sabato 14 settembre 2013

Hanno detto ... ...

ENRICO MENTANA, direttore del TgLa7
 È esplosa la grande paura del Pd: che quando si voterà in aula sulla decadenza di Berlusconi da senatore, a scrutinio segreto, si ripeta l'abominio dell'affondamento di Prodi per il Quirinale. Il fantasma vero però è quello di 20 anni fa, il famoso voto su Craxi alla Camera. Lo salvarono dall'autorizzazione a procedere un bel po' di franchi tiratori, fascisti, sfascisti e leghisti. E forse qualche pidiessino. Berlusconi -proprio lui - subito dopo il voto andò a congratularsi con Craxi all'hotel Raphael. Uscì solo un'ora prima delle celebri monetine. Se stavolta a salvarsi fosse Berlusconi, sicuramente le monetine le tirerebbero all'intero Pd

PAOLO MIELI, già direttore del Corriere della Sera
Il ricatto di Silvio Berlusconi sulla caduta del governo è una pistola scarica
 
PAPA FRANCESCO
La "chiacchiera" ha una "dimensione di criminalità", perché ogni volta che parliamo male dei nostri fratelli imitiamo il gesto omicida di Caino. Chi parla male del prossimo è un ipocrita che non ha "il coraggio di guardare i propri difetti".

E' il monito di papa Francesco nella messa a Santa Marta. Su questo punto -ha quindi voluto sottolineare- non c'è posto per le sfumature. "Forse nessuno di noi bestemmia -ha quindi aggiunto- ma se chiacchiera, certamente è un persecutore e un violento".

SERGIO SCANDURA, giornalista di Radio Radicale
A Matteo Renzi manca oramai solo l'endorsement di Massimo Ciancimino

VITTORIO ZUCCONI, giornalista
Senza aver fatto la pace, Obama ricevette il Nobel per la pace. Senza avere fatto guerra alla Siria, si è già preso del guerrafondaio.

CARLO ALBERTO TREGUA, giornalista siciliano
L’Ance, Associazione dei costruttori di Confindustria, ha lanciato un ulteriore grido di dolore e di allarme: in questo scorcio del 2013 gli appalti sono crollati ancora della metà. Ciò è accaduto perché la Regione non ha i fondi necessari per cofinanziare i progetti cantierabili, che dovrebbero essere messi a bando pubblico cospicuamente e tempestivamente.

Ed è tempo di vendemia
La Regione, mentre blocca l’economia siciliana, crea decine di migliaia di disoccupati, mette a rischio l’esistenza di migliaia di imprese.
Crocetta continua a pagare:
- a se stesso il super-stipendio di 311 mila € l’anno (lordi),
- ai deputati, assessori e ai dirigenti generali 200 mila € lordi,
- alla inutile pletora di 18 mila dipendenti un terzo dello stipendio in più rispetto agli statali,
- quasi 660 mln € ai 16 mila pensionati privilegiati (perché percepiscono il doppio dei pensionati statali).
Spende un miliardo in più per finanziare una sanità pubblica inefficiente e non recepisce la legge nazionale per tagliare le indennità di sindaci, assessori e consiglieri comunali. 

DOMENICO QUIRICO, inviato de La Stampa in Siria e tenuto prigioniero per 5 mesi
«Siamo arrivati così tante volte vicino alla libertà  ma ogni volta svaniva. Abbiamo pregato molto, Dio era con noi in quella cella. Ma a un certo punto ho pensato che fosse evaporato. Invece era sbagliato il modo in cui ci rivolgevamo a lui. Dio non fa patti, non è un supermercato. Questa è la lezione di Dio: bisogna saper attendere. Aspettare. Come Giobbe, che attende, perde tutto e lo riavrà moltiplicato per dieci».
 
 
 
 

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