sabato 9 ottobre 2021

Una foto alla settimana: dall'emigrazione alla corsa verso la desertificazione "sociale"

Contessa Entellina
Vista da Brjgnet

In questo centro dell'interno siciliano
oltre il 70% delle abitazioni, in ottimo stato
perchè ricostruite nel post-terremoto '68,
sono non continuativamente occupate.
Qui, come in tutti i centri dell'entro terra siciliano,
 si vive di emigrazione e di
impieghi pubblici.

L'agricoltura è posta ad un ruolo
marginalissimo, e la ricostruzione
post-terremoto '68 è stata delimitata
alla sola edilizia abitativa .......
che da noi resta dis-abitata.


Riflessioni inutili

 La scienza agraria, la scienza economica e molte altre branche del sapere umano, per desertificazione intendono il degrado delle terre aride, semi-aride e sub-umide secche, attribuibile a varie cause tra cui le variazioni climatiche e le contrazioni delle attività umane. 

In pratica, la desertificazione si manifesta con la diminuzione o la scomparsa della produttività e complessità biologica o economica delle terre coltivate, sia irrigate che non, dei pascoli, delle foreste o delle superfici boschive causate dai sistemi di utilizzo della terra, o da uno o più processi, compresi quelli derivanti dall'attività dell'uomo e dalle sue modalità di insediamento, tra i quali l'erosione idrica, eolica, etc; il deterioramento delle proprietà fisiche, chimiche e biologiche o economiche dei suoli; e la perdita protratta nel tempo di vegetazione naturale.

 Se quelle sopra rievocate hanno un senso e una origine tecnico-scientifica, la gran parte dei "contessioti", i residenti a Contessa Entellina, per "desertificazione" intendono invece lo stato di sostanziale abbandono della "POLITICA" per il destino dei paesi dell'entroterra, che per secoli avevano avuto la funzione di produrre grano per le città e le realtà costiere e che oggi sanno che a quella funzione assolvono con costi accettabili, niente che di meno, il Canadà e gli Stati Uniti. All'antico ruolo fino ad oggi (terzo millennio inoltrato) non è subentrato altro ruolo che quello di essere fonte di emigrazione di forza lavoro sia manovale che di giovani diplomati e laureati.

Adesso, in questi giorni, apprendiamo che persino la speranza di vedere irrigate le terre del perimetro comunale e comprensoriale rischia di svanire perchè i nostri alti funzionari regionali, coloro che guadagnano parecchie migliaia di euro mensili, non sanno stendere i progetti per utilizzare i fondi del Piano di ripresa e resilienza europeo.

Chi bloccherà la desertificazione umana e persino fisica delle aree interne dell'Isola?

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