venerdì 31 maggio 2019

Elezioni città metropolitane e provinciali. Consultazioni di secondo livello

Tutti i cittadini dell'Isola, soprattutto quelli residenti all'interno, conoscono la crisi delle ex Province, quegli enti che da anni ed anni trascurano la manutenzione della viabilità intercomunale e con essa pure altri compiti istituzionali di loro competenza. 
Recentemente questi costosi enti (che non hanno assolto da anni alle loro competenze per le mille ragioni che i politici ci somministrano tramite i media), sono stati terreno di scontro politico costante; l'ultimo episodio l'abbiamo seguito poche settimane fa tra il sindaco di Messina Cateno De Luca e il sottosegretario Alessio Villarosa.
Ebbene, a fine giugno 2019 questi Enti saranno gestiti alla maniera più politica possibile. Sono infatti state indette le elezioni di secondo grado (vi parteciperanno esclusivamente sindaci e consiglieri comunali) per eleggere gli organi amministrativi.
L'iter per l’indizione dei comizi elettorali è stato avviato, secondo le modalità previste dalla norma per le elezioni dei componenti del Consiglio metropolitano e delle province, e la data fissata è il 30 giugno. 

Quali gli organi previsti ?
Gli organi della città metropolitana sono 
-il Sindaco metropolitano, che è di diritto il sindaco del comune capoluogo (da noi Palermo, Catania e Messina), 
-il Consiglio metropolitano, composto dal sindaco metropolitano e dai consiglieri dei comuni della città metropolitana che saranno eletti (col metodo del secondo grado)
-la Conferenza metropolitana, costituita dai sindaci dei comuni della città metropolitana di Palermo.
Cosa eleggeranno il 30 giugno?
I sindaci ed i consiglieri comunali in carica nei comuni appartenenti a ciascuna Città metropolitana e quelli dei comuni di ciascuna Provincia eleggeranno il Consiglio metropolitano e/o provinciale. 
Candidature
Elezioni provinciali, si vota il 30 giugno: ecco tutte le indicazioni della Regione
Le candidature a presidente delle Province (in quelle non identificate come città metropolitane) e quelle dei consiglieri (cui potranno partecipare solo sindaci e consiglieri comunali) dovranno essere presentate dalle 8 del ventunesimo giorno, precisamente il 09 giugno, fino alle 12 del ventesimo giorno antecedente quello della votazione, quindi il 10 giugno presso l'ufficio elettorale. 
Si voterà, come detto, il 30 giugno -dalle 8 alle 22-.

Hanno detto ... ...

Il Pd di Zingaretti continua ad essere allo sbando.
La Camera dei Deputati ha approvato all'Unanimità una mozione sui debiti della P.A. pure con i voti pd.

Quando -dopo- qualcuno ha spiegato ai "passivi-pd" che i mini-bond sono il primo passo per l'uscita dall'Euro, dal Pd viene fuori il seguente comunicato:

""Il Pd presenterà un ordine del giorno urgente al dl Crescita per escludere decisamente l'impiego di strumenti come i cosiddetti minibot per creare nuovo debito. E' necessario chiudere ogni polemica sulla mozione Baldelli, approvata in modo unanime lo scorso martedì.
...
...
Ragione per cui crediamo sia un contributo di chiarezza evitare speculazioni e malintesi dichiarando subito e nettamente la nostra contrarietà a strumenti come i minibot che non risolvono il gravoso problema del debito della P.A., reso ancora più stringente dalla inerzia del Governo e della maggioranza"".  

TOMMASO MONACELLI, economista Università Bocconi
Sintesi sui Minibot
1. Se consentono di pagare tasse, sono equivalenti a taglio tasse.
2. Se ci si aspetta che il pubblico li utilizzi *spontaneamente* nei pagamenti, saranno velocemente carta straccia.
3 Se Governo obbligasse ad accettarli nei pagamenti, siamo fuori dall'Euro.


MARCO LEONARDI, già consigliere economico alla Presidenza del Consiglio
Non hanno capito che mini bot o certificati credito fiscale sono comunque nuovo debito. E se lo dice Maria Cannata- che per tantissimi anni è stata la "responsabile" delle emissioni di titoli di Debito al Ministero del Tesoro- deve essere vero.

