lunedì 5 agosto 2013

Hanno detto ... ...

STEFANO CECCANTI, costituzionalista
1) Il M5s non vuole collegi per non valorizzare l'autonomia dei singoli e vuole il proporzionale per obbligare a larghe intese anche nella prossima legislatura
2) Tutto coerente; il m5s vuole stare all'opposizione lucrando sullo sfascio delle istituzioni
 
L'Huffpost, blog
Il dilemma è amletico: se cade il governo delle larghe intese mi alleo o non mi alleo con il Pd per formare un nuovo esecutivo?
Il M5s è alle prese da giorni con questo dubbio: c'è chi spinge per, chi frena, chi non vuole assolutamente (vedi Casaleggio), chi spedisce email con i punti programmatici per poi smentire tutto poco dopo. C'è fermento questo è certo, ancor di più ora che la crisi di governo, vista la situazione di tensione tra Pd e Pdl, pare a un passo.
La vignetta di Giannelli - Dal Corriere della Sera di lunedì 5 agosto 2013E Grillo, in mezzo a tutto questo baillame, è davvero convinto di voler rifiutare un, eventuale offerta di governo?
 
LUCA MASTRANTONIO, giornalista del Corriere della Sera
 Il “Giornale” con Francesco Perfetti sentenzia: “La condanna non è un’infamia”. Anzi, la Storia e la Letteratura riscattano le grandi vittime della giustizia politicizzata. Per molti “finire in carcere è diventato un merito”. Cita Dante, che scrisse la Commedia in esilio, l’eroe risorgimentale Silvio Pellico, autore de Le mie prigioni; poi l’ufficiale ebreo Alfred Dreyfus, difeso in Francia dall’intellettuale Emile Zola, e Giovannino Guareschi, in carcere per aver diffamato De Gasperi. Perfetti tralascia, chiaramente per motivi di spazio, altri libri scritti da vittime della giustizia politica e moralista: Fabrizio Corona, autore de La mia prigione, e Gabriele Mora, meglio noto come Lele, autore di La mia verità.
 
FABRIZIO CICCHITTO, deputato pdl
''Berlusconi non poteva fare un discorso piu' moderato. Certo ha rivendicato ogni aspetto di questa giustizia che ha bisogno d'essere riformata. Pero' ha espresso parole inequivocabili sulla stabilita' del governo. Ma se dal Pd continuano ad arrivare certi segnali...''
''Viviamo giorno per giorno. Certo e' che sulla giustizia c'e' una partita aperta. Berlusconi lo ha ricordato. E anche io al suo posto avrei esposto le stesse considerazioni. D'altra parte mica Berlusconi e' la prima vittima! Da Cossiga a Goria, passando per Forlani se proprio non vogliamo ricordare solo Craxi, tante vicende giudiziarie hanno dimostrato che il nodo dell'amministrazione della giustizia nel nostro Paese e' grande quanto una casa''. ''Noi del Pdl ci sentiamo come sotto un bombardamento e, coltelli tra i denti, ci muoviamo. L'auspicio - prosegue Cicchitto - e' che si possa giungere a realizzare alcune riforme e si possa tutelare Berlusconi, lo scenario e' in costante evoluzione. Noi parlamentari, nelle prossime ore, avremo altri incontri e ritengo che a breve i presidenti dei gruppi alla Camera e al Senato prenderanno tutte le iniziative richieste dalla gravita' della situazione''.

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