giovedì 8 ottobre 2020

Cose da conoscere. Storie, sinossi, tabelle e curiosità per non essere disorientati (12)

  Storia italiana in sintesi

1859-II

==Aprile; Proseguono in Piemonte i preparativi militari mentre in Europa un'intensa attività diplomatica cerca di scongiurare il pericolo di una guerra; in particolare l'Inghilterra, appoggiata dalla Prussia, cerca di ottenere il disarmo del Piemonte. Il governo russo propone un congresso delle potenze europee per risolvere pacificamente  la questione italiana. Una buona parte del mondo politico e dell'opinione pubblica francese è ostile alla politica aggressiva di Napoleone III e ritiene una guerra in Italia inutile e pericolosa.
==19 Aprile; Il governo austriaco decide di troncare le trattative diplomatiche volte a scongiurare una guerra e di inviare un ultimatum al Regno di Sardegna intimandogli di bloccare i preparativi militari. Di contro il 23 di aprile la Camera dei Deputati di Torino approva un disegno di legge presentato da Cavour che conferisce al re Vittorio Emanuele II poteri dittatoriali per tutta la durata della guerra.
==27 Aprile; Ha inizio la seconda guerra di indipendenza. I soldati austriaci comandati dal feldemaresciallo ungherese Ferencs Gyulai, varcano il Ticino ed entrano in Piemonte con l'obiettivo di sconfiggere i piemontesi prima dell'arrivo dei francesi.
(segue)

Novecento

1946

Rinascono i partiti-2

Le condizioni di vita in quel 1946 sono disagiate, tumulti e proteste si susseguono in ogni parte del Paese, gli aiuti provenienti soprattutto dagli Usa, per quanto consistenti, non sono sufficienti. 

Lelio Basso e Pietro Nenni.
Leaders socialisti del dopo-guerra
25 Febbraio; Il quadro internazionale produce accentuate contrapposizioni tra sovietici e occidentali. I socialisti, con Pietro Nenni, insistono che congiuntamente alle prime elezioni democratiche per elegere l'Assemblea Costiturente si svolga il Referendum istituzionale. In precedenza De Gasperi aveva proposto di svolgere il referendum dopo avere eletto l'Assemblea Costituente, mantenendo per intanto in carica il luogotenente di Casa Savoia. La spunta, in quel clima da recente dopo-guerra, Nenni.

L'11-17 Aprile i Socialisti tengono il loro XXIV congresso a Firenze. Il tema dominante è il tipo di rapporto da intrattenere con i comunisti. Da una parte c'è la maggioranza composta da Pietro Nenni, Lelio Basso e Rodolfo Morandi che -fermo restando l'autonomia di ciascun partito- intendono portare avanti il rapporto di collaborazione sui fondamentali temi del lavoro e sociali in generale con pci. D'altra il raggruppamento che sta attorno alla rivista "Critica Sociale", quell'altro definito "Iniziativa socialista" ed ancora il "movimento giovanile" guidato, quest'ultimo, da Giuseppe Saragat che avversano categoricamente ogni collaborazione alla luce delle notizie che arrivano dall'est europeo circa l'assenza di democrazia imposto dal sistema comunista. Una posizione di mediazione fra le due ali del Partito la svolge la formazione guidata da Sandro Pertini e da Ignazio Silone che prova a mantenere l'unità del partito. Alla conclusione dei lavori congressuali Nenni sarà eletto Presidente del Partito e Matteo Lombardo segretario. L'organo di direzione annovera: Lellio Basso, Luigi Cacciatore, Rodolfo Morandi, Alberto Jacometti, Foscolo Lombardi, Lina Merlin, Sandro Pertini, Ignazio Silone, Giuseppe Saragat, Luigi Chignoli, Aldo Valcarenghi, Mario Zagari e Alberto Simonini. Tutti uomini provenienti dalla Resistenza al Fascismo.

Vedremo in prosieguo come si sono mossi gli altri partiti in quel primo dopo-guerra.

Linguaggio

-discorsi e chiacchiere a vuoto-

-- Il linguaggio politico ha una precisa forma-funzione che è quella atta a produrre effetti sui comportamenti e sulle decisioni politiche e quindi ad interagire con il sistema politico.
-- La politica è una costruzione o rappresentazione simbolica a partire da un punto di vista particolare.
-- E' attraverso il processo di comunicazione intersoggettiva che nasce e si sviluppa la cosiddetta opinione pubblica. 

Mah, il populismo?
I leader populisti attuali abbaiano molto e mordono poco. Scrive Mario Pezzella, filosofo, saggista e scrittore.Prosegue: Tuttavia il disagio e la sofferenza e anche la voglia caotica di opposizione che si manifesta nei populismi sono un fenomeno reale e non dovrebbero essere trattati con sufficienza e banalità.
rubrica curata da Vincenzo

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