FERDINANDO GIUGLIANO, giornalista di temi economici
Il voto del PD sui mini bot è semplicemente imbarazzante. Il PD non perde occasione per dare dei cialtroni ai partiti della maggioranza, e poi vota per una mozione dagli effetti potenzialmente dirompenti che i suoi parlamentari non leggono o non capiscono.

GIANPAOLO GALLI, economista dell'Osservatorio dei Conti Pubblici
Ecco cosa ci mancava per fare il patatrac: una mozione che impegna il governo a introdurre i mini bot. Volete uscire dall'Euro? Fatecelo sapere che ci togliamo il dente e non se parla più.

FABIO SCACCIAVILLANI, esperto di Finanza

Con i mini BOT si devono pagare innanzitutto gli stipendi dei parlamentari che hanno votato la mozione somarista.
In tal modo anche i geni della politica, che asseriscono di averlo votato a loro insaputa, la prossima volta faranno attenzione.

Vivere il territorio. Masseria

La nostra Storia

Il termine "masseria" oggi evoca più un ambiente, un contesto abitativo ricettivo (ristorante, ostello, rifugio etc.) che ciò che originariamente intendeva ed effettivamente era: una Azienda rurale diretta da un massaio secondo il contratto di colonia instaurato col Signore feudale, unico proprietario e gestore di vastissimi spazi agrari ed abitati.

Antica immagine
Se osserviamo i caseggiati di Vaccarizzo, nel territorio di Contessa Entellina, essi sono un contesto edilizio che rappresenta l'espressione più tipica della "Masseria", anche se in tanti la rappresentano come "Castello" e/o ancora con espressioni diverse.

Storicamente, i residenti a Contessa la masseria di Vaccarizzo la identificano come la sede del più vasto latifondo del cuore della Sicilia centro-occidentale. Non è certo che quel centro agrario sussistesse nel XV secolo quando gli arbëreshe si insediarono nei feudi e domini dei Cardona-Peralta. 
E' invece più che certo che quel contesto agricolo (la Masseria)  fu all'origine e assunse rilevanza proprio con l'arrivo degli arbëreshe. 
Nella Sicilia semidisabitata in seguito alla cacciata di quasi 400mila ebrei, Vaccarizzo viene vitalizzato e diventa importante centro produttivo in quanto la comunità degli arbëreshe non poteva sopravvivere esclusivamente con le piccole porzioni di terreno assegnate loro -in enfiteusi- nei due feudi di Serradamo e di Contesse.

La stragrande parte degli arbëreshe stagionalmente era costretta a prestare attività sui terreni baronali e quindi nel centro dei Signori di Vaccarizzo.
Il legame baroni di Contessa/proprietari di Vaccarizzo viene meno nel 1678 quando la grave crisi che investe molte famiglie signorili siciliane induce i Colonna (nuovi signori dopo i Cardona e dopo i Gioeni) a vendere buona parte dei domini. 
In verità più che indurre a vendere è corretto dire che è la Corte Pretoriana di Palermo che espropria e vende il patrimonio essendo i Signori incorsi -oggi si direbbe- in uno spettacolare fallimento a causa della vita sfarzosa e parassitaria condotta nelle città. 
Ingresso di Palazzo Sperlinga
-Via Ruggero Settimo, Palermo-
Nuovo Signore diventerà pertanto Giovanni Stefano Oneto, duca di Sperlinga, che con l'occasione guadagna pure il titolo di "Barone di Vaccarizzo".

Vaccarizzo, cuore della vita agricola locale (di Contessa) e non solo, era la sede principale di ben diciannove feudi. Con la Costituzione liberale borbonica del 1812 formulata sul modello inglese e poi -in via definitiva- nel 1819 con l'istituzione del libero mercato degli immobili terrieri gran parte dei feudi furono via via alienati.
Sul finire dell'Ottocento ciò che restava dell'originario patrimonio signorile dei Cardona/Peralta passò dagli Oneto (duchessa Marianna Oneto) a Don Luigi Maria Majorca e Mortillaro.

