Balcani ed Ottomani
cultura greco-romana salvaguardata
Col crollo dell'Impero Romano d'Oriente non tutte le popolazioni che culturalmente erano state forgiate da esso reagirono allo stesso modo.
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Monastero di Agia Roussanou Per sottrarsi sin dai primi anni del 1400 alle scorrerie turche i monaci delle Meteore trovarono in queste montagne il rifugio. |
-Laskaris (1445-1535) arrivò da Costantinopoli;
-M, Moussouros (1470-1556) da Creta che fornì i testi antichi alle stamperie veneziane;
-M. Triboles (1470-1517) che dall'Italia, in seguito si trasferì in Russia.
C'è da dire che nella terra di origine della cultura greca, nonostante l'occupazione turca e nonostante la diaspora -quasi di massa- degli uomini di cultura, nulla si perse delle radici culturali su cui ancora oggi si regge la visione del mondo occidentale (classica e/o cristiana). La Chiesa Ortodossa continuò a conservare e a diffondere nei limiti di cui disponeva lo spirito profondo.
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Monastero di San Nicola |
La Chiesa ortodossa, anche sotto l'Impero ottomano, continuò a godere di particolari privilegi: i monasteri, in particolare quelli del Monte Athos, delle Meteore e di Patmo poterono continuare ad impartire l'istruzione superiore per la formazione dei quadri civili e religiosi. C'è da dire che molti degli uomini di prestigio della cultura greca venuti in Italia lasciarono a più università (Padova e Venezia, sopratutte) dei lasciti perchè istituissero dipartimenti di greco. Da questi dipartimenti più allievi venivano, a studi compiuti, chiamati a Costantinopoli (ormai Istambul) presso il Patriarcato, per la formazione del clero, e ad Atene. Da queste ultime sedi partivano poi altri giovani formati per insegnare nelle scuole e accademie di Bucarest etc. Nei monasteri continuò sempre il lavoro dei copisti.
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