domenica 14 ottobre 2012
Si ruba a destra e a manca, al Sud come al Nord, da uomini pubblici e privati, .....
Due consiglieri della regione Piemonte (gruppo M5S) hanno avviato delle verifiche sugli affidamenti diretti, senza gara d'appalto, dati dal Comune di Torino a cooperative ed aziende e manco per dirlo hanno emesso il seguente comunicato: “L’attenzione si è focalizzata sui Servizi Sociali e sui Rapporti con le aziende sanitarie ed in particolare sull’assistenza alle famiglie, essendo questi servizi organizzati e finanziati dalla Regione Piemonte. Da un primo controllo abbiamo subito potuto notare che diversi milioni di euro sono stati affidati senza gara d’appalto alle seguenti cooperative: Cooperativa Valdocco, Cooperativa CILTE Cooperativa Solidarietà Cooperativa Fai Subalpina, Cooperativa Crescere Insieme. Dalle visure camerali di queste cooperative, la prima cosa che ci è balzata agli occhi è stato il legame di parentela tra il deputato del PD, Mimmo Lucà, e l’attuale Presidente del Consiglio di amministrazione della Cooperativa Solidarietà, che risulta essere la Sig.ra Giovanna Maria Cumino, moglie del deputato. Lucà fu intercettato mentre chiamava l’impresario Salvatore Demasi, coinvolto nell’indagine Minotauro sulla ‘ndrangheta, per chiedergli di far votare Fassino alle primarie: il suo interesse alla vittoria di Fassino era solo politico? A questo punto abbiamo verificato gli affidamenti dati a queste cooperative, scoprendo che nel 1998 è stato eseguito un regolare bando della durata di quattro anni, rinnovabile per altri due, fino al 31 gennaio 2005, per un importo complessivo di 13.134.795,51 euro. Invece, con tre proroghe, di cui intendiamo verificare la regolarità con i nostri avvocati, si è arrivati fino al 31 marzo 2006 per un ulteriore importo di 4.379.803,18 euro, tramite affidamenti diretti e senza più svolgere alcuna gara. In tutti questi anni la sig.ra Cumino era consigliera d’amministrazione della Cooperativa Solidarietà".
Lo stesso Comune di Torino, retto da Piero Fassino, e' sotto lente di ingrandimento per gli affidamenti dei lavori di manutenzione "sotto soglia" (€. 20.000,oo). Qui emerge che da parte dei dirigenti di settori i lavori venissero affidati, per chiamata, ad aziene dei figli e parenti vari.
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