Nel 1990 l'intero complesso edilizio di Vaccarizzo è stato dichiarato dall'Assessore Regionale ai Beni Culturali di interesse storico ed etno-antropologico.

mercoledì 29 maggio 2019

Hanno detto ... ...

Domani, dalle 10 alle 20, sulla piattaforma Rousseau comparirà il quesito:
«Confermi Luigi Di Maio come capo politico del M5S

-Rousseau: Una pattaforma privata, controllata da privati-.

LUIGI DI MAIO, capo politico del M5S
«La vita, per ognuno di noi, è fatta di diritti e doveri. Non scappa nessuno. Non mi sono mai sottratto ad alcuna responsabilità, in questi anni ci ho sempre messo sempre la faccia. Prima di ogni altra decisione, oggi ho anche io il diritto di sapere cosa ne pensate voi del mio operato. Voglio sentire la voce dei cittadini che mi hanno eletto capo politico qualche anno fa. Quindi a voi la parola».

MATTEO SALVINI, ministro degli Interni, leader Lega
Ma vi pare normale che per regole del passato in un momento storico in cui ci sono 5 milioni di disoccupati l’Europa ci chieda 3 miliardi di euro di multa? Cambieremo queste regole.

3.5 miliardi di euro di multa.
Spread a 290
L'Europa crede di farci paura. Non sa che con 9.000.000 di italiani che credono in ME, quella multa per noi è semplicemente ridicola. Con solo 400 euro a testa paghiamo tutto e li lasciamo pure la mancia per il caffè.
Bacioni.

"Chiedo semplicemente di usare in maniera diversa la ricchezza italiana, che c'è. La ricchezza italiana è ferma. È ferma nei conti conti correnti e nel risparmio privato."

SOFIA VENTURA, politologa
Scrive A. Padellaro che se «i cinque stelle vogliono tentare di ritrovare se stessi e i propri elettori (...) devono tornare ad essere opposizione». Il problema è quel «se stessi». Che temo non ci sia mai stato.

ALESSANDRO DI BATTISTA, esponente M5S
I condannati devono andare fuori dal governo, sta scritto nel contratto.


BARTOLOMEO SORGE, gesuiita
L’Italia è leghista, non più cristiana. Il leghista dice: “prima gli italiani “; il Cristiano: “prima gli scartati”. Né basta baciare in pubblico Gesù; l’ha già fatto anche Giuda.

ENZO BIANCHI, già priore di Bose
Sentiamo dire: “prima noi poi loro!”, “prima gli italiani poi gli stranieri!”, “prima questi poi gli altri!”. Affermare una precedenza tra quelli che sono il mio prossimo è senza senso, perché il mio prossimo è il più bisognoso che incontro, non chi scelgo e decido degno di aiuto.

GIANNI RIOTTA, giornalista e scrittore
Come sempre il voto degli italiani all'estero non premia la destra e i populisti. Perché han visto il mondo, non i talk sciò.

DAVID SERRA, manager finanziario
Di Maio non puo’ dimettersi perche’ non sarebbe mai assunto da nessuno nel settore Privato per uno stipendio come quello che prende oggi. Questa e’ la realta del 99% dei parlamentari Grillini. Che spiega perche’ ingoieranno di tutto pur di finire la legislatura. Non hanno scelta.

LEONARDO BECCHETTI, economista
Cari elettori italiani , Benvenuti a bordo dell’aereo guidato da un pilota kamikaze. Allacciate le cinture. Se l’aereo casca è sicuramente un complotto della legge di gravità (o di chi da’ l’allarme dalla torre di controllo). (spread)

Le forze progressiste devono elaborare un progetto efficace x la valorizzazione e rigenerazione delle aree interne e dei luoghi colpiti dal fallimento del mercato e dello stato.

