mercoledì 3 ottobre 2012

Assemblea Regionale. Ormai nella consapevolezza della gente lo Statuto Speciale consiste nei privilegi di chi vive a Palazzo dei Normanni (90 deputati e 270 dipendenti)

L’Assemblea regionale siciliana ha distribuito in poco più di quattro anni ai gruppi parlamentari la seguente grazia di Dio:
-€. 13,5 milioni al Pdl;
-€.  15,5 milioni al Pd;
-€.   3 milioni a Fli;
-€. 7,5 milioni all’Mpa;
-€.  6,5 milioni al Pid;
-€. 1,7 milioni all’Udc (pochi perchè ha subito una scissione)
-€.  1,2 milioni a Grande Sud;
-€. 1,7 milioni al Gruppo misto;
- €. 750 mila euro all’Mps.
Tutti questi soldi sarebbero serviti (al di fuori delle indennità personali)  per il «funzionamento » dei gruppi, per l'attività politica. E' come dire che una Azienda dà lo stipendio ai dipendenti e poi per indurli ad andare a lavorare dà altri, tantissimi soldi. In siciliano il tutto si traduce. "U stipendiu attocca, u travaghiu si paga starti". 
E' quanto emerge dalla documentazione che il Presidente Francesco Cascio ha consegnato al procuratore aggiunto Leonardo Agueci, che conduce le  indagini sui fondi dei gruppi parlamentari assieme ai sostituti Sergio Demontis e Maurizio Agnello.
Alla presidenza dell’Assemblea Regionale non esiste un vero e proprio rendiconto delle spese, ossia di cosa i "gruppi" abbiano fatto dei soldi ricevuti, e pertanto la spiegazione che viene fornita da Francesco Cascio è che "i gruppi sono associazioni private e dunque non devono renderne conto a nessuno".
Di nuovo c'è che adesso sappiamo quanto i contribuenti hanno dato a personaggi che non avvertono la sensibilità di dire come spendono il denaro di tutti. 
Così, con questa documentazione che ha il lato spesa in bianco ... i pubblici ministeri dovranno tentare di capire, assieme alla Guardia di finanza, se veramente quei soldi sono serviti per la "politica" dei gruppi politici o sono finiti  .... finiti... magari assumendo decine e decine di persone che, per esempio all'Ars, presso i gruppi ci vanno una volta l'anno e magari si tratta del ...figliolo di ... che magari sta studiando a Oxford.
La situazione si presenta assurda.
I gruppi parlamentari non hanno obbligo di rendicontare le proprie spese, ma sono tenuti a documentarle. Dunque, l’autorità giudiziaria potrà richiedere la documentazione ed i gruppi dovranno fornire le ricevute e le fatture degli acquisti di beni e servizi, nonché delle eventuali iniziative realizzate.
Una sentenza della Corte di Cassazione chiarisce infatti che il reato può scattare laddove le spese dovessero dimostrare che non hanno finalità istituzionali rispetto a ciò che il gruppo può e deve fare.
L'Assemblea Regionale è il Consiglio regionale con il budget più ricco d’Italia (circa 170 milioni) ed è anche quello che concede più milioni di euro ai gruppi, quasi 12 milioni all’anno. 
Oltre a questi soldi annui i "gruppi" incassano una somma per gli stipendi dei dipendenti “stabilizzati” e una quota relativa al rimborso per i portaborse dei deputati (circa quattromila euro al mese) che ogni gruppo gira poi alle tasche dei singoli parlamentari.
 
I TAGLI.  Ieri il Consiglio di Presidenza dell'Ars ha curato tagli per un totale di 4,1 milioni l'anno.
Ha statuito che i bilanci dei gruppi parlamentari verranno certificati da societa' esterne, ed ha ridotto del 50% le indennita' di spostamento su gomma dei 90 deputati al parlamento siciliano, e tagli anche alle spese per i portaborse.
 

Nessun commento:

Posta un commento