lunedì 7 marzo 2022

Guerra da III millennio. Cosa possiamo pensare in favore della pace?

Riflessioni

La terza guerra mondiale, senza il ricorso al nucleare, ossia combattuta come sempre nel corso della Storia umana,  appare -la vediamo- ogni giorno meno distante. E' fra noi.

Si tratta della guerra che invade le coscienze, che assale con le immagini dei morti e dei profughi, compreso i bambini. 

Sono tanti che pensano di far sedere ad un tavolo
il presidente russo, quello ucraino e
quello di turno dell'U.E. 
con la Merkel che faccia
da coordinatrice.
Nella guerra in Ucraina come in quasi tutte le guerre ovviamente c’è un aggressore e un aggredito. Allo stato delle informazioni di cui disponiamo  il colpevole inequivocabilmente è Vladimir Putin.

Se Vladimir Putin non decide di ricorrere alle armi atomiche rischia di perdere la guerra a fronte dell’orgoglio ucraino di difendere la propria indipendenza e la propria libertà di scelta del modello di società da sviluppare.

Il pericolo maggiore, il male assoluto e devastante di una guerra totale viene definito terza guerra mondiale. I rischi purtroppo stanno raggiungendo il livello di guardia, Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg  ha dovuto respingere con molta fermezza (e lo stesso ha poi fatto Biden) la richiesta di Zelensky, presidente ucraino, di creare sopra l’Ucraina una no-fly zone pattugliata dagli aerei occidentali. È, sarebbe, un campanello d’allarme, significherebbe scontro diretto della Nato con la Russia.

L’intensificarsi della guerra aumenta le probabilità di «incidenti» magari non voluti ma fatali.  Finora è capitato leggere -nel corso degli anni- che i caccia russi e quelli Nato hanno sempre giocato al gatto e al topo, ma non hanno mai sparato. 

I russi in Ucraina fanno grande uso di razzi e di missili, oltre alle cannonate. La guerra non si è ancora avvicinata alla parte occidententale dell'Ucraina, ma se un ordigno di qualsiasi tipo sbagliasse bersaglio e finisse in territorio polacco, cioè in territorio Nato, l’Alleanza a norma dell'Articolo 5 del Trattato dovrebbe intervenire contro i russi. Cosa potrebbe succedere?

Nel mondo in cui viviamo la regola dovrebbe essere "Le guerre non si fanno,  bisogna prevenirle". Nessuno però sembra sapere come fare.

 La priorità assoluta è adesso quella di evitare la guerra totale e senza più confini -anche nel caso che Usa e Russia escludessero, per sopravvivere, il ricorso ad armi nucleari-. Anche senza l'atomica una guerra totale è distruttiva, molto distruttiva.

Chi dovrebbe attivarsi?

Alcuni vorrebbero richiamare in servizio la neo-pensionata Merkel. Altri chiamano in causa la Turchia amica della Russia, che però vende droni all’Ucraina. 

L’Onu purtroppo sembra scomparsa dagli schermi.  La Cina avrebbe, potrebbe avere, interesse a continuare a trafficare con l'intero mondo per accrescere il suo peso.


 Il «chi» dovrebbe contare poco. Conta invece che Putin accetti, che si renda conto che nell'odierno mondo persino chi vince una guerra, alla tirata dei conti, la perde pure esso. La Russia nostalgicamente non vuole perdere l'Ucraina e tuttavia non va ovviamente umiliata. 

Serve, servirebbe, una pace degna per entrambi le parti. 

Quale?  

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