OSCAR GIANNINO, giornalista
Quando poi si riscenderà sulla terra e si avvicinerà legge di bilancio, ricordatevi che vi aveva avvisato, che votandolo sceglievate di dargli un mandato a mettervi le mani in tasca, perché lui sa meglio di voi che uso fare dei vostri soldi...
😘

martedì 28 maggio 2019

Contessa Entellina. La "Lega" che fu nordista adesso entusiasma pure i paesi del profondo sud

A Contessa Entellina stiamo tutti ad imprecare per lo spopolamento, per l'intransitabilità della viabilità provinciale (e pure di quella comunale), per l'assoluta carenza dei servizi alla persona (ambulatori specialistici e non solo), però al momento di recarci alle urne abbiamo votato come fossimo lombardo-veneti, ossia allineati col potere di turno (centro destra/destra populista e sovranista). 
In questo periodo storico siamo leghisti perchè ci piace Salvini che impreca contro l'Unione Europea, ossia contro i paesi dove a centinaia e centinaia lavorano i nostri figli, i nostri cugini e parenti. 
Noi contessioti siamo fatti così, apprezziamo chi e/o quelle formazioni politiche che  fino ieri ci davano del "terrone".

Per anni i leghisti a noi meridionali ci hanno accusato di "pigrizia" e adesso scopriamo la moda di voler militare con loro (politicamente) e di voler votare come loro; è l'ultimo grido della moda; persino in Consiglio Comunale, ci viene segnalato, esiste un gruppetto di leghisti a sostegno della attuale maggioranza e della Giunta, che conta pure sul sostegno di Forza Italia e della sua costola Bellissima.

Qualcuno dirà che si tratta di circostanze paesane. 
Sarà ! 
ll problema è che nella stessa maggioranza il collante non è -nè può essere- una visione del mondo o una cultura politico-sociale unica dal momento che destra, estrema destra e tiepidissima sinistra, alla pd, si ritrovano insieme.

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Vediamo come sono andate le elezioni europee in quest'angolo di Sicilia.
A fronte di 1.600 iscritti nelle liste elettorali (di cui almeno 500/600 lavoratori e residenti all'estero) si sono recati alle urne in 660 cittadini, poco più del 40% degli aventi diritto.

Quali sono le formazioni che hanno avuto voti ?
1) La LEGA del ministro Salvini è stata la lista più votata : 170 adesioni elettorali,
2) FORZA ITALIA dell'inossidabile Berlusconi: 145 adesionii,
3) FRATELLI D'ITALIA, formazione di destra: 24 adesioni,
4) M5S, formazione populista: 135 adesioni.
5) Il PARTITO DEMOCRATICO: 133 adesioni.
Pochi altri voti sono andati dispersi quà e là (persino su Casapound). 

Il Governo Salvini. Tav, autonomia alle regioni ricche, meno tasse con sempre maggiore debito e sfida continua all'U.E.

Riflessioni
A giudizio di tanti opinionisti la notte fra domenica e lunedì scorsi è nato il governo, il primo governo Salvini. Tutti gli osservatori, compresi noi che viviamo nel cuore della Sicilia, alle pendici dei Sicani dove tutto ci arriva da lontano, filtrato e alterato, osservano che la Lega adesso vale il doppio del M5S e che quest'ultimo adesso vale meno della metà di quando -mesi fa- fu sottoscritto il "contratto". 
Il contratto rispecchiava allora, ed oggi ancora, la visione di due forze "populiste" e "demagogiche", tuttavia si trattava e si tratta ancora di forze populiste molto diverse fra loro.

Da ieri è sotto gli occhi di tutti che a dettare l'agenda non saranno più i 5stelle, seppure dando qualcosa alla Lega, ma sarà Salvini che ha in mano più possibilità e più spazi per "giocare" ed imporsi sull'incompetenza politica e strategica dei suoi riidimensionati alleati.

