venerdì 7 novembre 2014

Maltempo. Eppure esistono sindaci che non elaborano i Piani di protezione civile in tema di rischio idrogeologico

Non tutto ciò che può essere contato conta,
non tutto ciò che conta può essere contato.
Albert Einstein 

Continua l'allerta maltempo che si è spostato dal Nord della penisola verso Sud. 

La Protezione Civile annuncia che le maggiori criticità interesseranno il Lazio meridionale, parte del Molise, Calabria, Basilicata, Puglia meridionale e gran parte della Sicilia dove rimane l'allerta massima e per questo le scuole restano chiuse in gran parte della regione: da Palermo a Messina, da Catania a Ragusa sino a Siracusa, con le amministrazioni locali che invitano i cittadini a rimanere a casa. 
Niente lezioni anche in diversi centri della Puglia e in Calabria, dove i violenti temporali hanno causato delle frane. Rimane l'allerta massima poi per il bacino Veneto del Livenza, Friuli Venezia Giulia, Umbria e bacino toscano dell'Albegna.  

In sintesi come definire il Piano di Protezione che alcune Amministrazioni Comunali si rifiutano di elaborare ? e per la quale circostanza attendono verosimilmente che pervenga loro l'avviso di omissione in atti di ufficio ?

I Piani di Protezione Civile sono (secondo le Linee Guida della Regione Sicilia) strumenti, finalizzati alla salvaguardia dell'uomo e dei beni, e:
1) Sintetizzano le conoscenze  territoriali per quanto riguarda la pericolosita' dei fenomeni e l'esposizione dei beni, integrando le informazioni in un quadro complessivo al fine di tradurre in ambito pianificatorio i termini Previsione, Prevenzione, Pianificazione.
2) Individuano compiti e responsabilita' di amministrazioni, strutture tecniche e organizzazioni per l'attivazione di specifiche azioni, in caso di incombente pericolo o di emergenza, secondo una catena di comando  che focalizzi le modalita' di coordinamento organizzativo necessarie al superamento dell'emergenza.
3) Individuano le risorse umane, i materiali e i mezzi necessari per fronteggiare  e superare le situazioni di emergenza prefigurate negli scenari. 

Sono quindi interventi non strutturali di prevenzione intesi a mitigare i rischi e sono costituiti da scenari di eventi attesi e dai modelli di interventi.

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