lunedì 7 marzo 2022

Informazioni di Previdenza Sociale

Bonus Asilo nido 2022
ONLINE IL SERVIZIO E IL VIDEOTUTOIAL

È online la procedura che consente di presentare e consultare le domande per l’accesso al bonus asilo nido 2022.
Il beneficio è rivolto ai genitori di figli nati, adottati o affidati fino a tre anni d’età (compiuti nel periodo tra gennaio e agosto 2022) e consiste in un bonus per sostenere le spese per l’asilo nido o in un contributo per il supporto presso la propria abitazione, in caso di bambini impossibilitati a frequentare l’asilo perché affetti da gravi patologie che compiono tre anni entro il 31 dicembre 2022.

Le domande possono essere presentate utilizzando il servizio online dedicato sul sito Inps oppure rivolgendosi ai patronati.
Gli importi dei contributi sono stabiliti in base all’Isee minorenni
In assenza di Isee valido viene concesso l’importo minimo.

Modalità di inoltro della richiesta
La domanda per il Bonus asilo nido deve essere presentata dal genitore che sostiene l’onere della corresponsione delle rette scolastiche e deve indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2022, per le quali si richiede il beneficio. Per ottenere il contributo è necessario accludere la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento delle singole rette.
L’istanza di contributo per l’introduzione di forme di supporto domiciliare deve essere prodotta dal genitore convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione ed essere accompagnata da un’attestazione del pediatra che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido a causa di una grave patologia cronica.
Per usufruire del beneficio per più figli occorre trasmettere una domanda distinta per ciascun bambino.
Nel caso in cui sia già presente in procedura una domanda di Bonus asilo nido presentata nel 2021, la richiesta per il 2022 potrà essere inoltrata confermando o modificando i dati esistenti.
Nella circolare Inps del 14 febbraio 2020, n.27 sono indicati gli importi del contributo, calcolati in base all’ Isee del richiedente, e le modalità di erogazione.

I dati 2016 – 2021

INPS: OSSERVATORIO SU DSU E ISEE

È stato recentemente pubblicato l’Osservatorio su Dichiarazioni sostitutive uniche e Isee. L’Osservatorio ha l’obiettivo di illustrare la distribuzione e le caratteristiche dei nuclei familiari che hanno presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica per il rilascio della certificazione Isee negli anni 2016-2021.
La Dichiarazione sostitutiva unica ( Dsu ) è il documento preliminare per il rilascio della certificazione Isee (Indicatore della Situazione economica equivalente), che contiene tutte le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale del nucleo familiare. 
L’ Isee è l’indicatore che individua le condizioni economiche effettive delle famiglie in Italia prendendo in considerazione, nel suo calcolo, oltre al reddito anche il patrimonio immobiliare e mobiliare e le varie caratteristiche del nucleo familiare.
Negli anni sempre più prestazioni sono state parametrizzate al valore Isee del nucleo familiare: dal 2016 al 2021 si è registrato infatti un incremento di famiglie che hanno presentato una Dsu pari al 52%, passando da 5.870.465 nel 2016 a 8.931.555 nel 2021.
Nell’ultimo biennio si è registrato anche un notevole aumento delle dichiarazioni con richiesta di una certificazione di Isee corrente, segnale evidente della crisi economica legata alla pandemia.
All’Isee ordinario, infatti, si affiancano ulteriori indicatori da utilizzare per la richiesta di alcune tipologie di prestazioni:
Isee per prestazioni agevolate per minori, per la richiesta dell’assegno di maternità, dell’assegno di sostegno al nucleo familiare con almeno tre figli minori, del bonus bebè, per la retta asili nido e altri servizi per l’infanzia;
Isee per prestazioni universitarie, per la richiesta delle agevolazioni su tasse universitarie, mense, borse di studio;
Isee per prestazioni socio-sanitarie, per persone maggiorenni con disabilità e/o non autosufficienti, da utilizzare ad esempio per la richiesta dell’assistenza domiciliare;
Isee per prestazioni socio-sanitarie residenziali, per la richiesta di particolari prestazioni che prevedono ricoveri presso istituti, residenze socio-sanitarie assistenziali, residenze protette o ospitalità alberghiera.

Nel periodo temporale considerato è variata anche la distribuzione mensile delle Dsu che risulta sempre più concentrata nei primi mesi dell’anno. Tale variazione è principalmente imputabile al fatto che per ottenere il Reddito di cittadinanza è necessario avere una certificazione Isee aggiornata a gennaio dell’anno di riferimento.
Rimane pressoché invariata la distribuzione territoriale: il 44% delle Dsu viene presentato nelle regioni del Sud e delle Isole, il 37% nelle regioni del Nord e il restante 19% nelle regioni del Centro.
Il 56% delle famiglie che ha presentato una DSU nel 2021 ha un reddito Isee inferiore a 10mila euro.

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