martedì 4 agosto 2020

Ernesto Scura. Riflessione sulle violenze nel corso della seconda guerra

Riceviamo e pubblichiamo

L’Art. 1 della CONVENZIONE DELL’AIA 
del 1907 recita: “Un atto di guerra è materialmente legittimo solo se compiuto  da eserciti regolari che abbiano segni distintivi fissi riconoscibili portino apertamente le armi”.
L’attentato partigiano di VIA RASELLA,a Roma fu, dunque,un atto illegittimo di guerra, poichè violava, tra l’altro, persino l’ordine diramato dal governo del Sud, di Badoglio, a tutti gli uomini della  Resistenza, di non fare attentati nelle città, onde evitare legittime rappresaglie che avrebbero, inevitabilmente, coinvolto anche civili. 
Per le Fosse Ardeatine nessun Tribunale italiano fu in grado di  imputare a Kappler il reato di strage. La sua condanna si basava unicamente sul numero delle vittime. Nelle Fosse Ardeatine furono infatti ritrovati i corpi di 345 persone e non i 330 che ci si aspettava, conteggiando cioè 10 civili per ogni soldato tedesco ucciso,nella dichiarata scelta tedesca del rapporto 1:10,in applicazione della vigente convenzione dell’Aia.
Dieci di quelli in soprannumero potevano essere “giustificati” con la  morte di un ulteriore soldato tedesco avvenuta prima della legittima rappresaglia, gli altri cinque no.
Però, se si fossero aspettati alcuni giorni, le persone “legalmente” giustiziate sarebbero potute essere molte di più, visto che nei giorni  successivi morirono ulteriori soldati tedeschi. Senza contare i tre italiani (un uomo,una donna ed un bambino, impietosamente dilaniati dalla bomba partigiana) che,essendo “civili” non rientrarono nel conteggio “utile” della rappresaglia.

Il Tribunale di Norimberga affermò:“le misure di rappresaglia in guerra sono atti giustificati: ciò “in quanto l’avversario, colpevolmente, si è comportato in modo illegale. Nel 1947 i magistrati militari britannici, nel processo a carico di Albert Kesselring, commentarono che nulla impediva che una persona innocente potesse essere uccisa a scopo di rappresaglia“.  

E proprio della tanto deprecata Rappresaglia gli alleati fecero smodato uso e abuso. Eccone alcuni sconcertanti esempi :                                                                                                         
-A Reutlingen i francesi uccisero quattro ostaggi tedeschi affermando che era stato ucciso un motociclista vittima,in realtà, di un incidente;   
- Il generale americano Rose, nel marzo del 1945, rimase ucciso in una imboscata. Gli americani fecero fucilare per rappresaglia 110 cittadini tedeschi. Ma Rose era morto in un normale combattimento,soldati contro soldati, poichè l’imboscata è, pur sempre, un atto di guerra, se i protagonisti  portano le mostrine e indossano una divisa ; 
-A Tambach, presso Coburg, in data 8 aprile 1945 il tenente americano Vincent  Acunto fece,immotivatamente, fucilare 24 prigionieri tedeschi e 4 civili. Giudicato con l’accusa di omicidio, venne,(e ti pareva),assolto;                                                                                    
-A Soldin,Neumark, i russi fecero “ancora di meglio” : fucilarono 120 cittadini tedeschi perchè un maggiore russo era stato ucciso.Poi,però, risultò essere stato ucciso da una guardia tedesca a cui il russo aveva stuprato la moglie.(E chi glielo spiegava a Stalin che “il delitto d’onore”  non era incluso nelle cause giustificative di rappresaglia ? )                                                  
-Strage di Annecy del 18 agosto 1944: In un campo gestito da soldati americani e francesi la rappresaglia ebbe proporzioni di 80:1.                                                 
-A Bengasi, gli inglesi di Montgomery applicarono, contro gli italiani, quella del 10:1. E,se vogliamo,fu la più mite delle rappresaglie alleate, unica, adottata dagli alleati,nella stessa “lieve” misura di Via Rasella.
Il COSTO immediato,in vite umane,del fragoroso “BOTTO” partigiano, in via Rasella,fu il seguente :
-   33 soldati tedeschi uccisi più 64 feriti (altri moriranno in ospedale)
-     3 civili italiani (di cui un bambino)dilaniati e puntualmente ignorati;
-   345 ostaggi italiani fucilati per Rappresaglia alle fosse Ardeatine;  381 è il totale delle vittime causate dai “coraggiosi” attentatori, senza dover contare i soldati tedeschi morti in ospedale per le lesioni subite.
In seguito,agli attentatori fu riconosciuto il “merito” di aver dato un più che determinante contribuito alla vittoria ( e, aggiungiamo, alla rabbiosa prevedibile legittima reazione tedesca ) nella 2ª Guerra Mondiale per cui,come “premio” per aver provocato la morte di 381 innocenti,furono DECORATI CON MEDAGLIA DORO ed eletti al Parlamento Italiano.

E il bambino Piero Zuccheretti ? Beh,quello passava da lì ... per caso. E i 64.000 civili italiani morti sotto gl’impietosi bombardamenti alleati? E i 313.000  soldati alleati, morti nella “campagna d’Italia” per donarci  quella libertà e quella democrazia di cui,bene o male, oggi, godiamo ? 
Ma sì,anche quelli,in fondo ...si trovarono a passare da lì...”per caso”. QUANDO SI DICE ...”IL CASO” !
MA DI CHE “CASO” STIAMO PARLANDO ?
Ernesto Scura

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