sabato 19 settembre 2020

Referendum. Come comportarci presso i seggi

Referendum nell'era del Covid. 

Sono numerose le misure che dovranno essere attuate 

per coniugare il diritto al voto e il diritto alla salute.  

Dopo aver votato, deve essere lo stesso elettorale a infilare la scheda nell’urna. 

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Domani e dopodomani gli italiani sono chiamati al voto per il referendum sul taglio dei parlamentari. In sette Regioni si terranno le elezioni regionali e in 962 Comuni le amministrative. 

Recandoci alle urne sarà obbligatorio avere la mascherina, rispettare il distanziamento e igienizzare le mani (almeno tre volte). Sarà necessario, ovviamente, avere anche la tessera elettorale e la carta di identità. 

I seggi resteranno aperti dalle ore 7 alle 23 di domenica 20 settembre e dalle ore 7 alle 15 di lunedì 21 settembre. Si procederà immediatamente allo spoglio delle schede sul referendum relativo al taglio dei parlamentari.

Il diritto di voto è il diritto che
assicura a un individuo la
 possibilità di manifestare
la propria volontà durante
un'elezione. In molti Stati del
mondo è un diritto costituzionale.
Prima dell'introduzione del
suffragio universale il diritto di
voto era limitato per censo o
per cultura.
All’ingresso e all’uscita del seggio sarà presente il gel per igienizzare le mani. L’operazione va compiuta quando si entra nell’edificio, prima di prendere matita e schede elettorale e infine all’uscita dal seggio. 

La febbre invece non viene misurata: deve essere l’elettore a farlo prima di recarsi al voto e restare a casa se ha sintomi legati al coronavirus, come appunto una temperatura sopra i 37,5 gradiDopo aver votato, deve essere lo stesso elettorale a infilare la scheda nell’urna. 

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