domenica 10 aprile 2022

Russia - Ucraina. Secondo certa stampa internazionale da questo focolaio potrebbero scaturirne altri

 Leggiamo sui giornali e apprendiamo dalla tv che la Cina sta ampliando "notevolmente" il suo arsenale nucleare dopo aver curato (=studiato) una sua "valutazione" sulla minaccia posta dagli Stati Uniti.

A diffondere simili allarmanti notizie è il Wall Street Journal. Un giornale americano quindi, il quale sostiene che la Cina ha accelerato gli sforzi sul programma nucleare ancora prima dell'inizio della guerra in Ucraina.
 Il giornale prosegue evidenziando che l'atteggiamento Usa, teso ad evitare un coinvolgimento diretto nel conflitto ucraino, avrebbe convinto Pechino a dare maggiore enfasi allo sviluppo di proprie armi atomiche come deterrente.
  La valutazione di Pechino è -in buona sostanza- che nel caso si aprisse un fronte analogo a quello Ucraino su Taiwan,  gli Stati Uniti eviterebbero il coinvolgimento diretto (come accade in Ucraina) venendosi a trovare di fronte a una potenza in grado di rivaleggiare con loro in termini di arsenale nucleare.

 Secondo il giornale statunitense, la Cina ha -quindi- accelerato la costruzione di un centinaio di silos missilistici nelle regioni occidentali del Paese, da cui i proiettili nucleari potrebbero raggiungere gli Stati Uniti.

 Gli Stati Uniti ora temono che Pechino possa attaccare a sorpresa Taiwan. Secondo altri punti di vista  l'attuale, rinnovato impegno da parte della Cina, deriverebbe dal fatto che il suo arsenale atomico è considerato ormai datato e inadatto a rappresentare un vero deterrente efficace nei confronti di Washington.

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