venerdì 15 febbraio 2019

Reddito di cittadinanza. Cosa è, cosa fare (1).

Dopo tante discussioni e tanti scontri e polemiche politiche il reddito di cittadinanza è  stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. È legge.
Non può dirsi che sia una novità assoluta nell'ordinamento dello Stato. Poche settimane (o qualche mese prima ) dello scioglimento delle camere nel 2018 il Pd aveva varato una legge che in qualche modo si può definire l'embrione dello schema poi fatto proprio (con ampliamenti e risorse significative) dai partiti della attuale coalizione di governo.

Schema generale visto dal
versante dei beneficiari.
Dal 6 marzo si potranno presentare le domande e da aprile dovrebbe iniziare a funzionare il "sistema" con l'erogazione delle prime tranche di contributi.
Dovrebbe e non deve perché il sistema messo su' è molto, ma molto complesso. Comunque è quasi certo che esso inizierà a funzionare perché  in maggio si voterà per il Parlamento europeo ed i partiti populisti -dal reddito di cittadinanza da loro strutturato- si attendono benefici di ordine elettorale. Ciò  non esclude che al meccanismo varato non verranno apportate nell'immediato o in prosieguo significative modifiche.

Sul blog seguiremo l'evolversi del quadro legislativo e ancor di piu' quello operativo.

Per intanto riportiamo alcune indicazioni di carattere generale. I requisiti necessari da possedere per beneficiarne sono di tipo:
-anagrafico,
-reddituale,
-patrimoniale.

Sul piano documentale i potenziali beneficiari possono per intanto munirsi dell'ISEE per verificare che si trovino al disotto  della soglia predefinita (soglia sia economica che patrimoniale).
In teoria l'ISEE potrebbe essere conseguita autonomamente da ciascun aspirante. Se sussistono i requisiti socio-economici è  bene sapere che l'intero nucleo familiare sarà tenuto a seguire un percorso di auspicabile "reinserimento lavorativo" la cui finalità sarebbe di superare la situazione di difficoltà socio-economica ( =incontri con operatori, frequentare corsi di qualificazione, accettare auspicabili offerte di lavoro). In questo processo di "risalita dalle difficoltà socio-economiche potranno essere coinvolti anche i servizi sociali del Comune.

La modalità di fruizione del "reddito di cittadinanza" sono stringenti: si va dall'assegnazione ai beneficiari di una "carta di credito" (o prepagata) che mensilmente verrà caricata dell'importo assegnato (cmq. pari o superiore in relazione al nucleo familiare a €. 780,oo). I soldi dovranno essere spesi entro il mese di riferimento.

Se quello finora tratteggiato e' lo schema di funzionamento visto dall'esterno dai beneficiari, c'è poi l'insieme del processo "funzionale" del sistema da tenere presente.
Proveremo ad esplorare nei prossimi giorni.

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