo la seconda guerra mondiale, produsse un involontario esperimento quarantennale in economia comparata: Smith contro Marx (per così dire). Il risultato come dimostrò la caduta della Cortina di Ferro, fu inequivocabilmente a favore delle economie di mercato. Le conseguenze furono profonde. Il lungo, irrisolto dibattito che vedeva contrapposte le due tesi (era meglio un'economia basata sul libero mercato oppure una pianificata da un'autorità centrale?) ebbe finalmente termine. Nessun elogio funebre venne pronunciato per le economie centralizzate: si smise semplicemente di parlarne. Ciò lasciò i principi di Adamo Smith e dei suoi seguaci (solo molto limitatamente rivisti) quale unico paradigma esistente per l'organizzazione di un'economia. La stragrande maggioranza dei paesi in via di sviluppo passò, silenziosamente, a sistemi economici maggiormente orientati al libero mercato.

(Segue)

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