martedì 28 maggio 2019

Il Governo Salvini. Tav, autonomia alle regioni ricche, meno tasse con sempre maggiore debito e sfida continua all'U.E.

Riflessioni
A giudizio di tanti opinionisti la notte fra domenica e lunedì scorsi è nato il governo, il primo governo Salvini. Tutti gli osservatori, compresi noi che viviamo nel cuore della Sicilia, alle pendici dei Sicani dove tutto ci arriva da lontano, filtrato e alterato, osservano che la Lega adesso vale il doppio del M5S e che quest'ultimo adesso vale meno della metà di quando -mesi fa- fu sottoscritto il "contratto". 
Il contratto rispecchiava allora, ed oggi ancora, la visione di due forze "populiste" e "demagogiche", tuttavia si trattava e si tratta ancora di forze populiste molto diverse fra loro.

Da ieri è sotto gli occhi di tutti che a dettare l'agenda non saranno più i 5stelle, seppure dando qualcosa alla Lega, ma sarà Salvini che ha in mano più possibilità e più spazi per "giocare" ed imporsi sull'incompetenza politica e strategica dei suoi riidimensionati alleati.

Ma cosa si propone Salvini ?
1) sfidare su tutto, su ogni fronte, l'U.E.
L'U.E. continuerà il cammino verso la lontana meta degli Stati Uniti d'Europa; lontana ma ancora possibile in quanto i populisti-sovranisti nonostante  successi in Italia, Francia e Gran Bretagna restano una piccola minoranza.
2) come Salvini sfiderà l'U.E. ?
Lo ha detto esplcitamente: dobbiamo spendere per rilanciare l’economia, con buona pace della Commissione Europea.
Egli ha inteso dire spendere ciò che non abbiamo, essendo l'Italia il paese più indebitato dell'Occidente. Ha voluto dire che non intende affatto ascoltare quanto dirà Bruxelles e che quindi, nella sua visione, non verranno rispettati i parametri, i trattati, e quanto sottoscritto finora per arrivare, in un lontano domani, alla costruzione degli Stati Uniti d'Europa.
Salvini, ci pare di capire, che desideri perseguire ciò che piace al suo amico Putin. Non gli dispace, in un certo senso, uscire dall'euro e dalle regole comunitarie. 
L'Italia non ha futuro lontana dai partners europei, però a Salvini piace mostrare i muscoli: aumenterà pertanto il debito, violerà i parametri e non disdegnerà il rischio di reintrodurre la liretta uscendo dall'Europa; processo diffcile e lo dimostra quanto sta attraversando Londra.

3) Per evidenziare che il suo populismo differisce abbastanza da quello chiacchierone del M5S, darà impulso alle infrastrutture (nel Nord), Tav in primo piano. Darà l'autonomia alle regioni ricche del Nord, che saranno agevolate nel distanziare ulterirmente quelle del Sud. Il tutto col "debito pubblico" che finirà fuori controllo e che ci allontanerà ancora di più dai paesi finora nostri amici ed alleati.

Che faranno i 5stelle?
Nulla. Non hanno una strateggia e la loro vitalità basata sulla "protesta" e la "contestazione" continua è ormai apparsa per ciò che è sempre stata sin dall'inizio: demagogica, sterile ed impotente.
D'altronde essi, con la loro inconcludenza, hanno dato forza a Salvini e alla Lega e pure all'intera Destra estrema: se dovessero decidere di sbarazzarsi dell'ingobrante figura di Salvini, faranno a questi il favore di ri-mettere su un governo che vada alle elezioni anticipate e ad insediare dopo un esecutivo nettamente di Destra con la Meloni.
I 5stelle ormai sono dei prigionieri. O sostengono Salvini con la sua agenda di destra estrema, o aprono le porte alle elezioni anticipate che li vedrà ridotti al lumicino. 


Nessun commento:

Posta un commento