domenica 21 marzo 2021

Alle radici del Cristianesimo

Domenica V di Quaresima: S. Maria Egiziaca

La Chiesa di tradizione bizantina propone nella V domenica di Quaresima alla considerazione la figura ascetica di Santa Maria Egiziaca. 

L'intento è quello di mostrare ai fedeli di ogni epoca la potenza della conversione in genere e, la trasformazione radicale dell'individuo che si converte: Maria, da prostituta della corrotta Alessandria d'Egitto, diventa esempio di ascesi,  paragonata, negli sticheri del Vespro bizantino, a Giovanni Battista.


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Una domanda rivolta all'Arcivescovo Vincenzo Paglia,  consigliere spirituale della Comunità di Sant'Egidio e presidente della Federazione Biblica cattolica internazionale, dal giornalista e scrittore Saverio Gaeta.

Domanda:

Quello cattolico è un solo Dio in tre persone, composto com'è dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo. L'idea della Trinità è però uno dei misteri più ardui da comprendere, sia per la sua stessa  composizione uno-trina, sia per la presenza di uno spirito immateriale rappresentato generalmente in forma di colomba. Si tratta soltanto di un simbolo teologico, oppure qwuesto "dialogo d'amore" ha anche dei risvolti concreti?

Risposta:

  Il mistero della Trinità è centrale nella fede cristiana, E' vero che Gesù non usa mai il termine Trinità. Parla però molto spesso del Padre, dello Spirito Santo e di sé come Figlio. La Chiesa ha sintetizzato questo mistero -a partire dal II secolo- parlando della Santa Triade, delle tre Persone che formano l'unico Dio. Questo mistero di Dio, uno e trino, vuole mostrarci che non ci troviamo di fronte a una sollecitudine, magari alta e potente. Dio, ci dice la Scrittura, è un dialogo d'amore; da sempre è una comunione tra Padre, Figlio e Spirito Santo. Parlare della Trinità significa perciò svelare qualcosa della vita interna di Dio.

  E' vero che le nostre parole sono appena dei balbettii. Sant'Agostino diceva: "La formula -tre Persone- è stata ompiegata per non dire questo, ma per evitare di non avere proprio niente da dire". In maniera semplice e balbettante potremmo dire che il Dio di Gesù è una "famiglia" di tre persone che si vogliono così bene da essere una persona sola. Questo mistero intimo di Dio svela però anche il cuore di ogni realtà umana. L'intera creazione porta nel suo essere più profondo l'impronta di nquesto singolarissimo rapporto di comunione  tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. E gli uomini, creati ad immagine e somiglianza di Dio, partecipano in modo particolare del mistero trinitario.

  Tutti veniamo dalla comunione del Padre, del Figlio e dello Spirito e verso di essa andiamo. E' una prospettiva che coinvolge la nostra vita e quella dell'intera umanità. E si potrebbe dire che in questo passaggio storico il mistero della comunione appare tra le sfide più bricianti lanciate alla Chiesa cattolica e a tutte le Chiese cristiane. E' la sfida a vivere nell'amore e a superare ogni divisione, ogni distanza, ogni confine, proprio mentre sembrano prevalere le spinte a ristabilirli  e a tracciarne di nuovi.

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