lunedì 17 giugno 2019

Consapevolezza elettorale. Chiacchiere, populismo, demagogia affascinano più del buon senso e della cultura

A che punto siamo con il taglio delle accise sulla benzina?
Capita frequentemente di parlare (e di provare a capire) sul perchè una comunità isolata, trascurata, sostanzialmente povera e costituita prevalentemente da anziani, come è quella di Contessa Entellina, abbia dato cospicui consensi elettorali ai partiti populisti in occasione della consultazione per il rinnovo del Parlamento Europeo.
--A Contessa non esiste persona che non abbia un figlio, uno zio, un cugino in Germania, in Francia e/o in altri paesi dell'U.E.
Eppure la stragrande maggioranza di quel meno di 40% di aventi diritto al voto che si è recata al seggio ha votato per la Lega e il M5S, partiti euroscettici per non dire eccessivamente sovranisti. Ha votato non favorendo l'integrazione del continente entro cui i loro congiunti hanno trovato occupazione.
--A Contessa non vale la sensazione che l'attesa fondamentale della vita sia il Reddito di Cittadinanza e/o la Quota 100 per conseguire la pensione. Abbiamo scritto sopra che qui si è in prevalenza poveri ed anziani. La povertà c'è perchè nessuna famiglia (o quasi) è in condizione di garantire soddisfacenti impieghi lavorativi alle generazioni giovani; da questo stato di cose scaturisce l'emigrazione sistematica  e, da qui, scaturisce pure l'essere Contessa paese abitato, in prevalenza, da anziani.
Chiunque, senza essere economista, dovrebbe essere indotto ad immaginare che in un contesto come quello locale i tanti miliardi del Reddito di Cittadinanza e/o di Quota cento sarebbero stati meglio impiegati se destinati allo "Sviluppo delle aree interne", ossia alla creazione di posti di lavoro (per interrompere l'emigrazione), piuttosto che all'assistenzialismo che non crea futuro. 
Eppure  la stragrande maggioranza di quel meno di 40% di aventi diritto al voto che si è recata al seggio ha votato per la Lega (da sempre nordista e chiacchierona) e per il M5S  (il partito delle gaffe scientifiche e del No ai Vaccini e ad altre conquiste dell'umanità). Nel Meridione ci si è lasciati prendere dal fascino dell'assistenzialismo piuttosto che dalla dignità che discende solamente dallo sviluppo delle aree arretrate (in senso socio-economico) per far scaturire posti di lavoro produttivi e di benessere.
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Come è potuto accadere ?
() Certo, non si possono sottacere gli esiti dei precedenti fallimentari governi berlusconiani e della sinistra da salotto pd (renziana o meno).
() Prescindendo dalla scarsa credibilità dell'alternativa berlusconiana e/o di un Pd privo di una politica per il Meridione (e non solo per esso), i concittadini (stando a quanto ho potuto cogliere da quanto scrivevano su fb) si sono fatti abbindolare anche dalle fake news. 
() Una delle fake news a cui i miei concittadini hanno dato spazio su fb è la storiella che il governo populista si sarebbe attivato per abolire le accise sulla benzina.
Effettivamente in Italia a pesare sul prezzo finito di benzina e gasolio sono le innumerevoli accise e l’Iva. Togliendo tasse e balzelli, in Italia la benzina costerebbe 0,3 centesimi in meno rispetto alla media europea mentre il gasolio circa 2 centesimi in meno. Nonostante, dunque, i prezzi praticati dai petrolieri siano in linea con la media europea, gli automobilisti italiani finiscono per pagare circa 15 centesimi in più al litro per il gasolio e 11 per la benzina.
Soprattutto l’attuale vicepremier Matteo Salvini promise lo scorso anno un netto taglio, un taglio illusorio “Le accise pesano sui carburanti per 72 centesimi al litro. Per una questione di buon senso e per aiutare tutti bisogna eliminare le accise più antiche: non salva la vita a nessuno ma è immorale che chi fa benzina paga ancora la guerra in Etiopia. È il primo impegno che manterrò. Partirò subito abbassando il prezzo della benzina che oggi per gli italiani è la più cara d’Europa per colpa di tasse e accise ormai senza senso e lo farò durante il primo Consiglio dei ministri”, dichiarò, ad esempio, nel marzo 2018 a Radio24.
Di taglio alle accise sulla benzina si parla anche nel contratto di governo siglato lo scorso anno con il Movimento 5 Stelle: “Intendiamo inoltre eliminare le componenti anacronistiche delle accise sulla benzina”, si legge a pagina 19 nell’ambito del capitolo dedicato al Fisco.
Il 19 aprile, rispondendo a una domanda sul tema posta da un giornalista Matteo Salvini ha glissato: “Il taglio delle accise è un nostro obiettivo, ma non fatemi dare una data”. 
Eppure alcuni miei concittadini hanno usato le loro pagine fb  sull'imminente scomparsa delle accise per favorire i populisti. 

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