sabato 30 giugno 2012

Anche quest'anno il sindaco non ha lingua per indicare prospettive all'agricoltura. In questo campo effettivamente "a meghiu parola è chidda chi nun si dici"


Domani giornata dedicata alla "Sagra del Grano" a Contessa Entellina.
Giornata che nelle intenzioni dei promotori (l'Amministrazione Comunale) dovrebbe tendere alla promozione, valorizzazione e degustazione dei prodotti tipici locali derivati dal grano, il pane quindi per primo. 
Per far conoscere comunque i prodotti del territorio, vocato al grano, al vigneto ed all'uliveto, la manifestazione ospiterà alcuni stands espositivi delle aziende del territorio.
Saranno mostrate alcune preparazioni "contadine" di prodotti alimentari:
-Preparazione della “Pasta di casa”. 
-Rievocazione della “Pisatura”, antico metodo utilizzato dai contadini per dividere la paglia dal grano. 
-Preparazione della Zabbina. 
Per tutta la giornata sono previste inoltre degustazioni di: 
() Formaggi tipici locali (Vastedda della Valle del Belice, Pecorino, Caciocavallo), Zabbina,
() Sfincione, Pizza, Schiacciate e Muffolette condite, 
() Salsiccia, Salame, Coppa, Pancetta, Porchetta,
() Lasagne di casa, 
() Biscotti Vari.

--Non è prevista comunque alcuna iniziativa  tendente ad illustrare visioni, ipotesi o progetti concreti di valorizzazione del territorio, e del "grano" meno che mai
In effetti prima di ogni valorizzazione -o contemporaneamente- servirebbe intervenire sulle infrastrutture civili, punto debole di questo territorio, dove la viabilità provinciale versa in condizioni che definire deplorevoli o vergognose è dire poco.

Alla fine della festa, anche questa manifestazione andrà a dispiegarsi come una giornata godereccia di campagna. Piacevole certamente, ma che non mostra di dover lasciare il segno sull'economia locale.
In terra di Sicilia tutto comunque è ammissibile. 
Le pubbliche amministrazioni, non solo quella di Contessa Entellina quindi, sono incapaci di promuovere il territorio su cui insistono per mille motivi e fra questi la loro inadeguatezza vale poco, cosicchè si danno da fare per tentare di raccogliere il consenso almeno con le feste, le mangiata, e ... ed il resto.
Un amico ci ha detto: " megghiu di nenti ".

Chiesa bizantina. Domani sarà consacrato il nuovo vescovo dell'Eparchia di Lungro



Domani, 1° luglio 2012, nella Cattedrale di "S. Nicola di Mira" in Lungro, sarà celebrata la Divina Liturgia per la consacrazione episcopale di Mons. DONATO OLIVERIO, IV Vescovo dell'Eparchia di Lungro.   
Per poter seguire tramite internet la celebrazione, si può accedere  sul sito eparchiale e cliccare quindi sull'apposito  collegamento.
 

Sicilia. Noi cosa abbiamo a che fare con l'Europa che Mario Monti vuole salvare ?

 «I siciliani generalmente sono più astuti che prudenti, 
più acuti che sinceri, amano le novità, sono litigiosi, 
adulatori e per natura invidiosi; sottili critici delle 
azioni dei governanti, ritengono sia facile realizzare 
tutto quello che loro dicono farebbero se fossero al 
posto dei governanti. D’altra parte, sono obbedienti 
alla Giustizia, fedeli al Re e sempre pronti ad aiutarlo, 
affezionati ai forestieri e pieni di riguardi nello stabilirsi 
delle amicizie. La loro natura è fatta di due estremi: 
sono sommamente timidi e sommamente temerari. 
Timidi quando trattano i loro affari, poiché sono molto 
attaccati ai propri interessi e per portarli a buon fine 
si trasformano come tanti Protei, si sottomettono 
a chiunque può agevolarli e diventano a tal punto
servili che sembrano appunto nati per servire. 
Ma sono d’incredibile temerità quando maneggiano 
la cosa pubblica, e allora agiscono in tutt’altro modo».
Scipione Di Castro
 
