Alle origini della
modernità 5
= = = Nella breve carrellata che ci siamo proposti sulla realtà feudale di "Kuntisa" stiamo fotografando alcune figure di potere e di gestione della prima modernità che oggi inquadreremmo all'interno dell'ordinamento amministrativo e giurisdizionali. Si tratta pertanto di ruoli presenti nei primi decenni del Cinquecento nelle "terre" feudali siciliane, sebbene non ovunque il loro potere coincidesse.
= = = Una delle figure più rilevante era quella del "secreto". Il "secreto" di Kuntisa era la figura qualificata a rappresentare gli interessi dei baroni di casa "Cardona" in sede locale. Incamerava le rendite ed i proventi della "Università" (oggi diremmo: del territorio Comunale), amministrava il patrimonio per conto del "Barone", riscuoteva le gabelle, le imposte ed aveva cura del "Castello"; tale era considerato allora la sede dell'odierno municipio. Ovviamente il secreto disponeva di personale che lo coadiuvava.
= = = Esercitava in buona sostanza sul luogo, sul territorio, tutte le prerogative del Barone (assente). In taluni documenti la figura del "Secreto" viene diversamente denominata "Governatore".
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