giovedì 11 ottobre 2012
Europa. Il Liberismo e' ancora la bussola del nostro domani ?
Pochi in Italia mettono in dubbio la serieta' e la levatura culturale e morale di Mario Monti. Cio' che invece sempre piu' si va ampliando e' la contestazione alla logica strategica da lui perseguita. Si sa' che la sua formazione e' "bocconiana", ossia liberista.
La dottrina liberista e' oggi dominante in Europa come in America. Si immagini che in Italia non esiste nessun partito che sieda in Parlamento che si dichiari esplicitamente anti-liberista. Sotto questo aspetto l'Italia costituisce una anomalia. Non avere un partito che si richiami ai valori della Sinistra non e' di certo un pregio. Pure il Pd, che fra i suoi componenti di primo piano annovera un treno, o addirittura un vapore, di ex-comunisti si dichiara, e persegue politiche tipiche di un partito liberista.
Nella settimana scorsa si e' tenuto il Congresso dell'Internazionale Socialista, la formazione che in tutti i paesi del pianeta associa i partiti della Sinistra democratica. Ebbene l'Italia era rappresentata da un minuscolo psi, che non dispone che di pochi rappresentanti in Parlamento.
Se questo e' il quadro occorre subito dire che esso e' in repentina evoluzione. La politica liberista, al di la' dell'onesta' di intenti dei Mario Monti o delle Angela Merkel, verosimilmente sta precipitando le economie internazionali in una recessione pesantissima.
Perche' il quadro e' in evoluzione ? Perche' la Francia di Hollande verosimilmente trovera' nella primavera prossima un alleato fortissimo. La Germania, secondo i sondaggi piu' recenti, potrebbe passare nelle ormai prossime elezioni sotto la guida socialdemocratica, grazie all'alleanza con i Verdi.
Cosa cambierebbe ?
La filosofia keynesiana o neo-keynesiana, a cui la Sinistra democratica di ogni parte del mondo si rifa', prevede che lo Stato nei momenti di profonda depressione non deve continuate a spremere risorse finanziarie dalle famiglie, ma al contrario deve stimolare la ripresa con grandi progetti tendenti a "costruire" il futuro.
Con quali soldi ? Lo Stato, nella concezione che contrasta il liberismo, e' una leva che controlla e dispone della politica monetaria-bancaria; non e' asservito al sistema bancario come purtroppo ci sta capitando di dover assisyete nella logica liberista.
Dopo un lungo periodo di liberismo ben venga qui di in Europa una stagione di Sinistra democratica, di Socialdemocrazia, al traino di Francia e Germania.
E soprattutto auguriamoci che il Pd, partito senza identita', si riconosca nei valori della solidarieta' e dell'uomo piuttosto che nella logica dei "mercati".
Come si vede il problema di fondo e' se l'uomo deve essere un destinatario del volere della finanza e dei mercati o se, al contrario deve prendere in mano il proprio destino per farlo valere sull'orientamento che la finanza ed i mercati devono perseguire. In Italia solamente Destra e Sinistra sono la stessa cosa, fuori dalle Alpi questi termini conservano intatti i loro significati.
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