Dalle dichiarazioni che Raffaele Lombardo rilascia in giro per fare mostra della sua sicula espansivita' e benevolenza nei confronti degli "amici" abbiamo piu' volte appreso che il suo massimo desiderio e' quello di dedicarsi a tempo pieno alla azienda di agrumi di famiglia, proprio come Toto Cuffaro aspirava a fare il viticoltore nella proprieta' dell'agrigentino.
Una domanda ci sorge spontanea. Costui amministra, o amministrerebbe ove ne avesse veramente voglia, l'azienda privata allo stesso modo in cui ha gestito la azienda pubblica denominata Regione Sicilia ?
Siamo certi che Lombardo nell'azienda agrumicola userebbe i criteri di economicita', efficenza, efficacia e "amorevolezza" verso tutto cio' che ad essa attiene.
Esiste quindi nel personaggio "doppiezza".
In qualsiasi parte del mondo basta appurare che un personaggio pubblico mantenga due linee di comportamenti rispetto alle cose che sono sue e rispetto a quelle ache e' chiamato ad amministrare per essere ritenuto inadeguato al governo della cosa pubblica. Da noi, in Sicilia, la logica e' diversa, e' contorta, fino al punto di affermare che chi possiede quelle caratteristiche e' uno che "ci sa fare", che e' bravo.
"Ci sa fare ",  cosa ?
Ci sa fare ad aiutare gli amici. Sta tutto qui, in questo "ci sa fare" il clientelismo siculo, in questa espressione che assolve, nel giudizio collettivo, chi saccheggia le risorse pubbliche.
Di fronte alla concezione collettiva che giustifica tutte le malefatte ai danni del patrimonio e della conduzione di un "ente pubblico" ci chiediamo: a che serve che un Mario Monti tenti di salvare il paese dal  fallimento finanziario, se per un Mario Monti che siede provvisoriamente a Palazzo Chigi ci sono migliaia e migliaia di Raffaele Lombardo posizionati in ogni angolo dello stivale e soprattutto in ogni "cantunera" della terra di Sicilia ?
Ieri il procuratore della Corte dei Conti di Sicilia ci ha fatto sapere che
- il costo del personale della regione Sicilia, gia' numeroso e 7 volte piu' numeroso di quello della regione Lombardia (dove vive  il doppio della popolazione rispetto a quella isolana) e' continuato a crescere consistentemente sino ad arrivare a €. 1 miliardi e cento milioni.
- Il numero dei "dirigenti" e' continuato a crescere in gara col crescendo delle "consulenze"; col risultato che l'ignoranza dei dirigenti e' attestata platealmente dalla incapacita' assoluta di portare avanti i "progetti di spesa comunitaria". Incapacita' professionale ed incapacita' a reperire i fondi del co-finanziamento, soldi a loro volta carenti perche' servono ad assumere ulteriore personale o per effettuare spese correnti.
  - i pensionati privati e pubblici dell'Italia godono ormai di pensioni correlazionate ai contributi versati, quelli della regione Sicilia godono dell'assegno calcolato col sistema retributivo. Un buon numero di questi pensionati della regione Sicilia sono peraltro vecchi "quarantenni" e "cinquantenni" che accudiscono ad invalidi della loro famiglia.  Taluni di questi oltre che accudire con affetto ai familiari invalidi si occupano a svolgere politica a tempo pieno per il loro partito, fanno l'assessore regionale per il loro partito progressista (o hanno fatto), assumono i carichi professionali conferiti dalla regione in cui il loro partito progressista e' "ammanigliato".
  - la regione Sicilia e' impegnata col piano di rientro della spesa sanitaria. In tutto il mondo 'rientro dalla spesa sanitaria' significa ridurre l'entita' della spesa, evitare gli sprechi. In Sicilia invece significa espandere, accrescere, la spesa sanitaria che da 9,5 miliardi e' passata a ben oltre i 10 miliardi. Grazie a questa dissennata ignoranza-incompetenza dei politicanti dell'isola, in specie mpa-pd, i siciliani pagano i ticket e le imprese pagano l'irap con le aliquote piu' elevate al massimo consentito.
- Le leggi dello stato esigono la traspafenza dei conti pubblici. In Sicilia avere conti truccati, distorti, nella pubblica amministrazione invece e' la prassi. Se con le entrate non si riesce a coprire le spese (sempre piu' folli e clientelari, e quindi parassitarie) basta riportare voci fantasma come "avanzo di amministrazione", dove si riportano residui attivi non piu' esigibili, ma sempre piu' crescenti di anno in anno.
Potremmo continuare in questo vergognoso elenco di cattivo esempio che proviene dalla Regione Sicilia e che ovviamente contaggia il tutto ... nell'isola. Preferiamo tornare alle sconsolate domande, invece.
Perche' in Sicilia e' cosi facile saccheggiare la cosa pubblica ?
Perche' tantissimi siciliani ritengono lecito il saccheggio del bene pubblico a beneficio del bene privato ?
Perche' Mario Monti tenta di salvare il "paese", lo "stato", se l'Italia ed il mezzogiono soprattutto si riconosce invece in figure come Raffaele Lombardo e Salvatore Cuffaro ?
Perche' solo in Italia indiscrminatamente i politicanti di destra e sinistra ritengono di trarre vantaggio dal saccheggio delle risorse pubbliche piuttosto che dal dare dimostrazione di buona amministrazione e di buon governo ?
Perche' i politicanti che vengono giudicati da pesanti relazioni della Corte dei Conti  non provano vergogna alcuna ed anzi ripresentandosi alle elezioni vengono riconfermati dagli elettori siciliani ?

Troppi perche'; e nessuna nostra risposta, se non che la Sicilia somiglia alla Grecia odierna; la Sicilia fece parte della Magna Grecia (che pero' fu una civilta', mentre l'attuale modo di vivere siciliano e' qualcosa che somiglia al malandrinaggio).

venerdì 29 giugno 2012

Sicilia. Il bilancio serve alla struttura burocratica e alle spese correnti

Il disastro che è stato procurato alle finanze della Regione
''Senza adeguati mezzi finanziari i cinque milioni di siciliani non potranno sottrarsi alla rassegnazione antica, che si traduce in forza di attrazione mafiosa e clientelare a disposizione dei prepotenti e dei potenti''.
Cosi' sostiene il procuratore generale d'appello della corte dei conti, Giovanni Coppola, nella sua requisitoria sul giudizio di parificazione del rendiconto generale per l'esercizio 2011.
Ha aggiunto  che il ricorso all'indebitamento "non costituisce una valida soluzione dei problemi". Chi paga, infatti, "è sempre e solo il povero tartassato contribuente presente e futuro, perché il mutuo pubblico di oggi si scarica sulle generazioni future".

Un passo verso la maggiore integrazione europea

Quali i risultati dell'incontro a Bruxelles dei capi di governo europei ?
A) Mobilitazione di 120 miliardi di euro per sostenere la crescita, operazione «imponente» che secondo il Prof. Monti «vale l'1% del Pil dell'Unione». 
B) Nelle procedure previste per i fondi salva Stati, non c'è traccia della Troika (Ue, Bce, Fmi), ci sarà invece l'applicazione di un memorandum di intesa. Se ci fosse stata la Troika, ha ammesso il premier, «non saremmo stati contenti».
Secondo Merkel è stata raggiunta l'intesa per «stabilizzare i mercati finanziari». I fondi salva Stati europei, sui cui è stato trovato l'accordo per acquistare titoli dei Paesi che ne faranno richiesta per calmare gli spread, interverranno «secondo le linee guida già esistenti».
NO AGLI EUROBOND. «Noi abbiamo grande fiducia nella Bce perché è un ente indipendente e ha interesse ad avere delle banche sicure», ha aggiunto Merkel, che poi ha ribadito la sua contrarietà all'ipotesi di uno strumento finanziario comune europeo: «La mia posizione sugli Eurobond non è cambiata», ha concluso.P
Per il presidente francese François Hollande si è trattato di un «buon vertice» in cui è stato trovato un «accordo globale con misure che saranno rapidamente messe in opera».
Il capo dell'Eliseo ha aggiunto che «nessuno può dire di aver vinto o di aver perso. È l'Europa che ha vinto. E l'Eurozona è stata confortata e rinforzata. Era questo l'obiettivo di questo vertice».
Il meccanismo anti-spread, ha spiegato, sarà attivato e si controllerà che vengano rispettati gli impegni già presi.
C) Successivamente, il presidente francese ha annunciato che una tassa sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax) «sarà definita» e messa in atto in regime di «cooperazione rafforzata a cui partecipino almeno 9 stati» entro il 2012.
D) Dopo aver proclamato in campagna elettorale che avrebbe ridiscusso il fiscal compact, Hollande ha affermato che esso verrà sottoposto alla ratifica del parlamento francese.

