sabato 1 novembre 2014

Castelvetrano. Rosario Crocetta: la politica non ha rotto con la mafia

"Anche nel parlamento regionale vi sono eletti dalle cosche e non c'è consiglio comunale in Sicilia che non abbia un eletto dalla mafia
Dobbiamo avere la coscienza che il mondo politico non ha rotto con la mafia. La lotta alla mafia si fa anche arrestando Matteo Messina Denaro". Lo ha detto ieri sera il presidente della Regione Rosario Crocetta prendendo parte, a Castelvetrano, a un consiglio comunale aperto con all'ordine del giorno "Quali iniziative per la legalità e la lotta alla mafia".

"Ho sentito dire che non ci si deve sentire nè antimafia e nè mafia, io mi sento antimafia. - ha aggiunto - Non si può stare in mezzo al guado. Vivo da condannato a morte dalla mafia dal 2003. Guai a dire che la mafia con la politica non c'entra, se lo diciamo non siamo credibili agli occhi dei cittadini".
Nel corso della seduta, alla quale hanno preso parte politici nazionali, regionali e locali, il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero e diversi altri rappresentanti di enti pubblici, tutti hanno espresso solidarietà all'imprenditrice Elena Ferraro, vittima di un tentativo di estorsione.

Quella di Nello Musumeci, presidente della Commissione regionale antimafia, è l'unica voce finora elevatasi sulle affermazioni di Crocetta. Ha detto: "Le affermazioni fatte dal presidente Crocetta ieri a Castelvetrano sono di una gravità inaudita. Dire che all'Ars sono presenti deputati eletti dalle cosche e che in tutti i Consigli comunali dell'Isola c'è almeno un consigliere sostenuto dalla mafia non può essere stata una battuta.  Ecco perché, anche per il ruolo che occupo, ho il dovere di chiedere al governatore di riferire, entro pochissimi giorni, nomi e cognomi dei deputati beneficiati da Cosa nostra alla Commissione Antimafia o, se preferisce,  a qualsiasi Procura della Repubblica".


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