sabato 30 giugno 2012

Sicilia. Noi cosa abbiamo a che fare con l'Europa che Mario Monti vuole salvare ?

 «I siciliani generalmente sono più astuti che prudenti, 
più acuti che sinceri, amano le novità, sono litigiosi, 
adulatori e per natura invidiosi; sottili critici delle 
azioni dei governanti, ritengono sia facile realizzare 
tutto quello che loro dicono farebbero se fossero al 
posto dei governanti. D’altra parte, sono obbedienti 
alla Giustizia, fedeli al Re e sempre pronti ad aiutarlo, 
affezionati ai forestieri e pieni di riguardi nello stabilirsi 
delle amicizie. La loro natura è fatta di due estremi: 
sono sommamente timidi e sommamente temerari. 
Timidi quando trattano i loro affari, poiché sono molto 
attaccati ai propri interessi e per portarli a buon fine 
si trasformano come tanti Protei, si sottomettono 
a chiunque può agevolarli e diventano a tal punto
servili che sembrano appunto nati per servire. 
Ma sono d’incredibile temerità quando maneggiano 
la cosa pubblica, e allora agiscono in tutt’altro modo».
Scipione Di Castro
 
Dalle dichiarazioni che Raffaele Lombardo rilascia in giro per fare mostra della sua sicula espansivita' e benevolenza nei confronti degli "amici" abbiamo piu' volte appreso che il suo massimo desiderio e' quello di dedicarsi a tempo pieno alla azienda di agrumi di famiglia, proprio come Toto Cuffaro aspirava a fare il viticoltore nella proprieta' dell'agrigentino.
Una domanda ci sorge spontanea. Costui amministra, o amministrerebbe ove ne avesse veramente voglia, l'azienda privata allo stesso modo in cui ha gestito la azienda pubblica denominata Regione Sicilia ?
Siamo certi che Lombardo nell'azienda agrumicola userebbe i criteri di economicita', efficenza, efficacia e "amorevolezza" verso tutto cio' che ad essa attiene.
Esiste quindi nel personaggio "doppiezza".
In qualsiasi parte del mondo basta appurare che un personaggio pubblico mantenga due linee di comportamenti rispetto alle cose che sono sue e rispetto a quelle ache e' chiamato ad amministrare per essere ritenuto inadeguato al governo della cosa pubblica. Da noi, in Sicilia, la logica e' diversa, e' contorta, fino al punto di affermare che chi possiede quelle caratteristiche e' uno che "ci sa fare", che e' bravo.
"Ci sa fare ",  cosa ?
Ci sa fare ad aiutare gli amici. Sta tutto qui, in questo "ci sa fare" il clientelismo siculo, in questa espressione che assolve, nel giudizio collettivo, chi saccheggia le risorse pubbliche.
Di fronte alla concezione collettiva che giustifica tutte le malefatte ai danni del patrimonio e della conduzione di un "ente pubblico" ci chiediamo: a che serve che un Mario Monti tenti di salvare il paese dal  fallimento finanziario, se per un Mario Monti che siede provvisoriamente a Palazzo Chigi ci sono migliaia e migliaia di Raffaele Lombardo posizionati in ogni angolo dello stivale e soprattutto in ogni "cantunera" della terra di Sicilia ?
Ieri il procuratore della Corte dei Conti di Sicilia ci ha fatto sapere che
- il costo del personale della regione Sicilia, gia' numeroso e 7 volte piu' numeroso di quello della regione Lombardia (dove vive  il doppio della popolazione rispetto a quella isolana) e' continuato a crescere consistentemente sino ad arrivare a €. 1 miliardi e cento milioni.
- Il numero dei "dirigenti" e' continuato a crescere in gara col crescendo delle "consulenze"; col risultato che l'ignoranza dei dirigenti e' attestata platealmente dalla incapacita' assoluta di portare avanti i "progetti di spesa comunitaria". Incapacita' professionale ed incapacita' a reperire i fondi del co-finanziamento, soldi a loro volta carenti perche' servono ad assumere ulteriore personale o per effettuare spese correnti.
  - i pensionati privati e pubblici dell'Italia godono ormai di pensioni correlazionate ai contributi versati, quelli della regione Sicilia godono dell'assegno calcolato col sistema retributivo. Un buon numero di questi pensionati della regione Sicilia sono peraltro vecchi "quarantenni" e "cinquantenni" che accudiscono ad invalidi della loro famiglia.  Taluni di questi oltre che accudire con affetto ai familiari invalidi si occupano a svolgere politica a tempo pieno per il loro partito, fanno l'assessore regionale per il loro partito progressista (o hanno fatto), assumono i carichi professionali conferiti dalla regione in cui il loro partito progressista e' "ammanigliato".
  - la regione Sicilia e' impegnata col piano di rientro della spesa sanitaria. In tutto il mondo 'rientro dalla spesa sanitaria' significa ridurre l'entita' della spesa, evitare gli sprechi. In Sicilia invece significa espandere, accrescere, la spesa sanitaria che da 9,5 miliardi e' passata a ben oltre i 10 miliardi. Grazie a questa dissennata ignoranza-incompetenza dei politicanti dell'isola, in specie mpa-pd, i siciliani pagano i ticket e le imprese pagano l'irap con le aliquote piu' elevate al massimo consentito.
- Le leggi dello stato esigono la traspafenza dei conti pubblici. In Sicilia avere conti truccati, distorti, nella pubblica amministrazione invece e' la prassi. Se con le entrate non si riesce a coprire le spese (sempre piu' folli e clientelari, e quindi parassitarie) basta riportare voci fantasma come "avanzo di amministrazione", dove si riportano residui attivi non piu' esigibili, ma sempre piu' crescenti di anno in anno.
Potremmo continuare in questo vergognoso elenco di cattivo esempio che proviene dalla Regione Sicilia e che ovviamente contaggia il tutto ... nell'isola. Preferiamo tornare alle sconsolate domande, invece.
Perche' in Sicilia e' cosi facile saccheggiare la cosa pubblica ?
Perche' tantissimi siciliani ritengono lecito il saccheggio del bene pubblico a beneficio del bene privato ?
Perche' Mario Monti tenta di salvare il "paese", lo "stato", se l'Italia ed il mezzogiono soprattutto si riconosce invece in figure come Raffaele Lombardo e Salvatore Cuffaro ?
Perche' solo in Italia indiscrminatamente i politicanti di destra e sinistra ritengono di trarre vantaggio dal saccheggio delle risorse pubbliche piuttosto che dal dare dimostrazione di buona amministrazione e di buon governo ?
Perche' i politicanti che vengono giudicati da pesanti relazioni della Corte dei Conti  non provano vergogna alcuna ed anzi ripresentandosi alle elezioni vengono riconfermati dagli elettori siciliani ?

Troppi perche'; e nessuna nostra risposta, se non che la Sicilia somiglia alla Grecia odierna; la Sicilia fece parte della Magna Grecia (che pero' fu una civilta', mentre l'attuale modo di vivere siciliano e' qualcosa che somiglia al malandrinaggio).

Nessun commento:

Posta un commento