Mario Monti. L'accordo non e' una polpetta avvelenata

''Non c'e' la Troika nelle procedure previste per l'intervento dei fondi Efsf ed Esm'' per rifinanziare le banche e raffreddare gli spread. Lo assicura Mario Monti a conclusione della riunione del Consiglio europeo, parlando della possibilita', per gli Stati che ne hanno bisogno di ricorrere ai due fondi salva-stati. Il presidente del Consiglio, dopo voci discordanti, ha assicurato che non ci sara' mai l'intervento della troika,Commissione Ue, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale. Per cui ''non ci sara' la pesantezza di cessione di sovranita''' come visto nel caso della Grecia. Rispondendo alle critiche dell'ex ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, ha aggiunto ''Posso tranquillizzare un osservatore molto attento delle questioni economiche italiane, europee ed internazionali, e molto arguto e sempre vigile sul piano della politica nazionale che e' Renato Brunetta''. Brunetta ''ha espresso delle considerazioni che condividerei se fosse stato previsto l'intervento della Troika'', una cosa di cui ''non saremmo stati contenti''. Ma, sottolinea Monti, ''non si tratta di una polpetta avvelenata''.

Italia brava sul campo di calcio, ma carente sul campo economico-finanziario

Conosceremo i risultati definitivi e dettagliati delle decisioni dei capi di governo dell'eurozona riuniti da iri a Bruxelles verosimilmente in serata, a borse chiuse.
Ciò che finora sappiamo è che tutti sono disponibili a concedere qualcosa pur di salvare l'euro, e con l'euro il lungo percorso finora  lungo opltre mezzo secolo compiuto per integrare l'Europa.
Monti è andato all'incontro con in mente l'obiettivo di ottenere che l'Europa possa procedere al raffreddamento dello spread, quando questo raggiunge livelli ritenuti elevati. Attualmente meccanismi in questo senso esistono (sintetizzati nei fondi salvastati) però al costo, per lo stato richiedente, di sottoporsi al commissariamento della troika (Bce, Fmi, Commissione).
La Merkel è andata all'incontro con in mente la volontà di assicurare i tedeschi, i suoi concittadini, che non perderanno il loro benessere per saldare i debiti altrui, per doversene accollarte i costi, solo perchè in Grecia, in alcune regioni dell'Italia o della Spagna, esistono governi composti da ignoranti, furbi e ladri che non rispettano i vincoli di bilancio ed mano fare i parassiti piuttosto che lavorare.
Dai comunicati che finora sono venuti fuori dall'incontro della notte scorsa pare che Monti abbia avuto successo nel suo disegno (avendo posto una sorta di veto sugli intenti altrui, di Hollande in particolare, che vorrebbe il varo del progetto della crescita con impieghi per circa 130 miliardi di euro).
Ma pare di capire che anche la Merkel ha avuto soddisfazione per le sue posizioni. Le fonti tedesche, e le dichiarazioni personalmente rilasciate dalla cancelliera, infatti fanno sapere che vero è che i fondi-salvastati potranno intervenire sul mercato per tenerte a bada lo spread, però lo stato richiedente dovrà firmare un protocollo (un memorandum) che consentirà alla troika di condurre le verifiche di lealtà e di rispetto dei trattati comunitari, in primis gli equilibri di bilancio.
Il punto di intesa, verosimilmente, sarà trovato a metà strada fra le due posizioni: sostegno ai paesi esposti alla sofferenza dello  spread ma anche accoglimento di questi stati delle cure e delle terapie somministrate da chi fornisce i soldi. D'altronde questa è una prassi che esiste dal quattrocento, quando sono sorte le moderne banche nella Firenze rinascimentale.
Vedremo comunque cosa ci faranno conoscere alla chiusura delle borse di questa settimana.

giovedì 28 giugno 2012

Flash sulla nostra storia

Cicerone
Entella e gli elimi in età romana
Nel I secolo avanti Cristo, quando Cicerone visitò l'isola, le città di origine elima avevano perso la loro identità etnica e culturale. La Scuola Normale di Pisa, che nella Sicilia Occidentale ha condotto approfonditi studi, ci fa sapere infatti che il periodo elimo si era chiuso nell'isola già nel V secolo avanti Cristo. Cicerone, come è noto venne nell'isola nel I secolo avanti Cristo su mandato del Senato Romano e si sofferma a delineare la realtà della parte occidentale nelle Verrine. 
Dalla lettura di quelle pagine siamo indotti a pensare che a Segesta non sussisteva alcun elemento di natura etnica o culturale o urbanistica che lasciasse presupporre la precedente presenza degli elimi; tuttavia in quella città Cicerone coglie una memoria, un ricordo, dell'antica popolazione elima, discendente da Enea e dai troiani, circostanza molto gradita al mondo romano in quanto pure la gente dell'Urbe si diceva e sosteneva di essere discendente da Enea.
Il mondo elimo dal 1200 al 500 a.c.
I romani sull'identità delle popolazioni della Sicilia non sottilizzavano tanto; per loro la Sicilia era greca e se proprio dovevano aggiungere altri elementi ulteriori essi tiravano fuori anche la circostanza punica (cartaginesi), con cui in più occasioni si erano violentemente scontrati su questa isola.
Cicerone non ha dubbi che l'elemento che caratterizza Segesta, culturalmente, urbanisticamente ed etnicamente sia la marcata "grecità", ma lui si compiace molto per  avervi riscontratto ricordi e memorie elime; cose che espressamente dice di non avere rilevato ad Erice. Da qui il suo ricorrente richiamo alla ottima caratterizzazione civica di Segesta.
E su Entella ?
Cicerone non dice molto sulla città che sorgeva sulla Rocca, ma ciò che dice è motivo di fierezza per quella gente che abitava a breve distansa dal fiume Crimiso. L'inviato del Senato Romano dice infatti che gli "entellini" erano genti laboriose e che avevano subito pesanti e violenti sopprussi, anche di carattere giudiziario, dal procuratore romano Verre.
Nulla riferisce dell'antica origine elima della città di Entella, al contrario di quanto dice invece su Erice, di cui denuncia l'assoluta mancanza di identità civica, ossia di fierezza sull'origine elima.
Fra le antiche città elime quindi Cicerone si sofferma a magnificare solamente Segesta, dove la gente nonostante sia assolutamente grecizzata rivendica origini da Enea e da Troia.

