sabato 22 marzo 2014

EDICOLE VOTIVE A CONTESSA ...... .... di Calogero Raviotta

In tutte le comunità si trovano edicole votive, testimonianze dell’arte sacra e del sentimento religioso popolare.
Anche a Contessa, sia nel centro urbano, sia in zone rurali, si trovano queste espressioni iconografiche, testimonianza della particolare  e spontanea devozione familiare o personale di chi le ha realizzate.
Di seguito vengono riportate notizie (testi e qualche fotografia) delle edicole votive, urbane o rurali, esistenti a Contessa Entellina.
Di alcune edicole si ha purtroppo solamente il ricordo perché in parte o del tutto scomparse a seguito delle demolizioni di edifici, eseguite dopo il terremoto del 1968.
Alcune edicole votive di Contessa Entellina, con Decreto dell’Assessore BB. CC. AA. della Regione Sicilia (D.A. n. 5725 del 21 marzo 1996), sono state dichiarate di interesse etnoantropologico e quindi sono sottoposte  alla tutela della Soprintendenza Beni Culturali e Artistici.

Edicole votive nel centro urbano
Molte sono le edicole votive del centro urbano. Di seguito viene riportata la  descrizione dell’immagine sacra rappresentata e l’ubicazione, informazioni utili per gli interessati, che volessero scoprirle e ammirarle
1. Madonna della Favara, tra due candelieri. Datata anno 1851, piastrella a rombo, maiolica sul fondo di una piccola nicchia, ricavata nel muro della casa di Monteleone Nicolò, in via Scanderbeg n.25, di fronte alla via Schirò.  (Sottoposta a tutela)
2. Ostensorio a raggiera del SS. Sacramento, raffigurato su sei piastrelle di maiolica, poste sul muro esterno, al primo piano della casa della famiglia Schirò (Lucia, Giacomo, Elisa),  Spiazzo Matrice (angolo via Aleo).
Sotto l’ostensorio le anime del Purgatorio e la scritta “miseremini mei, salta vosso amin, 1811” ed a fianco due angeli con l’incensiere. (Sottoposta a tutela)
3. Madonna col Bambino, con rosario sulla mano destra ed a fianco testa di angelo tra due ali, su piastrella di maiolica, posta su muro esterno della casa della famiglia Grisafi Giovanni (via Scanderbeg n. 5). (Sottoposta a tutela)
4. Madonna in trono col Bambino su  sei piastrelle di maiolica, fissate su muro esterno della casa della famiglia Lala Elisa (via Morea n. 46).
In basso si legge “Per sua divozione rev. Don Filippo LoIacono vic.1811”. In alto l’abbreviazione tipica delle icone per indicare la Madre di Dio (MR  QU).
(Sottoposta a tutela)
5. Madonna della Favara tra due candelieri, dentro una finta cornice con motivi ornamentali, su piastrella di ceramica, fissata sul muro esterno della casa dell’Istituto delle Suore di S. Chiara (inizio via Grecia, prima dell’incrocio con via Castriotta. (Sottoposta a tutela)
6. Madonna della Favara, stampa dentro cornice in legno, posta in una nicchia sulla fontana Favara (via Morea, muro di proprietà comunale), dove si tramanda sia stata trovata l’orginale immagine della Madonna del Muro. (Sottoposta a tutela)
7. Bassorilievo in gesso di Madonna col Bambino, recentemente restaurata, su parete esterna della casa della famiglia Cicchirillo, in via Morea a confine con casa degli eredi di Mastropaolo Carmelo. (Sottoposta a tutela)
8. Ostensorio a raggiera del SS. Sacramento su quattro piastrelle di maiolica. Muro esterno della casa già di proprietà del notaio Francesco Lo Iacono, in via Morea. In basso è riportata la data del 1829.
9. Volto di Gesù su maiolica, in nicchia sotto l’arco di via Grecia, all’incrocio con via Castriotta.
10. Ostensorio a raggiera del SS. Sacramento, con a fianco due teste di angelo tra due ali. Piastrella di maiolica, a rombo su parete esterna della casa di Giuseppe Chisesi, in via Graffato. In basso si legge l’anno 1857.
11. Bassorilievo della Madonna Favara, in una nicchia del muro esterno della casa già della famiglia Clesi, oggi di Caruso Giuseppe, in via Castriotta, vicino la chiesa parrocchiale Latina.
12. Nicchia con statuetta di Papa Giovanni XXIII, nell’aiuola comunale di via Castriotta, sottostante all’inizio di via Lala, recentemente costruita.
13. Nicchia recentemente costruita in via Barbato, davanti la casa di Chiarello Alfonso, in sostituzione della precedente più antica, demolita, che sorgeva sulla strada provinciale, poco distante, davanti il fondo di Lo Iacono Pietro. All’interno  icona della Madonna Odigitria.
 14. In contrada S. Rosalia, nicchia con statuetta della Madonna di Fatima, costruita a ricordo della missione del 1954. Sul fronte del basamento la targa commemorativa in marmo.
15. Madonna del Lume, affresco su parete interna della casa di Montalbano  Rosetta in via Morea.

Edicole votive rurali
Nelle contrade rurali del territorio di Contessa si trovano delle edicole votive, alcune recenti ed altre dei secoli passati.
1. Madonna della Favara su maiolica, piastrella a rombo, posta su muro esterno della casa rurale degli eredi di Rizzuto Antonino, in contrada Bagnatelle.
2. S. Nicola con paramenti vescovili. Affresco su parete frontale interna alla piccola nicchia, ricavata nel muro laterale (Est) della casa rurale già della famiglia Luca Schirò  ed oggi della famiglia Geraci,  in contrada Bagnatelle.
3. San Calogero di Sciacca, dipinto su due piastrelle di maiolica, poste nella parete frontale dentro la nicchia costruita nel muro esterno, vicino al cancello di accesso della casa rurale di Calogero Raviotta, nel borgo Cozzo Finocchio.
Alle edicole votive di Contessa l'Associazione Culturale "Nicolò Chetta" ha dedicato una mostra al Centro Culturale Parrocchiale ed una monografia, che riporta notizie (testo e fotografia) di ogni edicola.


Nota - Sarà gradita la segnalazione di edicole votive involontariamente non citate.

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