Si è dormito davvero poco la scorsa notte.
Alla mezzanotte è iniziata una lunghissima percussione di campane proveniente dalla chiesa madre di rito bizantino, seguita da un'altro suono di campane proveniente dalla chiesa della Favara.
Alle 5,30 un rullio di tamburi ha attraversato le vie del paese e poco dopo, alle 6,oo, si è sentito lo sparo di alcuni colpi di "maschiata", fuochi artificiali.
No, non si è trattata di una "notte bianca", di quelle di recente coniazione, a cui l'Amministrazione Comunale pare, invece, intenzionata a volersi prodigare per la serata-nottata che seguirà.
Il ciclo dei rapporti agricoli infatti non tiene conto dell'anno civile dei nostri tempi che comincia a gennaio, bensì di quello che scorre da settembre ad agosto secondo l'antico calendario voluto dall'Imperatore Costantino e che in Sicilia ebbe ufficialità fino al tramonto del feudalesimo (1812).
Da oggi primo settembre, secondo l'usanza antica, chi non ha pagato gli affitti sugli immobili ricevuti in locazione può d'autorità essere estromesso, per immettervi, appunto, i nuovi conduttori.
D'altronde di questa fatidica data che cade nella notte del 31 agosto avevano dato annunzio le "campaniate" (suoni di campane lunghe e gioiose) della notte del primo agosto. Allora il messaggio era: chi ha debiti si affretti a saldarli entro il mese di agosto, perchè col primo settembre inizierà un "nuovo anno".
Le tradizioni ora ricordate si rinnovano da cinquecento anni; continueranno a rinnovarsi fino a quando non saranno soppiantate da manifestazioni di nuovo conio che amministratori privi di memoria introduranno, senza nemmeno tentare di ancorarle al passato.
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