Ma cosa si propone Salvini ?
1) sfidare su tutto, su ogni fronte, l'U.E.
L'U.E. continuerà il cammino verso la lontana meta degli Stati Uniti d'Europa; lontana ma ancora possibile in quanto i populisti-sovranisti nonostante  successi in Italia, Francia e Gran Bretagna restano una piccola minoranza.
2) come Salvini sfiderà l'U.E. ?
Lo ha detto esplcitamente: dobbiamo spendere per rilanciare l’economia, con buona pace della Commissione Europea.
Egli ha inteso dire spendere ciò che non abbiamo, essendo l'Italia il paese più indebitato dell'Occidente. Ha voluto dire che non intende affatto ascoltare quanto dirà Bruxelles e che quindi, nella sua visione, non verranno rispettati i parametri, i trattati, e quanto sottoscritto finora per arrivare, in un lontano domani, alla costruzione degli Stati Uniti d'Europa.
Salvini, ci pare di capire, che desideri perseguire ciò che piace al suo amico Putin. Non gli dispace, in un certo senso, uscire dall'euro e dalle regole comunitarie. 
L'Italia non ha futuro lontana dai partners europei, però a Salvini piace mostrare i muscoli: aumenterà pertanto il debito, violerà i parametri e non disdegnerà il rischio di reintrodurre la liretta uscendo dall'Europa; processo diffcile e lo dimostra quanto sta attraversando Londra.

3) Per evidenziare che il suo populismo differisce abbastanza da quello chiacchierone del M5S, darà impulso alle infrastrutture (nel Nord), Tav in primo piano. Darà l'autonomia alle regioni ricche del Nord, che saranno agevolate nel distanziare ulterirmente quelle del Sud. Il tutto col "debito pubblico" che finirà fuori controllo e che ci allontanerà ancora di più dai paesi finora nostri amici ed alleati.

Che faranno i 5stelle?
Nulla. Non hanno una strateggia e la loro vitalità basata sulla "protesta" e la "contestazione" continua è ormai apparsa per ciò che è sempre stata sin dall'inizio: demagogica, sterile ed impotente.
D'altronde essi, con la loro inconcludenza, hanno dato forza a Salvini e alla Lega e pure all'intera Destra estrema: se dovessero decidere di sbarazzarsi dell'ingobrante figura di Salvini, faranno a questi il favore di ri-mettere su un governo che vada alle elezioni anticipate e ad insediare dopo un esecutivo nettamente di Destra con la Meloni.
I 5stelle ormai sono dei prigionieri. O sostengono Salvini con la sua agenda di destra estrema, o aprono le porte alle elezioni anticipate che li vedrà ridotti al lumicino. 


lunedì 27 maggio 2019

Scrutinio Regionale. Chi rappresenterà la Sicilia a Bruxelles

La Sicilia è un'isola e qui i venti possono soffiare in senso inverso rispetto al resto dell'Italia. Ed in effetti balza subito agli occhi che il partito più votato nella tornata per le europee è stato il Movimento 5 Stelle (479.562 voti, 31,18%) che conquista 2 seggi per il catanese Dino Giarrusso(108.146 voti) e per Ignazio Corrao, eurodeputato uscente palermitano, riconfermato (107.639 voti).
La Lega (20,77%) ha conseguito due seggi: Matteo Salvini (che è quello che ha ottenuto il record di voti in Sicilia, 181.097), che però lascerà il posto ad altri: 
1) Annalisa Tardino (32.767) avvocato di Licata (AG); 
2) la veneta Francesca Donato (28.067 nelle Isole).
Forza Italia (16,99%) ottiene un seggio che spetterebbe a Silvio Berlusconi (74.871 voti) ma -di fatto- gli subentrerà il deputato Ars Giuseppe Milazzo.
Il Pd (16,63%) ottiene due seggi: il medico di Lampedusa Pietro Bartolo (115.640 voti), seguito dall’europarlamentare uscente Caterina Chinnici (94.749;  e112.526 nell’intera circoscrizione che comprende pure la Sardegna). 
Fratelli d’Italia ottiene in Sicilia il 7,66% dei voti e supera quindi lo sbarramento del 4%. Conquista un seggio che andrà, in caso di rinuncia della Meloni, all'ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, arrivato secondo dietro la leader di Fdi.

