Non passa giorno che i politicanti da quattro soldi, ossia tutti i "90" uscenti da Palazzo dei Normanni e gli assessori del governo Lombardo, non continuino ad ingannare i siciliani tutti ed, anche, i loro clienti di sempre, che -purtroppo- hanno consentito a degli incompetenti di influire sulle vicende della nostra isola.
Giorno dietro giorno, a campagna elettorale avviata, i politicanti ignorano di ricordarsi del loro primario dovere, ossia quello di spiegare cosa attende la Regione e la gente nel dopo elezioni.
Girano, o fanno girare amici loro, ben foraggiati, a dire in giro che prima o dopo deve arrivare la deroga al Patto di Stabilità e quindi da quel momento tutti staremo meglio.
Abbiamo cercato nei giorni scorsi di far capire che questo modo di ragionare è o furbizia per ingannare l'interlocutore, o, peggio, ignoranza grassa di chi mette in giro tali sciocchezze.
Siccome noi non siamo candidati a nulla, siccome ci sentiamo liberi di dire ciò che ci sembra sia la verità, vogliamo provare ad esporre in poche righe ciò che accadrà nel dopo-elezione, pur sapendo che tanti amici ci odieranno o ci considerano, da subito, eccessivo.
Ecco cosa accadrà, indipendentemente da chi vincerà la tornata elettorale.
-I dipendenti della Regione, che poi sono la catena più forte del sistema chientelare di questa rovinosa classe dirigente che ci ha portato al "disastro", devono sapere che chiunque vincerà le elezioni (sempre che una maggioranza si costituirà) si adopererà per togliere i privilegi dello stipendio maggiorato di un terzo rispetto a quello degli statali,
- I pensionati di Mamma Regione si vedranno tagliati i privilegi anch’essi degli assegni superiori di un terzo a quelli dei pensionati statali o comunali,
- Gli stessi privilegi (compensi) del presidente della Regione e degli assessori nostrani saranno dimezzati dagli stessi politicanti vincitori della tornata elettorale,
- I nuovi "90" che siederanno a Palazzo dei Normanni cureranno, con le proprie mani, l'auto-abrogazione della legge 44/65, quella mostruosa legge che equipara l’Ars al Senato della Repubblica e fissa gli stipendi di deputati regionali e dipendenti di Palazzo dei Normanni (usceri a €. 6.000,oo) pari a quelli del Parlamento Nazionale e dei Consigli delle Regioni virtuose.
E probabile che tutti questi ritocchi non siano purtroppo sufficenti. Ed allora saranno guai seri per molti, per tutti i siciliani. Comunque è da lì, da quegli iniziali tagli, che comincerà la cura del malato di nome "Regione Sicilia".
E' grave che i politicanti non osino dire la verità ai siciliani.
E' grave che i siciliani non chiedano ai politicanti che sono in campagna elettorale cosa si propongono di fare nel dopo-elezione.
Nemmeno i giornalisti osano chiedere ...
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