mercoledì 22 giugno 2022

Noi gente del XXI secolo. Motivi per riflettere

 
Detti e Fatti
(ANSA) - PALERMO 
"Ancora una volta prendiamo atto che la selezione della classe dirigente degli Istituti regionali di tutela non avviene sulla base di una valutazione meritocratica, trasparente, dei titoli scientifici e di servizio, ma addirittura prescinde dallo stesso possesso dei requisiti professionali richiesti dalle leggi regionali e nazionali".

E' quanto si legge in una nota congiunta firmata da alcune associazioni, come Italia Nostra e la Confederazione italiana degli archeologi, con la quale si contestano le ultime nomine della Regione nel settore dei Beni Culturali.

  Nella nota si ricorda che il 15 giugno scorso sono stati nominati, con decreti assessoriali, tutti i nuovi direttori dei Parchi archeologici siciliani: "Soltanto due di essi - osservano le associazioni - sono archeologi, quello di Naxos e quello di Lentini; la gran parte sono architetti, mentre due sono geologi, quelli di Siracusa e di Catania, e uno agronomo, quello di Selinunte - Cave di Cusa - Pantelleria. Quest'ultimo, dirigente del Centro per l'Impiego di Trapani, con una lunga carriera nei Consorzi di Bonifica, non ha mai svolto servizio nell'assessorato dei Beni Culturali, come del resto, i nuovi direttori del Parco di Catania e del Parco di Himera. Chiudono il tourbillon di nomine gli incarichi di direttore del Museo Pepoli di Trapani a un'agronoma e della Galleria d'Arte di Palazzo Bellomo a una geologa, che ha già rivestito lo stesso incarico". Che la responsabilità dei compiti di tutela e valorizzazione dei beni archeologici debba essere assegnata ad archeologi con un ben determinato curriculum, sotolineano i firmatari della nota , "è prescritto chiaramente dal Codice dei Beni Culturali; inoltre alcune nomine contravvengono la stessa legge regionale che ha istituito il sistema dei Parchi archeologici siciliani".
    "Cui prodest - ci chiediamo - questa ennesima, preoccupante "disorganizzazione" del sistema di tutela dei beni culturali in Sicilia?", conclude la nota. 

Carlo Cottarelli, economista
Calciobalilla, flipper, persino tavoli ping pong per un decreto Agenzia Dogane dal primo giugno devono ottenere una dichiarazione che attesta che non sono strumenti per gioco d’azzardo. Già partite alcune multe. Non c’è limite alla burocrazia.

Roberta Jannuzzi, giornalista a Radio Radicale
Alla Camera Draghi costretto a spiegare la risposta a un’invasione di un paese come a una scolaresca di seconda elementare.

Martino Loiacono, docente e comunicatore, esperto di pubbliche relazioni e comunicazione politica.
Le forniture di petrolio russo a Cina e India "crescono in modo significativo". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo messaggio video ai partecipanti del Business Forum del vertice dei Brics.

Michele Arnese, giornalista
Se capisco bene, ci sono due partiti draghiani - Azione di Calenda e Insieme di Di Maio - che non vogliono essere alleati. Bon.

Dunque ci sono 3 partiti super draghiani - Azione di Calenda, Insieme di Di Maio e Italia Viva di Renzi - l’un contro l’altro armati. Wow!!

Annalisa Chirico, analista sociale
La resa dei conti nel governo è solo rinviata. Cosa accadrà se il prossimo decreto Ucraina includerà l’invio di nuove armi? La Lega diventa primo azionista di un governo che deve dare nuova centralità ai temi economici e sociali.

Rosella Vivo, giornalista pubblicista
Saulo, noto come Paolo di Tarso era un ebreo ellenizzato odiatore della neonata Chiesa cristiana che perseguito' in ogni modo. Poi, andando da Gerusalemne a Damasco avvenne un fatto prodigioso e si converti' al cristianesimo fino a diventare un apostolo di Gesù. Succede.

Enrico Letta, segretario nazionale Pd
Non possiamo, nelle nostre decisioni, farci guidare dalla stanchezza nostra, della nostra opinione pubblica e dei talk show. Gli ucraini non sono stanchi. Stanno morendo ancora. E noi continueremo a sostenere loro e i valori di democrazia e libertà che Putin vuole distruggere.

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