mercoledì 20 novembre 2013

La crisi ? E' fantasia dei giornali. Esistono Comuni che a chi dispone di redditi sufficenti garantiscono la piscina gratuita

Capita di tanto in tanto di dover dare una occhiata al sito istituzionale del Comune (Contessa Entellina).
Capita leggendo di doversi indignare e di dover scoprire come venga consentito che l'azione pubblica sia preda della cattiva coscienza.
 
Ci hanno colpito le argomentazioni e le attestazioni che sono finite in un atto pubblico (Del. CC n. 53 del 28.10.2013).
 
Il Fatto:
Alcuni consiglieri hanno con interrogazione chiesto chiarimenti in merito alla partecipazioni dei ragazzi alla fruizione della piscina ( -1. Quale sia stato il motivo di tale ritardo nella pubblicazione dell'Avviso, avvenuto quasi alla scadenza dei termini per la presentazione delle istanze;  ' 2.  Perché la graduatoria non è stata pubblicata prima-dell'avvio del progetto. 3. Con quale modalità sono stati contattati e informati coloro i quali sono risultati in una posizione utile in graduatoria. 4. Se questo comune ha provveduto ad avvisare anche chi non si è collocato in posizione tale da essere ammesso (considerato che, costoro, non sono stati rnessi in condizione di avere notizie dell'inizio delle attività progettuali della loro "esclusione" dalle stesse a causa
della mancata pubblicazione di una graduatoria ufficiale).
 
CONTENUTO CHIARIFICATORE DELL'AMMIN ISTRAZIONE
L'ultimo bando pubblicato dal Distretto risale all'anno 20ll; detto bando prevedeva per Contessa Entellina I'ammissione al servizio di n. 14 utenti e le domande andavano presentate entro il 30 settembre 2013.
Va precisato che il bando non prevedeva limiti di reddito che comportassero I'esclusione dal servizio.
La graduatoria delle domande presentate è stata formalizzata con Determinazione N" 602 Reg. Gen.
del 20-l0- 20ll.
Detta graduatoria prevedeva n. 14 istanze presentate entro i termini previsti dal bando e altre istanze pervenute oltre i termini per un totale di 27 soggetti inclusi nella graduatoria medesima.
I primi 14 soggetti inclusi nella graduatoria sono stati ammessi al servizio nel 2013 (decorrenza 3/4/2013 come da comunicazione dell'Associazione Sportiva Dilettantistica "Acquatica Club" di Chiusa Sclafani); il servizio è terminato nel mese di giugno.  A seguito di rinunce pervenute si è provveduto a scorrere la graduatoria di cui alla Determinazione N" 602/2011.
SEGUE IL TRATTO DA BARZELLETTA
Relativamente all'avviso -(non bando) pubblicizzato nel mese  di settembre 2013
bisogna evidenziare che si tratta di  riapertura dei termini per la presentazione della domande; essendo I'ultimo bando pubblicato quello del 2011 è consequenziale che si trattava della riapertura dei termini previsti da quel bando.
L'ufficio è venuto a conoscenza della possibilità di proseguire l'attività della piscina direttamente dalla Associazione che gestisce la piscina prima ancora che dal Comune Capo fila del Distretto.
 L'errore principale è stato non attendere disposizioni formali da parte del Comune Capo fila. Altro errore è stato quello di non includere nell'avviso che la riapertura dei termini riguardava solo coloro che non erano inclusi nella graduatoria della Determinazione N. 602/2011.
Quello che nell'interrogazione viene definito come "graduatoria" consequenziale all'avviso del mese di settembre 2013 non è altro che un elenco dei soggetti richiedenti il servizio comprendente sia i soggetti inclusi nella graduatoria della Determinazione N" 602/2011 e che non avevano fruito del servizio sia le nuove richieste.
L'errore commesso in questa fase è stato quello che per i primi, quelli già inclusi nella accennata graduatoria, non si sarebbe dovuto fare riferimento alla nuova istanza presentata; altro errore, non si sarebbero dovuti includere in detto elenco i soggetti che già avevano fruito del servizio. Il numero definitivo di soggetti da aggiungere al servizio è stato comunicato dal Comune di Corleone con nota n. 14406 del 17/10/2013.
 
NOSTRE CONSIDERAZIONI
Potremmo iniziare con l'evidenziare l'assenza, l'insufficienza ed il bassissimo livello di un dibattito fra i consiglieri e l'Amministrazione.
Di fronte ad una relazione di così vasta ignoranza dei principi della legalità a noi resta di richiamare il Sindaco e gli Assessori all'obbligo legale secondo cui il denaro pubblico non può mai e poi mai essere sperperato a beneficio di chi ha livelli di reddito sufficienti per soddisfare in proprio bisogni non primari.
I benefici, tutti i benefici pubblici, per legge (pur anche il Comune allegramente resta privo di discipline autoimposte) vanno destinati a chi è più svantaggiato, a chi ha minor reddito, a chi è promosso dal calcolo Isee, esista o meno la specifica disciplina del Comune e/o del Distretto.
Cosa ancora più grave è che, ad appurati errori, si prosegua come se nulla fosse accaduto.
In Italia ovviamente i cattivi amministratori si correggono solo ad intervento della Procura della Repubblica.
Come se non fosse dovere degli Amministratori auto-correggersi.
 
I Comune sono tenuti ad operare le proprie scelte basandole il più possibile su criteri verificabili, sulla rispondenza dei programmi presentati ai principi enunciati dalla Legislazione italiana, quali la pari opportunità, la solidarietà ecc. e sulla maggiore o minore rispondenza delle iniziative ad obiettivi generali e criteri di equità, solidarietà, civiltà.

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