Sicilia e zone sismiche

Il dipartimento Ambiente della Regione dispone adesso di una nuova Cartografia geologica suddivisa in fogli geologici e geotematici, che coprono l'intero territorio dell’isola.
La cartografia potrà consentire la pianificazione corretta del territorio ai fini della prevenzione e mitigazione dei rischi naturali, primo fra tutti quello idrogeologico, nonche' la gestione e tutela delle risorse naturali ed ovviamente evitare realizzazioni inadegnate nelle aree di rischio sismico.
Le amministrazioni territoriali, come comuni, province regionali, Protezione civile, uffici e Genio civile, i professionisti e i privati cittadini potranno consultare tutti i fogli geologici e le cartografie geologiche e geotematiche informatizzate, in scala 1:50.000, quale utile strumento per una corretta e adeguata pianificazione territoriale del territorio regionale.
Si tratta di una banca dati consultabile per singolo Comune, e sono visionabili cartografie geologiche georeferenziate, sezioni geologiche, ubicazione sondaggi e relative colonne stratigrafiche.

Economia. Se Monti non riesce a conservare l'autonomia del paese, la sua permanenza a palazzo Chigi è chiusa ?

Monti tenterà negli incontri con i leaders europei di ottenere che l'Europa  punti a ridurre il costo del debito pubblico dei paesi "affaticati", o comunque che lo spread possa attestarsi a livelli accettabili. Mario Monti, nella sua strategia punta, ovviamente, a chè l'Italia non venga commissariata e che la troika diventi il vero governo del paese.
Ecco la risposta che viene da Berlino in vista del vertice di Bruxelles.
''E' esagerato andare in panico per i tassi sui titoli di Stato italiani e spagnoli''. 
Alla domanda sulle aspettative italiane su uno scudo antispread, la stessa fonte governativa tedesca ha risposto dicendo che l'eurozona ha a disposizione ''un raffinato strumentario'', costituito ad esempio dall'EFSF e dall'ESM che sono ''a disposizione'' dei Paesi che dovessero averne bisogno. I famosi fondi "salvastati".
Il problema è che chi chiede di usare quei fondi deve sottoporsi alla cura della troika.
Significa: Italia come Grecia, Irlanda, Portogallo e ... prossimamente Spagna.

Economia e calcio. Europa virtuosa e Mediterraneo godereccio

Il campionato di calcio europeo capita nel mezzo della crisi finanziaria, e soprattutto economica, dell’Europa. A voler essere più precisi, la crisi non investe tutta l'Europa, ma una sua parte, quella mediterranea.
E’ su questo meraviglioso mare che insistono tre splendide penisole su cui batte un sole che alimenta una natura che, quando gli uomini mediterranei non intervengono, affascina i popoli del pianeta. Il guaio di queste tre penisole infatti è nella sua gente, che discendendo da grandi civiltà della Storia adesso ritiene di avere già dato e vorrebbe che altri, adesso si dessero da fare per battere le strade della vita che verrà.
I popoli che vivono sulle tre penisole mediterranee  da oltre un ventennio si cullano, vivono un po’ a sbafo, non sempre scelgono governanti seri ma arrivano pure a preferire burloni e barzellettieri.
Questi popoli sono caduti così in basso, rispetto alle loro grandi civiltà del passato, da spingersi fino al punto, adesso, di pregare i popoli metodici e precisi del Nord di saldare i loro conti.
Si, spagnoli, italiani e greci, amerebbero che qualcuno pagasse le loro bollette ed i loro debiti (sovrani) conseguenze del loro voler vivere al di sopra delle possibilità.
Non c’è alcun dubbio che i “cattivoni” (agli occhi mediterranei) del Nord tentano di resistere, rifiutare di caricarsi del fardello debitorio degli spendaccioni e goderecci uomini del sud-Europa.
Ora il destino vuole che nel campionato di calcio, i metodici e precisi uomini del nord (i virtuosi) ed  i disordinati e talvolta “imbroglioni” uomini del sud si  ritrovino a giocarsi il poker decisivo per la vittoria finale.
Viene spontaneo a questo punto mettere sullo stesso tavolo i miti e la realtà, i goderecci e i Pigs, i debiti e i virtuosi, il rigore dei bilanci e quello dai dischetti degli arbitri.

CALCIO NON ECONOMIA.
Vero è che quando si gioca lo si fà con i fatti e con le parole, però ciò è possibile fino a quando il cortocircuito non manda all'aria tutte le belle favole ed i grandi miti.
Proseguendo su questa china, ossia continuando a pensare che avendo alle proprie spalle una grande Storia si possa vivere al di sopra delle possibilità perché prima o dopo una signora Merkel di passaggio si impietosisca, o peggio si senta in colpa, e messa in  crisi si faccia carico dei debiti accumulati è un vero affronto alla realtà.
E’ sbagliato quindi alimentare in campo calcistico l'immaginario collettivo della gente e caricarlo di emozioni contro i cattivoni che ancora non si decidono ad aprire il portafoglio.
Voler  solleticare il risentimento economico, sperando che si trasformi in energia utile sul piano calcistico, non serve e non porta neppure bene, nel calcio e nella vita reale.
La Grecia insegna.
Vinca, quindi, come è giusto, il migliore.

Sicilia. Come siamo e come amiamo essere

Una fotografia sulla realtà della Regione Sicilia
In questi ultimi anni la regione è stata retta da MPA (Raffaele Lombardo) e da PD-Sicilia (di cui è difficile personalizzare perchè all'interno c'è tutto ed il contrario di tutto).
Siccome fra alcuni mesi si andrà a votare per il rinnovo dell'Assembrea e del nuovo governatore sarebbe opportuno che i siciliani tenessero presente un dato, un solo dato, che riesce a fornire il giudizio su questa classe politica inconcludente, ignorante e perchè no ? composta da mascalzoni.


La Sicilia oltre a far emigrare i suoi figli
rimanda a Bruxelles i fondi comunitari.
Esistono, sono disponibili  18 miliardi di euro che ancora, dopo sei anni del Piano comunitario 2007/2013, risultano in gran parte non impegnati. Appena 5,7 miliardi  infatti, sono ad oggi impegnati, e vergogna delle vergogne, finora risultano spesi solo 2,1 miliardi (l’11,8%).
Nessuno dei dirigenti responsabili è stato cacciato a calci nel sedere dal posto di responsabilità, come sarebbe doveroso fare.

