ALPA SCILIA
INFORMA
È quanto emerso dopo i lavori del
Comitato speciale Agricoltura. Necessarie
misure transitorie per il 2014.
La nuova Politica agricola
europea non potrà entrare in vigore prima del
2015.
È la posizione ufficiale emersa a conclusione dei lavori del Comitato speciale Agricoltura che ha riunito i rappresentanti dei 27 Stati membri, in vista del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura fissato a Bruxelles per il 28 gennaio.
Un dato di fatto che non può essere modificato nemmeno nel caso in cui i capi di Stato e di governo raggiungessero un'intesa sul bilancio 2014-2020 al vertice europeo dei prossimi 7 e 8 febbraio, e se i ministri dell'Agricoltura trovassero un compromesso sulla Pac alla fine giugno, come auspica la neopresidenza irlandese dell'Ue.Motivo: sono necessarie misure transitorie per il 2014, in modo da garantire la continuità degli aiuti ai produttori europei.
In buona sostanza, nel 2014 la Pac potrebbe sì avere un nuovo bilancio, ma nel quadro delle vecchie regole.
È la posizione ufficiale emersa a conclusione dei lavori del Comitato speciale Agricoltura che ha riunito i rappresentanti dei 27 Stati membri, in vista del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura fissato a Bruxelles per il 28 gennaio.
Un dato di fatto che non può essere modificato nemmeno nel caso in cui i capi di Stato e di governo raggiungessero un'intesa sul bilancio 2014-2020 al vertice europeo dei prossimi 7 e 8 febbraio, e se i ministri dell'Agricoltura trovassero un compromesso sulla Pac alla fine giugno, come auspica la neopresidenza irlandese dell'Ue.Motivo: sono necessarie misure transitorie per il 2014, in modo da garantire la continuità degli aiuti ai produttori europei.
In buona sostanza, nel 2014 la Pac potrebbe sì avere un nuovo bilancio, ma nel quadro delle vecchie regole.
In concreto, la Commissione Ue
prevede di prorogare per il 2014 i regimi dei pagamenti diretti ai singoli
produttori agricoli.
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