Cosa cambia. L'Europa continuerà ad essere retta da Popolari e Socialdemocratici, con la probabile aggiunta dei Liberali

Salvini in Italia, Le Pen in Francia e Farage in Gran Bretagna sfondano ogni record in termini di voti conseguiti ai danni dei partiti tradizionali, quelli che hanno voluto e portato finora avanti l'idea di una Europa Unita: Popolari e Socialisti democratici.
L'Europa continuerà ancora, anche nella nuova legislatura, ad essere un sogno da perseguire. 
Settanta anni di pace quasi continua nel vecchio continente non si erano mai goduti. 
Certo, servono più poteri e più competenze perchè possa procedere il non facile cammino verso gli Stati Uniti d'Europa, che sia i Popolari che i Socialisti finora hanno perseguito, ora speditamente ed ora con affanno. 
L'affermazione dell'estrema destra nazionalista/populista in Italia, Francia e Gran Bretagna complicherà il cammino, ma non potrà bloccarlo. Il voto dei giovani pare sia stato per una Europa senza frontiere interne ed i partiti europeisti (Popolari e Socialisti) pare possano contare, per perseguire l'ambizioso progetto degli Stati Uniti d'Europa, su una alleanza più estesa con i liberali ed i verdi,  o con una di queste due formazioni.

Sul piano interno italiano, non vi è dubbio, che i populisti a 5stelle hanno mostrato ciò che non necessitava di dimostrazione: l'incompetenza a gestire una società complessa di tipo occidentale.
La destra modello "Lega" e/o "F.d.I." si è affermata in Italia ma non potrà molto incidere in Europa: ogni destra nazionalista, proprio perchè sovranista, non riesce mai a collaborare con "sovranisti" di altri paesi; non avrebbe senso essere nazionalisti e collaborare con nazionalisti di altri paesi.

Contiamo e ci auguriamo che la sbornia sovranista -prima o dopo- mostri al corpo elettorale i suoi limiti.
La sinistra italiana ?
E' figlia di tanti anni di malgoverno interno ed è figlia -pure- dell'amore al frazionamento. C'è da augurarsi che Zingaretti sappia riformare ed integrare il partito. 
Gli servirà del tempo.   

Scrutinio Nazionale. A quasi ultimazione scrutinio l'Italia si riveste di destra estrema

LEGA SALVINI PREMIER
ENF
9.040.98234,34%-
PARTITO DEMOCRATICO
S&D
5.999.90322,79%-
MOVIMENTO 5 STELLE
EFDD
4.469.77616,98%-
FORZA ITiALIA
EPP
2.302.5168,75%-
FRATELLI D'ITALIA
ECR
1.696.9246,45%-
+EUROPA - ITALIA IN COMUNE - PDE ITALIA
ALDE
816.5673,10%-

domenica 26 maggio 2019

Unione Europea. Più paesi, più lingue e un solo Parlamento per una politica ed una visione del mondo

Sono 751 in tutti gli eurodeputati che a conclusione della tornata elettorale siederanno a Strasburgo. Ogni stato membro dell'Unione ha diritto a eleggerne una parte. All’Italia ne spettano 76 (tre di questi saranno effettivi solo dopo l’uscita del Regno Unito dall’Ue).
Quando il Regno Unito uscirà dalla Ue, sarà necessaria una redistribuzione dei seggi. Il numero totale passerà da 751 a 705, e una parte dei 73 membri britannici sarà redistribuita tra gli altri Paesi.

Questo che segue è l’elenco con la ripartizione dei seggi:
Germania: 96
Francia: 79
Italia: 76
Regno Unito: 73
Spagna: 54
Polonia: 51
Romania: 32
Paesi Bassi: 26
Belgio: 21
Repubblica Ceca: 21
Grecia: 21
Ungheria: 21
Portogallo: 21
Svezia: 20
Austria: 18
Bulgaria: 17
Danimarca: 13
Slovacchia: 13
Finlandia: 13
Irlanda: 11
Croazia: 11
Lituania: 11
Lettonia: 8
Slovenia: 8
Estonia: 6
Cipro: 6
Lussemburgo: 6
Malta: 6
In parlamento i deputati, indipendentemente dal paese di provenienza, siedono per gruppo politico
Attualmente sono 8 i gruppi parlamentari, in ordine di importanza numerica: 
1.popolari, 
2.socialisti e democratici, 
3.conservatori, 
4.liberali, 
5.Europa delle Nazioni e della Libertà, 
6.Europa delle Libertà e della Democrazia Diretta, 
7.Sinistra e Verdi 
8.non iscritti.