lunedì 1 ottobre 2012

Parco dei Monti Sicani. Esempio di come in Sicilia è gestita la cosa pubblica

Un farmacista a gestire un Parco e possibilmente un
agronomo a reggere il Policlinico.
Siamo in Sicilia, Signori  Elettori !!!!

Che importanza ha se prima si fanno le nomine e dopo si fa conoscere
 al mondo cosa i nominati devono gestire ??
Sottigliezze da azzeccagarbugli !!

Nella terra in cui sono passati Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo
non esiste il "merito", la "competenza", la "certezza del diritto",
questo è il regno del favoritismo e del clientelismo.
Coraggio !!!  Signori Elettori !!!
1° fase)
Aveva suscitato -e per la verità continua a suscitare- una vera e propria bufera la nomina ai primi di agosto a direttore del Parco dei Monti Sicani del farmacista della vicina città di Sciacca, Gioacchino Marsala.
A sollevare il caso era stata Legambiente Sicilia che aveva ritienuto la nomina di Marsala, uomo politico della destra FLI, grave e scandalosa ed aveva annunciato la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo e alla Corte dei Conti. Per il presidente regionale di Legambiente Mimmo Fontana, si era infatti in presenza di una palese violazione dello spirito e dei principi della normativa sulle aree naturali protette in quanto, per legge, il direttore di prima nomina del Parco avrebbe dovuto essere un dirigente dell’assessorato regionale territorio ed ambiente e avrebbe dovuto inoltre possedere specifiche competenze tecnico amministrative gestionali. Un esterno che magari fosse stato inquadrato per qualche minuto all’interno di un ufficio di gabinetto non poteva possedere certamente alcuna qualifica, asseriva un mese fà, l’associazione ambientalista, per la quale la nomina di un farmacista era da ritenere fuori da ogni criterio di legge e di buon senso.
Per Legambiente, che non esitava a parlare di Parco dei Monti Sicani violentemente piegato a logiche di pura lottizzazione politica in chiave elettorale, la nomina di Gioacchino Marsala comportava anche un grave danno erariale trattandosi di un esterno, a cui andavano riconosciuti costi aggiuntivi in violazione della spending review da applicare anche nella Regione Sicilia e soprattutto dello sforamento del patto di stabilita’ in cui peraltro risulta  gia’ incappato il dipartimento territorio ed ambiernte.
2° fase)
Sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana (n. 40/2012) a settembre  è stato pubblicato il decreto assessoriale "Istituzione del Parco naturale regionale denominato Parco dei Monti Sicani". Il Parco si estende nei territori delle provincie di Palermo e Agrigento.
con lo stesso decreto sono state soppresse le Riserve naturali orientate di Monte Cammarata, Monti di Palazzo Adriano e Valli del Sosio, Monte Carcaci,  Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, in quanto ricomprese nel territorio del Parco.
La gestione del neo-costituito Parco e' stata affidata all'Ente Parco dei Monti Sicani, ente di diritto pubblico sottoposto a controllo e vigilanza dell'assessorato regionale al Territorio e Ambiente, con sede nei comuni di Bivona (AG) e Palazzo Adriano (PA).
Unitamente al decreto sono stati pubblicati per intero nel supplemento ordinario della GURS le cartografie riguardanti la perimetrazione e la zonizzazione del parco, la disciplina delle attivita' esercitabili e dei divieti operanti nelle diverse zone del parco.
3° fase)
Adesso arriva la precisazione che segue: "In riferimento a notizie di stampa l'assessorato al Territorio della Regione siciliana precisa che l'istituzione dell'Ente parco dei Monti Sicani, prevista con la legge regionale n.6 del 2009, e' stata formalizzata con il decreto assessoriale n.113 /GAB del 25 luglio 2012, ed ha vigore da quella data.
Il commissario dell'Ente parco, Alberto Pulizzi, nominato il 26 luglio, si e' insediato il 26 agosto, mentre la nomina del direttore reggente dell'Ente parco Gioacchino Marsala e' ancora successiva.
 La finalita' della pubblicazione del decreto istitutivo sul supplemento ordinario della Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del 21 settembre (n. 40/2012) e' in particolare quella di portare alla conoscenza dei cittadini le cartografie riguardanti la perimetrazione e la zonizzazione del parco, la disciplina delle attivita' esercitabili e i divieti operanti nelle diverse zone del parco. Ogni altra ricostruzione non risponde alla realtà".

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