sabato 30 novembre 2013
Precari enti locali. La speranza e' l'ultima .. a morire
Sui precari i politicanti siciliani fingono di affannarsi, di darsi da fare. In realta' non hanno la minima idea di cosa fare e da dove cominciare. Appena abbozzano una idea si accorgono che servono soldi e siccome non ne trovano da nessuna parte temono che qualcuno possa dire loro: tagliamo i finanziamenti ai "politicanti". A questo punto rinviano a tempi migliori l'argomento. Pero' a nessuno sfugge che il primo gennaio si avvicina inesorabilmente.
La legge nazionale recente in realta' non fa divieto alla stabilizzazione dei precari; anzi incoraggia questa deriva. Quale e' il problema allora ? Se tecnicamente, giuridicamente, non esistono ostacoli esistono difficolta' di altro genete: ... sono i soldi a mancare; la questione e' di tipo economica. Fra l'altro la vicenda dei "precari" giorno dopo giorno si presenta sempre piu' inafferrabile. Si comincia col dire che i precari sono 18 mila, dopo un'ora si dice che a quelli degli enti locali vanno aggiunti quelli della regione, dopo una ulteriore ora si sussurra che esistono pure quelli delle ausl, poi ... fino a presentare una massa di 80 mila persone. Roba da far tremare i polsi non alla Regione Sicilia ma all'intero Stato italiano che riceve analoghi "doni" dalla Calabria, Basilicata, Campania etc.
Allora ?
Finora alla Regione non esiste nemmeno un disegno di legge "credibile" a beneficio dei precari.
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