Paradossalmente questi inetti (ignoranti) percepiscono i premi per non aver raggiunto gli obiettivi.

Il timore è che in Sicilia, seppure dovesse cambiare la classe dirigente, (cosa inverosimile) tutto continuerebbe come prima.
Esiste un vizio che non è politico infatti, è culturale. I siciliani, nonostante i mugugni, amano essere così come sono, con governanti più furbi, che impegnati, più amiconi che laboriosi, più ......

mercoledì 27 giugno 2012

Casta. Cammarata posa le forbici ... della spending review

L'ex sindaco di Palermo Diego Cammarata ha rinunciato all'incarico di consulente al Senato per i tagli agli sprechi.
Una nomina che aveva provocato una serie infinita di polemiche e di critiche sia dai partiti di opposizione (Idv, soprattutto) che dalla rete internet.
 ''Ho inviato a Cicolani una lettera per rinunciare all'incarico - ha affermato Cammarata - non tanto perche' credo che sia tutto irragionevole, ma soprattutto perche' era una cosa che avrei fatto per passione e invece passo per uno a cui si sta facendo un favore''.

Vero che in banca ci sono i risparmi degli italiani, però esagerare ... alimenta indignazione

Nelle casse pubbliche italiane non c’è un euro manco per comprare un panino, ma il governo presieduto da Mario Monti è riuscito a trovare 2 miliardi da regalare alla banca indagata e indebitata Monte dei Paschi, guidata dal rinviato a giudizio (frode fiscale) Alessandro Profumo ex Unicredit.
Siccome la banca senese non ce la faceva con i suoi capitali a rispettare gli impegni presi con l’autorità di vigilanza europea, Monti gli ha allungato due miliardi in obbligazioni sottoscritte dallo Stato, i cosiddetti Tremonti bond.
«Profumo e l'amministratore delegato Fabrizio Viola si sono presentati a Roma con il cappello in mano e il governo, con l'assistenza della Banca d'Italia, ha confezionato un salvagente su misura». (Il Fatto Quotidiano).
Quando c’è da aiutare un banchiere Mario Monti c’è, quando c'è da dare un calcio nel sedere al milione e mezzo di parassiti che in Italia vivono di politica, ossia alle spalle della collettività, il governo non c'è.

Agricoltura. Chissà che l'Amministrazione Comunale non riesca ad incidere sulla Pac europea. Promuove la 'sacra del grano'


L'Amministrazione comunale ha organizzato per il primo luglio la "Sagra del Grano" che avrà luogo  presso lo Spiazzo Greco, con la finalità di valorizzare le potenzialità enogastronomiche del territorio comunale, almeno così si legge nella deliberazione della giunta Municipale con cui viene fissato il pagamento (ticket) di €. 1,oo per ciascun avventorte che voglia partecipare alla degustazione.
L'incarico di esazione verrà affidata ad una Associazione.

Sicilia. La malagestione del sistema rifiuti


Cgil, Cisl e Uil e Confindustria Sicilia sono allarmati dall'emergenza rifiuti nella nostra regione.
L’applicazione della riforma degli Ato rifiuti, varata due anni fa' e' rimasta inapplicata, e le società continuano a vantare un miliardo di euro di crediti nei confronti dei Comuni.
Il rischio è che la Sicilia si impantani in un’emergenza rifiuti peggiore di quella attuale. La legge regionale 9 del 2010, la cui applicazione è stata rinviata di anno in anno, prevede la liquidazione degli Ato entro la fine del 2012 e la creazione di dieci Società di Regolamentazione dei Rifiuti (Srr), una per ogni provincia più una per le isole minori. 
Le vecchie società devono pero' prima poter chiudere i relativi  bilanci di liquidazione, cosa che non riescono a fare per i crediti che vantano dai Comuni.
Per sindacati e confindustria inoltre la riforma degli Ato è già vecchia perche' non tiene conto del decreto Monti sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali. Probabilmente, quindi, dovrà essere modificata. 
La Regione aveva previsto un mutuo decennale da 100 milioni di euro all’anno per il pagamento dei crediti agli Ato, ma il prestito non è stato concesso/ammesso dalle banche.
Il timore inoltre e' che i problemi continueranno anche con l’istituzione delle Srr.
Secondo Mariella Maggio, segretario della Cgil Sicilia, alcuni sindaci mentre lamentano disagi, avallano pero' assunzioni clientelari e tralasciano la lotta all’evasione della tarsu.
Claudio Barone, segretario della Uil regionale, teme che quest’estate assisteremo a cumuli di rifiuti per le strade, ad epidemie e lavoratori licenziati. Il timore infatti e' che le aziende possano mandare via il personale, non avendo soldi per gli stipendi.
Con le Srr si ritiene infatti che sarebbero in mille a perdere il posto di lavoro.
 La Regione ha rilevato recentemente il numero degli  addetti al servizio di raccolta rifiuti degli Ato e delle società di gestione e questi sono risultati essere 13.500. Con tanti iscritti a  libro paga di Comuni e Ato: la Sicilia mantiene un addetto ogni 398 abitanti, contro i 4.000 della provincia di Milano e una media nazionale che si aggira intorno a un addetto ogni 680 abitanti.
In sintesi, nell’Isola si pagano il doppio degli stipendi del resto d’Italia e 10 volte di più che nel milanese.

martedì 26 giugno 2012

Sicilia. Lo scontrino fiscale, cosa e' ?

La Guardia di finanza di Partinico, Bagheria e Termini Imerese ha effettuato controlli fiscali, estesi a Carini e Cefalu', per verificare il rilascio di scontrini e ricevute fiscali. 
Gli interventi sono stati svolti sulla base di precedenti attivita' di intelligence. 
Su oltre 200 attivita' commerciali ispezionate, sono stati riscontrati 145 casi (60%) di mancato rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale o di omessa installazione del misuratore fiscale.

Il "curriculum" di Diego Cammarata

Diego Cammarata, gia' sindaco di Palermo, ha
- condotto al collasso finanziario il comune nei dieci anni di sua gestione
- e' stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare €. 200.000,oo per avere affidato consulenze illegittime,
- ha assistito al crack dell'Amia, l'azienda dei rifiuti fallita dopo aver perso 850 milioni di euro (9.580 impiegati, la piu' affollata d'Italia con 1 dipendente ogni 69 abitanti e al contempo garantendo al capoluogo il servizio da citta' piu' sporca d'Italia).
Dopo aver esaminato questo curriculum, Renato Schifani si e' detto che ad occhio e croce Diego, l'amico Diego, era la persona giusta per affiancare un questore del Senato nel redigere il testo della legge di spending review negli enti locali.
Si, chi meglio di Diego ?

