mercoledì 25 luglio 2018

Il buon cittadino. Una occhiata su cosa avviene al Comune (28)

Cosa capita quando amministratori
disinvolti gestiscono la casa di tutti.

Il Comune di Catania, guidato da anni dall'esponente di primo piano Pd Enzo Bianco, si avvia al "dissesto". La Corte dei Conti ha appurato un "buco" di 1,6miliardi di euro ed ha reso noto al nuovo Sindaco Pogliese del centro-destra, insediatosi recentemente, il relativo documento, senza avere tuttavia ancora dichiarato ufficialmente il "dissesto".
Alcuni decenni fa le amministrazioni caratterizzate
per una politica di Sinistra erano simbolo di buona
conduzione. Il caso di Catania retta per lunghi anni
dall'esponente di primo piano Pd testimonia quanto
mai questo partito sia stato dii Sinistra, interessato
al benessere della gente.
In caso di "dissesto" sarà la gente a dover contribuire
al risanamento della pregressa gestione disinvolta.

Va detto che non si arriva al "dissesto" senza che
prima non si colgano i sintomi.
 "Avvieremo un confronto nel merito con le istituzioni e la politica regionale e nazionale - ha annunciato il sindaco Salvo Pogliese - Catania è la decima città d'Italia noi ci assumiamo le nostre responsabilità ma abbiamo bisogno di essere supportati nel percorso di risanamento. Chiedo ai cittadini, soprattutto a quelli che le tasse non le vogliono pagare, di essere altrettanto responsabili"
  "Cercheremo di fare tutto, anche l'impossibile - ha aggiunto - per evitare il dissesto. Leggeremo con attenzione le 70 pagine del provvedimento e valuteremo cosa fare. Ma è opportuno essere prudenti. A noi non interessa addossare oggi responsabilità, ma ci troviamo davanti a pesanti debiti non riscossi. Pensiamo, ad esempio, che la Tari è pagata riscossa al 50%. Versare i tributi è un dovere e credo che sia importante che i cittadini percepiscano la gravità delle condizioni del nostro Comune". L'assessore al Bilancio, il vice sindaco Roberto Bonaccorsi, ha spiegato che "Catania è una città molto indebitata, quasi come Torino, ma - ha osservato - il capoluogo piemontese ha creato debiti per realizzare opere pubbliche, da noi sono stati contratti per la spesa corrente".
"Abbiamo massimo rispetto per la Corte dei Conti siciliana - afferma l'ex sindaco Enzo Bianco - ma la sua decisione appare ingiusta e sbagliata e tutta la città deve contrastarla con un doveroso ricorso a Roma alle Sezioni riunite della Corte stessa, come fatto in casi analoghi con successo da altri Comuni". 
"Ho evitato in questi 5 anni come sindaco che la città andasse in dissesto - aggiunge - e lavorerò anche oggi per il medesimo obiettivo e per il bene della nostra Catania. La città, dunque, si mobiliti per il ricorso e lavoriamo tutti insieme per salvarla dal dissesto"
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Sindaci, flusso migratorio 
e tasso mortalità/nascite
Il segno meno caratterizza le regioni meridionali
Abbiamo già riportato che alla guida dei Comuni nonostante si registri un forte incremento rispetto al 1986, il dato attuale resta fermo al 13,46% di Sindaci donna che amministra il 15,53% della popolazione italiana. 

Nello specifico, la popolazione amministrata da donne è pari a 9.408.387 (dati  Istat – 2017). Quindi, il numero dei Sindaci donna, pur essendo di molto superiore rispetto a trent’anni fa, calcolato sugli attuali 7.955 Comuni, è di 1.071. Nel 1986 erano solo 145. Il record positivo spetta alle province di Trieste, Ferrara, Bologna, Biella e Rimini, quello negativo a Caltanissetta, Brindisi, Prato, Ragusa  e Taranto.
In questa pagina ci piace sottolineare come in Sicilia, anno dopo anno, continua il flusso di migrazione verso altre terre e (inevitabilmente) verso nuove Patrie. I nostri politici nonostante i tanti strumenti e mezzi escogitati nel tempo (Cassa per il Mezzogiorno, Agenzia per il Sud, Autonomia Speciale alla Sicilia, etc. etc.) mai hanno potuto (o voluto ?) interrompere il flusso negativo. 

Le due tavole mostrano -rispettivamente- come la Sicilia sia al secondo posto dopo la Basilicata per perdita da emigrazione dei suoi figli: quasi il 2% della popolazione ogni anno emigra. 
Non disponiamo di dati puntuali su Contessa ma temiamo che il flusso sia ancora più accentuato.

Questa tavola evidenzia come nel nostro Paese -da tempo- sia in atto
il processo di decremento della popolazione.
Il dato dovrebbe far riflettere i tanti italiani che si schierano
contro l'immigrazione.
RIFLETTERE: fra qualche anno (o decennio) l'INPS non sarà in grado di erogare
le pensioni agli italiani in quanto i beneficiari (anziani) supereranno i lavoratori
che pagano i contributi.
Eppure in questa fase storica sta prevalendo il razzismo italico, che non può
non definirsi una vergogna se solo si pensa che negli ultimi 150 anni
gli italiani sono emigrati per ogni punto del pianeta, pure ai due poli.
L'altra tavola evidenzia come in Sicilia contribuisca allo "spopolamento" pure il tasso di mortalità rispetto al rimpiazzo che dovrebbe venire dalle natalità. Questo dato -in verità- colpisce l'intera penisola. Gli italiani infatti non amano più fare figli.


All'origine delle due tavole col segno (in termini percentuali) meno sta ovviamente una carenza di attenzione e di impegno dei politici.
La Germania d Merkel ha immesso nel suo sistema socio-economico oltre 2milioni di immigrati per sopperire ai vuoti dovuti al calo demografico che caratterizza -per intero- il mondo occidentale. 

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