lunedì 6 giugno 2022

Piccoli flash di Storia siciliana (3)

 Quadri storici superati

 Chi vuole iniziare a ricostruire la vicenda storica dei centri interni, baronali, della Sicilia deve inevitabilmente avere a che fare con i "Riveli". Sono questi infatti una delle fonti da cui attingere orientamenti e moduli interpretativi per ricostruire le realtà rurali sorte, nella stragrande maggioranza dei casi, all'alba dell'età moderna. Questo è il caso di Contessa.

  I Riveli sono fonti largamente usati e dove in tanti hanno attinto, magari per svolgere la tesi di laurea.  I dati lì riportati vanno presi con le pinze ma forniscono comunque orientamenti e moduli interpretativi per ricostruire la società, le società umane del Cinquecento.

  Nella sostanza i "Riveli" erano delle denunce "dei beni e delle anime", che tutti i capi famiglia erano tenuti a presentare all'autorità locale, ogni qual volta l'autorità regia (o viceregia) ne fissava le date.

  Quello che oggi avremmo in qualche maniera col "censimento" nel Cinquecento era denominato "Numerazione"; non aveva cadenze regolari e comunque ebbe origine col  1548 seguito poi ulteriormente nel 1569. Per quanto riguarda Contessa la prima "Numerazione" non fu verosimilmente eseguita dal momento che il provvedimento di fondazione del Comune (Università) conteneva un periodo di esenzione fiscale. Va infatti tenuto presente che i Riveli più che per fini statistici erano promossi esclusivamente con finalità fiscali.

  Essi ancora oggi si rivelano utili per trarre fondamentali dati sulla vicenda storica della Contessa dei secoli che furono.

(Segue)

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