Modificati due articoli della Carta per garantire ecosistemi e biodiversità. Il Senato aveva già detto sì alla riforma che diventa dunque definitiva.
Il testo, in seconda lettura, è passato con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti.
Il Senato lo aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre.
La modifica entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum.
La salvaguardia dell’ambiente e la protezione degli animali entrano a far parte in buona sostanza dei «valori fondanti dello Stato a tutela delle future generazioni».
Gli astenuti erano tutti di Fdi.
L’articolo 9 della Costituzione è quello che «promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». Nella nuova formulazione viene aggiunto che la Repubblica «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali». L'articolo 41 invece stabilisce che l’iniziativa economica è libera ma «non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana». Qui alle finalità sociali dell’economia vengono aggiunte quelle ambientali.
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