domenica 26 giugno 2022

Alle radici del Cristianesimo


Appunti e riflessioni ripresi dalla bozza predisposta 
 

dalla Commissione intereparchiale in vista del Sinodo (2003)


Le attese di Dio
11. La divinizzazione
La presenza nella Chiesa  dello Spirito, che risplende ed opera nell'annuncio della Parola, nella celebrazione dei Santi Misteri e dell'amore fraterno, è il segno certo del chierico degli "ultimi" tempi (cfr. Gl 3, 1-2; At 2, 16-18). La salvezza , portata dallo "svuotamento" (kenosis)  del Verbo nella nostra carne (cfr. Fil 2, 6'11), viene compiuta dall'opera  della divinizzazione (theosis), che è lo specifico frutto della kenosi dello Spirito (Rm 8, 26). La santità, dono dell'alto e insieme umile  e grato accoglimento nel grembo fecondo della Madre Chiesa, diventa così segno e realizzazione profetica, simbolo e pegno del rinnovamento che attende ogni creatura alla fine della storia del cosmo (cfr. Ap 21 1-5).

12. Sorgente di vita
Il centro irradiante del Sinodo è il Signore Gesù, Logos di Dio fatto uomo, morto e risorto per la salvezza del mondo in obbedienza alla volontà salvifica del Padre (cfr. 1 Tim 2,4), e, da Lui inseparabile, il Santo Spirito che Egli invia da presso il Padre perché sia la sorgente di vita della comunità  (cfr. Ef 2,6; Col 2,12; 3,1). Con la Sua Parola Egli suscita una riflessione approfondita, pegno di rinnovata sequela nella fedeltà alla pace che viene dall'alto, annunciata e donata dalla "buona notizia" del regno di "Colui che era, che è e che viene, l'Onnipotente" (Ap 1,8).

I.  LA CHIESA
13 Natura della Chiesa
Nel suo misterioso disegno di salvezza Dio tanto amò l'umanità, da lui creata, da dare il suo Figlio unigenito per la sua redenzione. Egli vuole che l'uomo, rinato a vita nuova ad immagine e somiglianza del Verbo incarnato, possa partecipare alla stessa vita divina. Per noi uomini e per la nostra salvezza egli venne tra noi: annunciò il Regno di Dio e operò prodigi. Guarì i malati, libero i posseduti dal male, risuscitò i morti, aprì gli occhi ai ciechi. Con la sua morte ha sconfitto la morte e con la sua resurrezione la salvezza è venuta nel mondo. Radunò i suoi discepoli in una santa convocazione. Inviò ed effuse in loro lo Spirito Santo, costituendo la Chiesa per continuare fino alla fine del mondo il suo piano di salvezza attraverso l'annuncio dell'Evangelo e la comunicazione della grazia per mezzo dei sacramenti. "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi" e "a chi rimetterete i peccati saranno rimessi" (Gv 20,21. 23), Gesù risorto disse ai suoi discepoli. E affidò loro il compito di pastori per radunare tutti gli uomini, affinché ci sia un solo ovile e un solo Pastore, Gesù Cristo, Signore e Salvatore. Pertanto "la Chiesa è in Cristo come un sacramento o segno e strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano" (LG,1). La natura della Chiesa è teandrica, divino-umana, in analogia con le due nature in Gesù Cristo, il Verbo di Dio fatto uomo.
Nella comunione della Chiesa si manifesta la Trinità nella sua unità: il Padre come il principio attorno a cui si riunisce come popolo, il Figlio in cui i fedeli si aggregano come in un solo Corpo, lo Spirito Santo che inabita nei fedeli come anima e principio di santificazione trasformando una comunità di peccatori in comunione dei santi.

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