In Sicilia, senza viabilità decente e costretti ad assistere all'emigrazione delle forze giovanili, per provare a capire le ragioni di questa arretratezza sociale dobbiamo provare anzitutto a studiare le radici del malessere che affondano nel passato. Se non lo faremo, continueremo a vedere tutto e sempre "confuso", il presente ed il futuro non ci appariranno mai nitidi.
D'altronde, se vogliamo essere sinceri, dobbiamo riconoscere che esistono differenze sociali ed economiche e pure culturali ancora ai nostri giorni fra Nord e Sud, pur essendo state cancellate dal legislatore le tante sigle che avrebbero dovuto -nei decenni andati- accorciare le distanze Nord-Sud (citiamo -fra le decine di sigle- solo la Cassa per il Mezzogiorno).
L'arretratezza di tante realtà siciliane prive di strade decenti (vedi Contessa Entellina), di infrastrutture sociali accessibili, di possibilità occupazionali e di decine di altri indici del vivere nel terzo millennio, stanno lì a dirci che in centocinquanta anni dall'unità del Paese non si è riusciti, o non si è voluto riuscire, a creare uniformità di vita lungo lo stivale.
Il periodo dell'unità del paese fu definito come "Risorgimento"; oggi nella coscienza di pochi quella definizione indica qualcosa. Le stesse figure che nel tempo andato sui banchi di scuola ci venivano indicati come "padri della Patria" hanno perso, nelle recenti generazioni, qualsiasi alone di protagonisti di riscatto.
Eppure il Paese è cresciuto ! è cresciuto però in maniera diseguale e su presupposti e prospettive diseguali. Le classi dirigenti del Nord sono state influenzate dalle visioni socio-economiche del Nord Europa di stampo liberale, quelle del Sud, le siciliane specialmente, dalle antiche aristocrazie che pur di conservare i privileggi, fino a non molti decenni fa, hanno fatto ricorso piuttosto che alla legge e alle Istituzioni, alla malavita (Mafia). Ricordiamoci che il latifondo è venuto meno appena settanta anni fa e gli strascichi che lo caratterizzano continuano fino ad oggi (raccomandazioni, favoritismi, clientele, ....).
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Sul Blog ci proponiamo di percorrere alcuni passaggi storici dal 1812, anno della teorica abolizione del feudalesimo in Sicilia, fino alla ancora non conclusa vicenda della Mafia e del generale sistema politico del favoritismo.
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