lunedì 1 novembre 2021

Le Icone. Alcune pagine per saperne di più e per saperle "leggere" (3)

   La pagina che ci proponiamo di via via ampliare e sviluppare è piuttosto impegnativa, anche perchè sono trascorsi parecchi anni da quando -in seguito a pluriennali corsi di insegnamento-, un bravo iconografo, figura di spicco dell'Arcivescovado di Cipro, presso il monastero benedettino di San Martino (a Monreale), ci fece intendere nel corso di tre settimane (comunque diluite) il significato, l'elaborazione e la definizione delle icone per, poi, saperle leggere, interpretare e pure "scrivere". Scrivere una icona significa saperla trattegiare e definirla pronta alla contemplazione (non ammirazione, insisteva l'iconografo) altrui.

La porta centrale (regale)
dell'Iconostasi, riporta
l'Annunciazione.

Nelle grandi cattedrali
dove gli spazi espositivi
sono numerosi, i messaggi
che l'Iconostasi riporta sono
parecchi e si rifanno
prevalentemente
al Nuovo Testamento.


Conserviamo di qull'esperienza parecchie cassette audio e video che, adesso, carenze tecniche -dovute alla accellerata evoluzione delle apparecchiature di registrazione  nel settore- non ci consentono di riportare sul pc, per proporne la ripetizione a beneficio dei lettori del blog. In attesa che nelle prossime settimane possiamo riuscire a superare le difficoltà tecniche, procederemo con argomenti teorici circa il significato e l'utilizzo delle Icone.


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ICONOSTASI: E' quella parete che separa il Santuario dalla navata nelle chiese di tradizione bizantina. Si propone per i credenti di fede orientale, che siano cattolici o ortodossi, una sintesi teologica-visiva della loro spiritualità.

ICONOGRAFIA: E' sempre quella parete divisoria tra navata e santuario, che ricoperta di icone, su più registri con un preciso intento teologico, intende trasmettere il messaggio teologico.

PORTE REGALI: Sono le porte centrali dell'Iconostasi che introducono nel "Santuario", all'interno del quale è posto l'altare.

IL MESSAGGIO IMMEDIATO: "E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito del Padre pieno di grazia e verità". Giov. 1,14.

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