sabato 13 ottobre 2012
Campagna elettorale. I candidati si confrontano su concetti e su parole. E' la credibilita' che purtroppo manca loro
GIANFRANCO MICCICHE': "Qualcuno informi Musumeci che non è compito della Regione quello di ridurre le imprese. Ogni azienda che chiude sono posti di lavoro in meno, costi supplementari per le casse pubbliche e ricchezza che si riduce. La Regione, semmai, deve essere in grado di dettare delle regole volte alla salvaguardia dell'originalità delle nostre colture e fare in modo che queste vengano rispettate. Noi - prosegue - abbiamo le idee chiare: tutela dei prodotti nati in Sicilia, diminuzione del costo del carburante, prodotti a chilometro zero, filiera corta. Le piccole e medie imprese agricole siciliane sono un risorsa inestimabile per la nostra economia, non una palla al piede da eliminare. Musumeci - conclude Miccichè - se ne faccia una ragione".
CROCETTA sul nome di Lucia Borsellino che si propone di nominare assessore: “I nomi non sono indifferenti, le loro storie. Io non l’ho scelta però per il cognome che porta. Non nascondo che averla incontrata per me è stata una grande emozione. Non si è mai inserita nell’agone politico. Credo che scelga di entrare nella mia giunta più l’interesse per la Sicilia che non per un ragionamento politico in senso stretto. Il motivo per cui io l’ho scelta però è un altro: Lucia Borsellino è il dirigente più capace che ha la Regione siciliana in materia di sanità. Oggi ho ricevuto centinaia di telefonate di persone che vivono nel mondo della sanità che si complimentano per la scelta".
BEPPE GRILLO sulla mafia:«L’unico modo per far fuori la mafia è quello di quotarla in borsa, farle pagare le tasse e distruggerla con l’irpef. È una battuta per dirvi che questa è una terra dove non ho visto mafie, ho visto persone e cultura».
MUSUMECI: "Io posso guardare la gente in faccia, non ho scheletri nell'armadio, non sono un parlamentare ed ho un figlio disoccupato".
CLAUDIO FAVA: "La precarieta' e'una parola assassina, uccide".
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