martedì 6 novembre 2018

Cucina contadina. Un'arte semplice e genuina che in più casi può sedurre

Più passano gli anni e più i nostri anziani che hanno conosciuto la società contadina, quella che da noi si protrasse fino al periodo precedente il terremoto della Valle del Belice del 1968, vanno via via venendo meno.

Nella cultura di quella società era cosa ovvia, spontanea, privileggiare per l'alimentazione le risorse presenti sul territorio, nella campagna. Nelle abitudini di quella società -senza che essa ne fosse cosciente- si usavano ingredienti e mettevano in pratica metodi di cottura risalenti a civiltà antichissime, senza mai cambiarle (dai greci ai romani agli arabi). Se cambiamenti avvennero si è trattato di contaminare agli apporti greci, quelli arabi e quelli normanni per in qualche modo reinterpretarli all'interno della tradizione. 

Qualche tempo fa abbiamo riportato sul Blog un ricettario di fine Ottocento rinvenuto fra le carte di una famiglia locale -contessiota-, si trattava in qualche modo di cibi e dolci piuttosto elaborati, non contadini. Adesso proveremo a non far perdere la memoria di quella che è stata la cucina contadina anteriore al sisma 1968 che, per la verità, ancora sopravvive in più case del nostro paesino.  Certo, si tratta di un ricettario povero ma non mancheranno via via che andremo avanti le sorprese.
In ogni caso ci prponiamo di pubblicare ciò che oggi è recuperabile perchè altri -in maniera diversa e su fronti diversi da quelli del blog- si adoperino pure essi perchè le nuove generazioni conoscano cosa è stato il ieri dei nostri antenati (=la società contadina).
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1) Polpette di pane

INCREDIENTI: (per 4 persone servono 350 grammi di pane raffermo (ossia pane non più fresco, indurito, nonchè gr. 50 di pecorino grattuggiato, un poco di prezzemolo, uno spicchio d'aglio, 2 uova, mezzo litro di salsa di pomdoro, un ciuffo di basilico, cinque cucchiai di olio, sale e pepe.  

LAVORAZIONE: Alla mollica versata in una ciotola va aggiunt il pecorino, l'aglio e il prezzemolo, un poco di sale e di pepe. Dopo avere aggiunte le uova battute è il momento di amalgamare il tutto.
Formare quindi (col composto come sopra) le polpette non più grandi di una noce che dovranno essere rosate  in padella con l'olio già caldo.
Quando saranno dorate, vanno sgocciolate e immerse nel sugo già fatto bollire. Il tutto, dopo avere aggiunto le foglie di basilico, va fatt cucere per 10-15 minuti.

Tratto da https://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/pane-raffermo.ht

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