mercoledì 8 aprile 2020

Il dovere per il dovere. C'è tanta gente che in questi giorni, in queste ore lavora

Tante sono le professionalità che, in queste ore in cui la gran parte del sistema economico nazionale è bloccato/fermo, sono in servizio e -per loro- vedono sospese le tante garanzie del "blocco" di cui in tanti stanno avvalendosi: i rischi di contaminarsi a causa del coronavirus.
Cosa sta continuando a funzionare in queste ore in Italia ?
--I tranvieri delle città, delle metropolitane, il personale degli aeroporti, porti e autolinee (quelli che continuano ad essere attivi)
--I poliziotti, i carabinieri e gli uomini preposti all'ordine pubblico
--Gli addetti ai servizi della nettezza urbana, ma anche tanti dipendenti della Pubblica Amministrazione
--I tassisti che attendono improbabili clienti
Di questa gente nessuno si accorge e nessuno li ringrazia per il loro tenere vive le città ed i centri abitati.


Non v'è dubbio che gratitudine e ammirazione va rivolta a tutte le professionalità del comparto medicina, loro che sono esposte in prima linea:

--Medici
--Infermieri
--Personale sanitario in genere.
E se quelle ora ricordate sono visibilmente esposte molte altre figure stanno provando a conservare quel minimo di continuità al vivere comunitario:
---l'edicolante
--il cassiere e il personale dei supermercati e negozi alimentari, comprese le macellerie,
--il personale delle Poste e delle Agenzie bancarie, quelle mantenute aperte,
--i volontari, e sono tanti nelle città, che si offrono per portare la spesa a casa degli anziani,
--i camionisti e gli autisti che provvedono a rifornire i punti di vendita alimentari,
--i professori e professoresse che in queste ore si danno da fare con le piattaforme digitali perchè il loro sapere possa arrivare ai discepoli,
--le badanti,
--i panettieri


Di molte di queste professionalità la nostra distratta società non sempre si accorge. Esse in queste ore stanno mantenendo viva la fiamma che dovrà riprendere (ci auguriamo al più presto) a contaminare l'intero sistema produttivo del paese.    


Per essi, almeno ufficialmente, esiste un protocollo stilato tra parti sociali e governo (Sanità, Economia, Sviluppo economico, Lavoro e Palazzo Chigi) per garantire la sicurezza dei lavoratori di tutta Italia da danno biologico. 
Le aziende che non lo rispetteranno dovranno chiudere. Il testo è stato messo a punto in una riunione tra ministri, associazioni imprenditoriali e sindacali   

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