domenica 4 agosto 2013

Aspettando il nuovo Eparca (n. 19)

Tanto per orientarci
1)      Dire  “Chiesa Cattolica” senza altra specificazione, intendendo con questa espressione  la chiesa del Papa di Roma, significa restare in una certa indeterminatezza.
L’espressione  ‘Chiesa Cattolica’  senza ulteriori precisazioni non palesa se ci si vuole riferire alla  “Chiesa Cattolica di Rito Latino”, oppure ad una delle Chiese Cattoliche di “Rito Orientale”.
“Chiesa Cattolica” è espressione che ingloba infatti una realtà composita. 
Il termine ‘cattolica’ significa  ‘universale’ e nell’universale non può che esserci il molteplice, il complesso.
Giovanni Paolo II ha promulgato, per dire, non un solo codice di Diritto Canonico, il cosiddetto CIC  per la chiesa di rito latino, ma anche un secondo codice, il cosiddetto CCEO  per le chiese con i riti orientali.
Le Chiese Orientali ‘cattoliche’, in quanto unite a Roma, sono 23 e molte di esse hanno riti propri che condividono con le loro consorelle Ortodosse.
 
2) )       Chiese cattoliche di rito orientale sono presenti da oltre cinquecento anni in Italia e sono la Chiesa Cattolica Italo-Albanese di Rito Bizantino,  con due Eparchie, quella di Lungro in Calabria e quella di Piana degli Albanesi in Sicilia ed il monastero di Grottaferrata.
Le due Eparchie raccolgono le comunità albanesi che a metà del XV secolo si trasferirono in blocco in Italia dall’Albania per non sottostare alla conquista musulmana.
Il Monastero di Grottaferrata invece prosegue la millenaria tradizione del rito greco italico.

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