giovedì 23 ottobre 2014

Il XX secolo nella storia mondiale, europea, italiana e contessiota

Verso un mondo diverso. 
Come leggere la Storia
Panoramica
Abbiamo tentato di tratteggiare le ragioni per cui solamente dopo la prima guerra mondiale il senso di interpretare il procedere del mondo sia cambiato ed il perchè gli storici attribuiscano al Novecento la definizione di "secolo breve".
La pace tuttavia non riuscì a radicarsi nè nei cuori degli uomini nè, soprattutto, nelle convinzioni dei governanti degli stati. Ben presto infatti cominciarono ad emergere quei conflitti che condurranno a una nuova catastrofe mondiale. Mentre l'alternanza del potere fra socialisti e conservatori avvenne in maniera democratica nei paesi in cui la tradizione parlamentare  aveva resistito alla bufera, in altri dove la miseria si era aggiunta alla umiliazione della sconfitta, o allo scontento per la vittoria,  le forze popolari appena vennero sollecitate da forze rivoluzionarie o nazionaliste furono pronte a seguire  i capi carismatici di sinistra o di destra.
Nel 1917 in Russia la rivoluzione determinò la fine del potere degli zar e il rovesciamento delle istituzioni parlamentari e governative che erano rette dal governo di sinistra dei socialdemocratici (avevano vinto le elezioni in febbraio e rovesciati e fucilati con violenza dai bolscevichi in ottobre). Lenin, che utilizzava "un linguaggio di fuoco applicando una logica di scure", trasformò le istituzioni che cominciavano ad avviarsi con i socialdemocratici (menscevichi) verso la democrazia in semplici organi di diffusione del suo potere dittatoriale.
Dopo una guerra civile che fece sprofondare il paese  nel caos, quello che si è solito chiamare "comunismo di guerra" consolidò la rivoluzione attraverso un implacabile sistema repressivo. Inoltre l'ideologia comunista si autoproclamò internazionale e si definì "integrale", includendo oltre all'ordine politico anche quello sociale, religioso e morale dell'essere umano.

Ciò che ne spiga il fascino che quel sistema suscitò fino al 1989 (quando si scoprì la natura repressiva) è che l'idea comunista e quella democratica sembrano confondersi nell'idea degli uomini semplici, perchè hanno in comune la speranza in un mondo libero da ogni dominazione e da ogni sfruttamento.
Eppure anche gli uomini semplici avrebbero potuto capire la natura dittatoriale e repressiva di quell'idea quando, nel 1922, Stalin da segretario generale del partito comunista impresse al sistema progressivamente la natura autocratica ed il partito prese il posto dell'idea di uguaglianza, la delazione quello della fraternità e la coercizione quello della libertà.

Riflessione

La Russia del 1917 era un paese arretrato. Oggi noi tutti ricordiamo che la Rivoluzione avvenne nell'Ottobre di quell'anno. Quella in verità non fu una rivoluzione per la crescita del popolo. Sostituì al regime autocratico dello Zar il regime oppressivo di una elite di politici, il cui unico mestiere era di autoconservarsi al potere. 
Dalla dittatura dello Zar alla dittatura del partito unico.

Eppure lo zar era già stato rimosso dalla rivoluzione democratica che si era sviluppata in Febbraio. I partiti in Russia esistevano ed il più forte ed articolato era quello della Sinistra socialdemocratica (menscevichi). Il capo di questo partito, nella rivluzione di Febbraio, Kerenskij assunse la guida provvisoria del governo. Il partito bolscevico di Lenin aveva una consistenza minima, inferiore al 3%.
Raramente i libri (in Italia, dove quasi tutte le case editrici per lungo tempo sono state egemonizzate da uomini di cultura aderenti al pci) ci spiegano che la rivoluzione di Ottobre non fu rivolta contro l'autocrazia dello Zar ma contro il governo democratico  dei partiti e provvisorio presieduto da Kerenskj. 
I ministri socialisti (menscevichi) furono arrestati e fucilati dai bolscevichi. Fu fucilato anche lo Zar a cui il governo democratico aveva imposto gli arresti in attesa di un processo.

Il Comunismo si è posto nei confronti dei partiti socialisti nella stessa collocazione in cui il Fascismo si è posto rispetto ai partiti di centro-destra.

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