giovedì 8 dicembre 2011

UNO SGUARDO A QUEL CARROZZONE CHIAMATO REGIONE SICILIA
I finanziamenti messi a disposizione della Regione Sicilia dall’UNIONE EUROPEA per il periodo 2007/2013 ascendono a 18 miliardi di euro. Ad oggi, dopo che sono già passati cinque anni del periodo che sarebbe dovuto servire per l’impiego in attività produttive di quelle somme, sono stati spesi meno del 10%.
Non esistono ragioni politiche o di risicatezza numerica della maggioranza parlamentare ad impedire il procedere nell’impiego nel tessuto socio-economico dell'isola di quelle somme.
Come è risaputo infatti in Sicilia, terra dell’impensabile, il Partito Democratico -pd- dopo essere stato (alle elezioni) alternativo al blocco di forze che sosteneva Raffaele Lombardo (accusato allora in funzione elettoralistica di tutti i mali del mondo, compresa la vicinanza agli ambienti del malaffare) è oggi il principale (per numero di deputati) sostenitore proprio di Raffaele Lombardo.
Esclusa quindi l’impotenza numerica della maggioranza che si raccoglie oggi attorno a Raffaele Lombardo, quale è la ragione dell’inettitudine della classe dirigente di questa Regione ?
Procediamo in ordine:
1) In questi giorni nell’isola la gente commenta e riflette sulla manovra di Mario Monti (tutta orientata a colpire il ceto medio-basso, lasciando indistubati i berluscones) e non si accorge di quanto ha contestualmente preparato il governo dell’ammucchiata in salsa siciliana di Raffaele Lombardo
==aumento dell’aliquota Irpef regionale, portandola al massimo,
==al massimo lo è pure l’aliquota Irap,
==introduzione del ticket sanitario a cinquecentomila cittadini finora esenti,
==Ires al massimo.
2) La proposta della legge di Stabilità 2012 di Armao lascerebbe intendere che gli aumenti tributari sono conseguenti ai tagli dei trasferimenti realizzati dalle quattro manovre Berlusconi (L. 106/11; L. 111/11; L. 148/11 e L. 183/11) e la quinta di Monti (D.L. 201/11).
3) La verità è che il governo regionale non è intenzionato a tagliare la spesa improduttiva stimata dalla Corte dei Conti in una sua recente relazione in 3,6 mld in tre anni.
4) La parte preponderante della spesa improduttiva è costituita dagli oltre 10.000 dipendenti in più di quelli che servono, dagli stipendi dei dipendenti regionali superiori di oltre un terzo/un mezzo a quelli dei loro colleghi della Lombardia, agli assegni dei pensionati regionali, anch’essi superiori a un terzo/un mezzo rispetto a quelli della Lombardia.
5) L’Assemblea regionale costa 172 milioni contro i 72 del Consiglio regionale della Lombardia. Vi sono 31 dirigenti generali che percepiscono compensi fra 200 e 250 mila euro, anch’essi superiori di circa un terzo/un mezzo a quello dei loro colleghi lombardi. Ancora, vi sono oltre 2.000 dirigenti contro i 200 della Lombardia.
Tutti questi dirigenti non svolgono nulla di produttivo o di utile per la Sicilia, tanto è vero che le somme messe a disposizione dall’Unione Europea per il periodo 2007/2013 sono lì, quasi per intero, non spesi.
A cosa servono allora i 2.000 dirigenti ?
Saranno fra un anno e mezzo i sostegni elettorali, i promotori di consensi elettorali, della maggioranza politica che all'interno della Regione garantirà -nel successivo quinquennio- i loro privilegi.
6) Nella Sanità, vi è –in Sicilia- uno spreco di 400 milioni di farmaci in quanto il loro consumo è superiore alla media nazionale di almeno 5 punti. Disorganizzazione ed inefficienze nelle Asp e nelle Aziende ospedaliere comportano un altro spreco di 400 milioni.
7) Per i disastri arrecati –con consapevolezza- alla casse pubbliche dell’isola non paga nessuno e nessuno viene ritenuto responsabile.
In Sicilia gli “omini” devono campare, tutto il disastro socio-economico è responsabilità della malasorte.

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