Meglio Filippo Penati e Luigi Lusi o Craxi ed il pentapartito. No grazie, nessun ladro nei pressi delle istituzioni.

I padri del debito pubblico italiano provengono da lontano; gli anni della prima esplosione sono quelli della seconda parte degli anni settanta (periodo del compromesso storico).
Per la verità in quegli anni lo Stato cercava col consenso ampio delle forze politiche (arco costituzionale) di contrapporre con la spesa pubblica "ampia" il consenso che in taluni ambiti del mondo del lavoro cominciava ad ottenere la sovversione brigatista.
I cordoni di allentamento nelle assunzioni nel pubblico impiego iniziarono allora. La cosiddetta legge "giovanile" percui nei Municipi furono assunte unità aggiuntive, fuori organico, fu in questo contesto.
Non servirono raccomandazioni perchè le graduatorie furono pubbliche e curate non dai municipi ma dagli uffici di collocamento.
Ma i figli del debito pubblico esploso sono arrivati ai nostri giorni, in regime di seconda repubblica.
I fattori dell’attuale disastrosa situazione (alto debito, alti interessi, alta spesa pubblica, alta pressione fiscale, basso Pil, bassi posti di lavoro, bassa economia, bassa velocità della moneta) hanno cominciato a rovinare l’Italia dagli anni novanta. L'Italia non "cresce" il proprio Pil esattamente da 18 anni.
Di chi è la responsabilità?
Indistintamente di tutti i governi di centro-destra e di centro-sinistra di questi ultimi 18 anni.
Nessuno di essi è riuscito a comprimere la spesa pubblica, tagliando quella improduttiva, anzi essa è aumentata costantemente e come i dati della Banca d'Italia ancora oggi mostrano, sotto il governo Monti, continua ancora a crescere.
Negli ultimi dodici mesi il debito pubblico (nonostante tagli nelle pensioni, aumento di accise etc.) è cresciuto di €. 50 miliardi.
Il disastro non è quindi un fatto contingente, occasionale, è strutturale, è intrinseco nel modo in cui è organizzata la società italiana.
Gli uomini della seconda repubblica sono stati, nessuno lo può negare, non all'altezza del compito.
Quelli della prima repubblica erano ancora presi dall'ideologismo; rubavano -lo sappiamo tutti e a farlo erano socialisti, democristiani, comunisti e partiti minori- ma sostenevano di farlo per i partiti. 
I politici (no, i politicanti) della seconda repubblica, sono oltre che ignoranti privi di valori e rubano pragmaticamente, per comprarsi casa.
Nessuno, tuttavia, può e deve avere nostalgia nè della prima nè della seconda repubblica. Serve un modo per salvare l'Italia, che ancora l'orizzonte non ci offre di leggere nitidamente.

lunedì 25 giugno 2012

Sono più inaffidabili i politicanti di Sicilia o quelli di Grecia ?

E' un vero dilemma a cui non riusciamo a dare una via di uscita: sono più imbroglioni, inaffidabili, i politicanti, i mafiosi siciliani o i politicanti, i levantini, di Grecia ?
La Regione Sicilia si avvia al fallimento e non essendoci più nulla da ricavare (pure i chiodi delle pareti sono stati prelevati) i nostri politicanti da strapazzo Mpa-pd si sono dileguati, chi iscrivendosi al gruppo misto, chi levando la fiducia al governo, chi convertendosi 24 opre prima della tornata elettorale che ha visto, a Palermo, il successo di Leoluca Orlando.
La Grecia è fallita, sarebbe ufficialmente fallita, già da un paio di anni senza gli aiuti dell'Europa e del Fondo Monetario Internazionale. Con la troika (Unione, Bce, Fmi) la Grecia prima di ricevere gli aiuti ha firmato il famoso "memorandum" con cui si impegnava a rimettere i conti pubblici in equilibrio (lotta all'evasione fiscale, riduzione dell'apparato pubblico, ossia taglio all'enorme numero di dipendenti pubblici e liberalizzazioni). Dopo la firma sono arrivati gli aiuti ed altri sono previsti che arrivino, e con gli aiuti sono venute alla luce le messe in scena di piagnistei ed invettive dei greci contro la Merkel.
Ebbene, i greci, i governanti di quel paese che fu la culla della civiltà odierna del vecchio continente che fanno ? che hanno fatto ?
Hanno continuato a falsificare bilanci, ad inventarsi conti pubblici in equilibrio; in pratica invece di ridurre il numerto degli impiegati pubblici (qualcuno dice che in ogni famiglia c'è un dipendente pubblico) hanno assunto -in questi ultimi due anni- altri 70.000 dipendenti nella pubblica amministrazione (enti locali, sanità, forze dell'ordine, beni culturali).
In Parlamento i politicanti levantini legiferavano per il taglio al numero dei dipendenti poi nel palazzo del Governo disponevano le "assunzioni" (negli enti locali ben 12.000).
Il memorandum prevedeva che per ogni cinque dimissioni si poteva assumere una persona, invece i greci moderni -al contrario di Pitagora sconoscono la matematica- ...

A noi, a noi del Blog, resta il dubbio: sono più imbroglioni ed inaffidabili i politicanti greci o quelli siciliani ?

Hora. Rileggiamo stralci del tempo andato

Rivediamo il nostro passato attraverso le immagini.
Esiste una "vita civica" a Contessa Entellina ?
No. Esistono dei gruppi di pressione che non discutono nè di cultura nè -tanto meno- di politica.
I componenti si vedono, si incontrano ora occasionalmente ora specificatamente, per discutere su come fermare, bloccare, qualcuno che sta .... facendo, tentando, dicendo, immaginando.
Si, a Contezssa Entellina i politicanti esistono tali e quali i "perditenpo" di Palermo che sgoiattolano per conservare il seggiolone di Palazzo dei Normanni (€. 20.000,oo al mese) e tali e quali gli scilipodi di Roma, coloro non conoscono nemmeno quali siano le funzioni della BCE o del FMI e però sanno baciare l'anello (... speriamo non altro) a Berlusconi, D'Alema ed altri "inconcludenti del sistema".
Certo a Contessa non immaginiamo che esistano sconcezze tali da far venire il vomito.
Piccoli favoritismi si.
Ne abbiamo accennano talvolta. .... Ci viene in mente la distribuzione di pasta, zucchero etc in orari fuori luogo con personale comunale (che abbandonando la scrivania ... si trasformava in "volontario" della carità ...) che, non si sa in base a quali criteri, aveva come interlocutori gente di Contessa Entellina e gente di Palazzo Adriano.
Sarebbe esistito un accordo cl Comune di Palazzo Adriano ... lasciò intendere qualcuno ... subito smentito da una lettera del sindaco di Palazzo Adriano.
Si, da noi la politica viene intesa come avversione al .... nemico. Avversari qui da noi non ne esistono. Chi non è in una sponda è ... un nemico; non merita nè stima nè va ascoltato. Potrà pure mettere in atto il miglior progetto per il suo paese ma sarà pur sempre un "nemico" di chi per il momento si limita a percepire l'indennità di carica.
Indennità di carica che no, non somiglia per entità a quella dei scilipodi o dei presuntuosi "furbi" di Palazzo dei Normanni",  ma che in un paese dove non esiste "speranza" alcuna per i giovani è pur sempre una piccola "pensioncina", appena sufficente per non pensare di emigrare, di lasciare il paese natio.
La politica ?
No. Non si ha percezione di cosa sia.
C'è chi vuole dare la sensazione di muoversi in quel mondo ed allora ostenta l'amicizia ora con un amico di Miccichè, ora con un amico di Lombardo, ora con un amico di Cuffaro, ora con Cracolici, ora con Parlavecchio, ora con Cordaro, ora con ....
D'altronde che da noi i politicanti siano "ballerini" lo attesta il sindaco. Egli è stato eletto mobilitando politici (meglio chiamarli politicanti in quanto tale è chi va sulle piazze a ... vendere ... prodotti, personaggi che non conosce), politici -dicevamo- del PD e meno di due mesi dopo l'elezione era divenuto filo-berlusconiano, lungo i sentieri di Miccichè.
Un mese prima delle elezioni amministrative del 2008 un altro personaggio locale (si fa per dire, ovviamente) distribuiva fac-simili per Parlavecchio (amico di Totò, il Totò nazionale); trascorso un mese e mezzo, sempre nella primavera del 2008 il medesimo personaggio era divenuto "focoso" (si fa per dire, ancora una volta) personaggio PD.
Il bello dei "ballerini" è che essendo "ballerini" non sono tenuti a dare spiegazione dei loro giri di valzer. In Consiglio Comunale un oppositore del sindaco gli chiese tempo fà di voler dare ragione della trasvolata dal PD a Forza Italia  e prosieguo poi nel PDL, Forza Sud. Il Sindaco, con grande sensibilità nei confronti dei suoi elettori, ha risposto che "ballare" è una attività della vita privata e non era, quindi, tenuto a dare spiegazioni a nessuno.
Si, grandi personaggi si aggirano in questi tempi per le mura del Municipio. ... Ed i nomi che cominciano a sussurrarsi per la prossima tornata elettorale non sono da meno. Ne parleremo in altra occasione.

Perchè della pubblicazione della foto che ancora oggi è esposta nei locali della Camera del Lavoro ?
Perchè è esistito un tempo in cui l'espressione "politica" aveva un significato; aveva un significato nel più umile posto di lavoro, nel lavoro dei campi, fino ai vertici delle istituzioni, dove probabilmente esisteva -anche allora- qualche scilipodi ma costui non riusciva ad oscurare la passione, l'impegno ed il fuoco dei valori che ciascun partito (fosse di destra o di centro o di sinistra) sapeva diffondere negli animi della gente.
La gente seguiva la politica e dava anche un corso alla politica, riusciva ad influire.
Il termine "lotta" non significava violenza o insulto; significava riuscire, con la mobilitazione, a far cambiare il corso delle cose.
A Contessa Entellina e nel Belice il terremoto accadde nel 1968, però gli anni successivi che avrebbero dovuti essere di ricostruzione furono invece di "studi", di elaborazioni e di progettazioni curati non dagli enti locali e nemmeno dalla regione (che espressamente, pensate un pò, rifiutò di avere un ruolo nel processo della ricostruzione), bensi da istituti dipendenti dal Ministero dei Lavori Pubblici.
Passarono in questa attesa anni preziosi ma al contempo utili per far maturare una coscienza civica nelle popolazioni della Valle del Belice.
Fu grazie alla presa di coscienza della gente, al formidabile impegno dei sindaci della Valle che seppero creare una fitta rete di collaborazione che nacque la "lotta per la ricostruzione". Contessa Entellina aveva in quegli anni un sindaco, un sindaco impegnato politicamente anche nella scacchiera regionale, Francesco Di Martino.
Furono anni di mobilitazione, di sfilate per le vie di Palermo e di Roma, ma alla fine il Parlamento capì che la ricostruzione non poteva essere telequidata da Roma.
Fu grazie alla mobilitazione della gente, di cui questa foto è una piccola testimonianza, che fu varata la legge, quella legge secondo cui la ricostruzione  dell'edilizia privata veniva affidata ai privati cittadini e la esecuzione delle infrastrutture pubbliche ai comuni.
La legge a cui facciamo riferimento fu varata in una giornata in cui in tutti i comuni della Valle la gente protestava ed i sindaci erano davanti a Montecitorio a rappresentare i cittadini che esigevano una svolta nel processo della Ricostruzione.

domenica 24 giugno 2012

Ruberie di fondi pubblici. I fondi erano destinati ai partiti, ma a sentire i dirigenti (Rutelli, Franceschini, Bindi, Bianco etc.) se ne occupava una sola persona pur trattandosi di cifre che arrivano agli 80 milioni di euro.

Lusi, l’ex tesoriere della Margherita,  da quel che pare, ha cominciato in carcere a “cantare” e tanti, tanti, anzi tantissimi cominciano a tra-ballare.

Dice Rutelli:  
-Qualunque cosa dica;
-in qualunque modo si contraddica;
-qualunque calunnia profferisca,
Lusi ottiene titoli distruttivi per l'onorabilità di persone perbene.
Continua Rutelli: “ha sostenuto allusivamente di aver fatto queste ruberie nell'ambito di un 'mandato fiduciario' del gruppo dirigente del partito - smentito dalla moglie, che ha ammesso che il disegno era di appropriazione a beneficio della famiglia. Oggi, ammetterebbe di avere rubato un tot di milioni per sé, ma afferma nientemeno che ville e appartamenti, beni in Canada, a Roma, Genzano, Capistrello, Ariccia, tutti intestati a sé e ai familiari, erano accumulati per conto di una cosiddetta "corrente rutelliana"!''.
Continua Rutelli “Molta stampa continua a dare credito al ladro, ingannatore e calunniatore, evidentemente ignara di doveri deontologici e giuridici''.
 L'ex tesoriere della Margherita, detenuto da mercoledì sera e accusato di appropriazione indebita per una somma che oscilla tra i 25 e i 28 mln di euro, è stato ascoltato ieri dai magistrati per sette ore e mezza nella sala colloqui del carcere di Rebibbia. Assistito dai suoi avvocati è stato ascoltato dal gip e dai pubblici ministeri.
Secondo le dichiarazioni dei difensori, Lusi avrebbe detto ai magistrati "come funzionava il sistema". Inoltre gli avvocati hanno aggiunto che il senatore "ha risposto a tutte le domande ed è sereno''. L'ex tesoriere della Margherita avrebbe presentato ai magistrati documentazione propria, tra cui una decina di e-mail scambiate proprio con Rutelli e con Enzo Bianco (dirigente PD siciliano) e nelle quali sarebbero provati gli spostamenti di denaro, circa 20 milioni di euro.
Gli avvocati di Lusi hanno anche detto che la prossima settimana sarà presentata l'istanza di scarcerazione per il loro assitito.
Ma andiamo ad Enzo Bianco. ''Quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa - scrive in una nota -, riguardo all'interrogatorio di Lusi, che avrebbe indicato me personalmente quale garante di una presunta spartizione di finanziamenti della Margherita fra rutelliani e popolari, è non solo del tutto falso e destituito di ogni fondamento, ma anche colpevolmente denigratorio''.
''L'indicarmi, inoltre, come rappresentante dei popolari, in un ipotetico e falso accordo di suddivisione delle risorse della Margherita, dà prova evidente della dolosa infondatezza della circostanza, dal momento che la mia storia politica - è noto a tutti - non ha mai avuto nulla a che vedere con i popolari. Ancora una volta, la difesa personale di Lusi è consistita in nient'altro che nel tentativo di depistare, confondendo e intorbidendo le acque, accostando le ruberie che gli sono state contestate dai magistrati con il finanziamento di attività politiche legittime svolte dai maggiori esponenti della Margherita, la cui limpidezza e congruità sono state accertate, per quanto mi riguarda, da accurate indagini degli inquirenti''.
"Non tollererò - conclude Bianco - altre insinuazioni, di alcuna natura, sulla mia onestà e onorabilità, che costituiscono la pietra portante della mia storia e sulle quali ho costruito tutta la mia carriera di uomo e di politico''.

Hora. Rileggiamo stralci del tempo andato

Rivediamo il nostro passato attraverso le immagini.
Il cuore di Contessa Entellina era (è stato) la piazza. Lì insistevano i bar, i circoli più o meno culturali, le sezioni dei partiti e delle organizzazioni sindacali.
Oggi non è più così.
L'attuale rapporto Popolazione/assetto urbanistico ha alterato il profilo socio-economico del paese. Il processo della Ricostruzione dal sisma 1968 (basato sulle unità catastali esistenti)  ha consentito di realizzare un centro abitato con una capienza (dati Istat di 5/6 anni fà) di 8.000 abitanti.
La popolazione odierna invece si colloca ben al di sotto dei 1.900 abitanti.
L'immagine qui riportata mostra una parte della piazza quando era ancora vigente la prima repubblica (si intravede infatti lo stemma della Dc).
L'immagine sovrapposta mostra come sul medesimo luogo, in persistenza della seconda repubblica, sussista un luogo di reperimento di risorse fiscali per lo Stato (Monopoli di Stato).
Viene da dire: sintomo dei tempi !
Dal clientelismo sfacciato della I° Repubblica e di quel tipo di partitocrazia siamo passati alle ristrettezze e all'elevata pressione fiscale del crepuscolo della odierna II° Repubblica.
Le colpe di quella generazione (vissuta quando il debito pubblico consentiva di fare il passo più lungo della gamba) vengono oggi pagate dai giovani costretti (pure essi, come tuttavia è sempre accaduto in terra di Sicilia, sia in tempo di vacche magre che di vacche grasse) ad emigrare.
La prima foto mostra la piazza vuota, la seconda foto mostra invece solamente la presenza di pensionati.
Una notazione: Sia durante la prima che durante la seconda repubblica il divieto (talvolta la "regolamentazione") di sosta in piazza degli autoveicoli è stato sistematicamente sempre (o quasi) violato.

Sicilia. Per trovare un impiego bisogna disastrare la Pubblica Amministrazione. Diego Cammarata insegna

Diego Cammarata, il peggior sindaco di Palermo dopo Don Vito Ciancimino e dopo Salvo Lima, colui che ha creato alle casse comunali un buco finanziario valutato superiore ai 200 milioni di euro, è stato nominato consulente del Senato della Repubblica per i tagli della spending review agli enti locali.
Sì, proprio lui, il responsabile del dissesto economico a Palermo ha ottenuto un incarico dall'amico e concittadino Schifani. Fra siciliani ci si aiuta in qualsiasi parte del pianeta ci si ritrovi.
ll vicepresidente dei senatori dell’Italia dei Valori e segretario regionale del partito in Sicilia, Fabio Giambrone, si interroga “Puo’ un ex sindaco commissariato per aver portato al dissesto finanziario la sua citta’ essere chiamato come consulente al Senato per un disegno di legge sui tagli di spesa negli enti locali?”.
Lo stesso uomo politico ha  chiesto al presidente del Senato Renato Schifani di revocare immediatamente l’incarico all’ex sindaco di Palermo Cammarata, “se non vuole che mezza Italia gli rida dietro e l’altra mezza si indigni ulteriormente”.
“L’incarico – conclude Giambrone – e’ stato affidato alla persona meno capace di interpretare questo ruolo, al quale e’ stato concesso anche un rimborso forfettario di 1000 euro al mese.
Un insulto a tutti gli italiani”.
Ancora una iniziativa, diciamo noi del Blog, per spingere gli italiani fra le braccia del "comico" Beppe Grillo.